30 ottobre 2008

il manager della complessità



venerdi 7 novembre alle ore 16 andrò alla presentazione
del master in evolutionary management
presso la sede di manageritalia di roma in via ezio 49

interverranno:
Marcella Mallen, Presidente di Manageritalia Roma
Alberto Felice De Toni, Preside della Facoltà di Ingegneria Gestionale di Udine e Direttore Scientifico del Master
Giuseppe Carrella, ex AD di TSF ed autore del libro Provocazioni Manageriali, in qualità di testimonial aziendale
Federica Ghetti, Presidente di ManagerZen, presenterà la struttura dell'executive Master in avvio a marzo 2009

il prof. de toni introdurrà il concept del progetto
attraverso un breve viaggio nel management evolutivo

“Il vecchio universo era un orologio regolato perfettamente.
Il nuovo universo è una nube incerta”

edgar morin, 1999

Se i manager vogliono pilotare la loro azienda nelle acque tempestose del mondo contemporaneo è fondamentale che acquisiscano un nuovo tipo di conoscenza: quella del management della co-evoluzione. Accanto alla padronanza del business bisogna affiancare la comprensione delle dinamiche che orientano il cambiamento nelle realtà economiche in continua trasformazione.
L’impresa è un sistema organizzato con una traiettoria evolutiva e una intrinseca capacità di auto-organizzazione. È in interazione continua con un mondo in evoluzione. Questa visione suggerisce nuovi principi di comportamento, quelli del management evolutivo, i quali sfruttano la conoscenza delle dinamiche evolutive per trovare nuove direttive all’azione.

Prof Alberto De Toni - Direttore del Master

in questo scenario penso che rappresentare il pensiero
in modo radiale con il metodo delle mappe mentali
sia utile per orientarsi nella complessità di idee e saperi
e sviluppare capacità di analisi e soluzione
in contesti caratterizzati da dinamiche non lineari

l'incontro è riservato su invito

29 ottobre 2008

i sentieri dei pensieri # 1

oggi voglio commentare una pagina
del mio taccuino e in particolare
quella che descrive il sentiero creativo



tutto ha avuto inzio nel 2006
quando ho disegnato la mia mappa n.0



in particolare ho rappresentato il mio cervello
in modo semplice, elementare forse per esorcizzare
il mistero della sua incredibile complessità



per questo mi sono ispirata
al simbolo dello yin e yang



nella sua essenzialità questo simbolo rappresenta
due forze primordiali e opposte,
ma allo stesso tempo complementari
perchè presenti in tutte le cose dell'universo



questo disegnino mi accompagna spesso nelle mie letture
perchè, utilizzando la matita rosso/blù per sottolineare,
mi è facile disegnarlo un pò ovunque

il libro che più di tutti è stato sommerso
dalle mie riflessioni visuali è stato
Prede o ragni? Uomini e organizzazioni
nella ragnatela della complessità

di alberto de toni e luca comello



voglio condividere con voi alcuni passaggi

(...) Siamo abituati a pensare all'ordine e siamo abituati a pensare al disordine. Ma non siamo abituati a pensare all'ordine e al disordine insieme. Siamo abituati ad associare all'ordine significati positivi e al disordine significati negativi. Vedremo che questo rapporto si può anche ribaltare. Siamo abituati a pensare al limite come zona rischiosa, possibilmente da evitare. Vedremo che il limite è una zona rischiosa, ma proprio per questo da ricercare (...)


altri passaggi interessanti ve li faccio leggere
direttamente dal libro ;)



il concetto di turbolenza mi attraeva
e per questo lo disegnavo come una spirale
che sale verso l'alto



il limite, invece, l'ho immaginato come una linea sottile
che separa il dentro (parte conscia)
dal fuori (parte inconscia)



le parole del compositore johannes brahms
sono perfette per capire come la creazione
nasca necessariamente all'orlo del caos:
tra ordine e disordine



e così, leggendo e disegnando, disegnando e leggendo,
ho creato il mio sentiero seguendo le tracce
che altri viaggiatori mi avevano lasciato

quando a settembre ho pubblicato il taccuino
luca comello, coautore del libro,
ha riconosciuto il sentiero della complessità
senza però sapere dei miei disegnini sul suo libro ;)

come dire...
in ogni momento, in modo inaspettato
da idea può nascere idea!

24 ottobre 2008

un taccuino per progettare



il taccuino i sentieri dei pensieri
sta ispirando diversi lettori del mio blog

tra questi carlo ferrari, amico e mind mapper,
che mi ha mandato la foto della moleskine
dove prende appunti dei suoi progetti:
tra questi il corso per restaurare mobili antichi



e i vostri taccuini come sono?

