17 aprile 2008

il tempo torna circolare

grazie alla segnalazione di silvia
ho scoperto l'agenda radiale !!



Nell’infinita battaglia per riuscire ad organizzare le mie giornate sono passato attraverso agende e agendine, Moleskine, calendari da tavolo e da parete, sincronizzazioni varie tra Macbook, cellulare ed iPod ma non sono ancora riuscito a trovare un metodo davvero efficace e soprattutto elastico che mi consenta di giocare creativamente con il tempo e con impegni da assolvere spesso contemporaneamente.

Il Chronotebook, progetto selezionato durante l’ultimo Muji Award, probabilmente non sarà la soluzione a tutti i miei problemi ma sicuramente è un modo nuovo ed efficace per organizzare il proprio tempo grazie ad un’idea semplicissima ma efficace.



Su ogni pagina di questa particolarissima e minimale agenda - che speriamo venga presto prodotta dal brand giapponese - sono infatti stampati due cerchi che rappresentano i quadranti di un orologio analogico. Le pagine di sinistra sono per le prime dodici ore della giornata (AM). Quelle di destra rappresentano le altre dodici ore (PM).
Basta tirare una linea, come vedete nelle immagini che seguono, e l’appuntamente è bello e segnato. Avete due cose da fare contemporaneamente? Proseguite con la linea e scrivete anche quello.

Dimenticate la rigidità di linee, quadretti e tabelle. Entrate nel mondo della flessibilità (dopotutto per fare un cerchio basta flettere una linea retta, no?).




l'agenda non è ancora in produzione
ma basta prendere un semplice foglio bianco
per incominciare a mappare il tempo !

via frizzifrizzi.it

4 commenti:

Anonimo ha detto...

www.attentamente.com - Per chi vuole scrivere e ha intenzione di pubblicare!

giovanna ha detto...

[OT]
Ciao Roberta,
(perdona se il commento non è in relazione al post).
Ti seguo da qualche tempo e mi sto lasciando coinvolgere dalle tue mappe!:-) Sono splendide!
Sto tentando i primi approcci per un loro uso nella didattica e i ragazzi(sc. media), sembrano rispondere con entusiasmo.
Ma... diciamo che mi sento piuttosto insicura!:-( Ho usato talvolta le mappe concettuali, senza tuttavia, ahimé, mai approfondire l'uso di tali strumenti, né sperimentare seriamente la loro efficacia didattica.
Sul nostro blog ho appena pubblicato le prime mappe dei miei ragazzi della classe prima. Ho voluto gratificarli, con le loro imperfezioni, qualche errore perfino (sfuggitomi prima della scansione...). Dico anche che qualcuno di essi presenta delle carenze e difficoltà, nell'attenzione, talvolta nella comprensione... A piccoli passi stanno recuperando.
Non vorrei rubarti del tempo, ma come mi farebbe piacere se tu dessi uno sguardo, ci dessi dei consigli e perché no, anche facendoci notare le imprecisioni!
Solo se e quando puoi!
Grazie.
Ma grazie in ogni caso, per i preziosi spunti!
un saluto caro,
giovanna

roberta buzzacchino ha detto...

ciao giovanna

belle le mappe dei tuoi alunni, guardandole mi viene da dire: piccoli mind mapper crescono!

l'importante è cominciare, sperimentare e confrontarsi!

ad essere sincera l'argomento non lo ricordo e quindi sul contenuto ho poco da dire, ma ti posso dare qualche consiglio pratico:

1. è preferibile utilizzare fogli bianchi, senza righe o quadretti

2. le parole chiave devono essere scritte sui rami (non cerchiate come se fosse una mappa concettuale)

3. dal ramo pricipale partono i rami secondari

infine una curiosità..
tu come ha spiegato la lezione? solo oralmente o facendo una mappa alla lavagna?

cmq quello che è veramente importante è che i tuoi alunni abbiano sperimentato qualcosa di nuovo e abbiano compreso il concetto

le mappe possono essere uno strumento per rivedere insieme la lezione. Immagino che tu rileggendole ti possa meglio rendere conto se hanno compreso l'argomento osservando le connessioni, i passaggi logici che hanno rappresentanto nella mappa

penso che sia una modalità di verifica interessante da sperimentare ancora :)

ciao e salutami caramente i piccoli mind mappers ;)

giovanna ha detto...

Grazie Roberta,
sei gentilissima!
Ok per i consigli pratici.
Ho presentato l'argomento, scrivendo alla lavagna il titolo del tema e sotto, in maniera lineare, i punti che avremmo toccato. Questo l'ho fatto di proposito, quindi non con una mappa, giusto perché mi ero ripromessa di far creare loro la mappa e volevo verificare la loro personale interpretazione. Per lo scopo ho dato solo qualche dritta dicendo che, man mano si sarebbero scoperti concetti e proprietà, ci saremmo resi conto che questi tra loro si intrecciano, si completano.... e quindi loro avrebbero dovuto associarli graficamente.
Ho immediatamente fatto fare le prime bozze, quasi tutti hanno fatto partire radialmente dal titolo i vari punti, come da esempi, solo qualcuno li collegava in sequenza...
Hanno ora cominciato a trovare le connessioni, quanto a questo sono abbastanza soddisfatta, stanno comprendendo. Sono solita renderli molto protagonisti, le "scoperte" si fanno insieme, non do nulla di "precotto"!
Lo strumento mappa mi è servito da ulteriore stimolo, ha attirato molti l'idea di poter usare colori ecc...
Come dici tu l'importante è sperimentare, confrontarsi, avere occasione di ridiscutere... come ho scritto sul mio post.
Avevo tuttavia bisogno di un tuo parere! :-)
grazie infinite ancora!
continuerò a seguirti,
giovanna