;)

23 ottobre 2008

pensare diversamente




fino al 4 novembre a genova
si svolgerà il festival della scienza
incentrato sul tema della diversità

La diversità è all'origine del nostro presente ma anche il terreno fertile su cui si fonda il nostro furuto. Dalla varietà biologica e linguistica, fino all'innovazione culturale e tecnologica, ogni elemento della vita naturale e umana presenta aspetti culturali e mutevoli.
La diversità è una caratteristica intrinseca dela natura e della storia, una ricchezza, una sfida, un punto di inzio per ogni confronto e per ogni scoperta. E' l'ingrediente essenziale per il germogliare di idee innovatrici e, forse proprio per questo motivo, la diversità è spesso poco compresa, temuta, se non addirittura rifiutata.




le aree tematiche scelte sono quelle
della tecnologia, idee, linguaggio,
materia, mente, vita

se potessi andare sceglierei di ascoltare

il buco nel mio ippocampo

il cambiamento e il non cambiamento
l'altro cervello
il cervello infinito
viaggio straordinario al centro del cervello



utlizzando il metodo delle mappe mentali
è cresciuta sempre di più la mia curiosità
per le scoperte delle neuroscienze
e penso che la scrittura radiale
sia in sintonia con il pensiero contemporaneo

d'altra parte la diversità è una parola
che ha moltissime declinazione
non solo in ambiti strettamente scientifici

il concetto di diversità è entrato a pieno titolo
nelle aziende diventando diversity
un modo di pensare e di rispettare l'originalità del pensiero
nella consapevolezza che le idee migliori vengono
ascoltando le voci fuori dal coro
e combattendo il pensiero unico, omologato e di gruppo

per questo il festival della scienza di quest'anno
rende omaggio a franco carlini
prematuramente scomparso l'anno scorso,
che ha svolto un proprio percorso di ricerca
intorno a questo concetto

a genova non potrò andare
ma restando a casa potrò:
girare il foglio da orizzontale a verticale
passare dalla scrittura lineare a quella radiale
usare tutti i colori, liberare la creatività

questa sì che è diversità !

:)

22 ottobre 2008

pensare a colori



la rivista velvet di questo mese
pubblica un articolo di Giovanni Ciullo
" Il gioco della tavolozza:
pensare moda, arte, tivù a colori "

Il mare è rosso, l'aria è gialla, la terra di un azzurro intenso. Stropicciatevi pure gli occhi, se vi pare, ma fareste meglio ad aprirli. E a guardare oltre il vostro naso: perchè le cose non sono sempre come sembrano, ma spesso come le sappiamo "pensare". E di questi tempi va così: gli integralismi ci costringono a dividere il mondo in bianco o nero? Le crisi economiche, i crack e i gulp ci impongono un'esistenza a tanti toni di grigio? Allora c'è solo un rimedio: pensare a colori! (...)


l'articolo continua con un'interessante carellata
nel mondo dei colori e ne svela i segreti
grazie al libro bright earth di philip holt



in questo libro l'autore ha deciso di indagare
la straordinaria storia del colore
o meglio, dell'invenzione del colore

partendo dalla notte dei tempi, per arrivare a noi,
ha studiato le composizioni chimiche dei pigmeti,
trascorso giorni nella national gallery
davanti ai quadri più famosi,
per scoprire che i vari pigmenti
hanno una storia da raccontare

per esempio nella grecia di plinio il vecchio
la paletta dei colori era formata solo
da nero, bianco, rosso e giallo
cioè i colori primari che rispondevano
ai quattro elementi di aristotele
terra, aria, fuoco, acqua

interessante poi il capitolo sul naming

lo scarlatto, rosso che tende all'arancione,
deriva dal persiano "saqirlat"
che vuol dire granchio

il vermiglio, invece, deriva dall'anglosassone
"worm" che significa verme

ma la parte più interessante del libro,
secondo giovanni ciullo, è quella in cui analizza
il rapporto tra uomini e colori

virgilio rimpiange il color dell'anima classica
che è porpora

marco polo scrive dalla cina
" vi è un'altra montagna dove si cava l'azzurro
et è lo migliore e più fine al mondo"

caravaggio
ama gli scuri: nero e marrone

questo libro mi incuriosice molto
sarà uno dei miei prossimi acquisti
considerato che disegnando le mappe
non faccio altro che: PENSARE A COLORI !!

per il momento mi esercito osservando con attenzione
l'indice della rivista di velvet e catturo qualche idea ;)



osservo soprattuto l'enfasi data alle parole
attraverso il tratto e la dimensione delle lettere



interessante è l'equilibrio tra maiuscole e minuscole
che guida la lettura ed evidenzia il passaggio
dal generale al particolare




p.s.

su ibs ho trovato l'edizione 2004 del libro di philip holt
Colore. Una biografia. Tra arte storia e chimica,
la bellezza e i misteri del mondo del colore


su google ricerca libri, invece, ho trovato
alcune pagine da leggere in anteprima

19 ottobre 2008

mappe_mentali_lab # 2

il secondo incontro del mappe_mentali_lab
ha avuto inzio con un momento di condivisione:
ciascun partecipante ha illustrato le mappe mentali
realizzate durante la settimana

questa è la mappa di sintesi con la quale
ho raccolto le riflessioni che emergevano
man mano che ciascuno interveniva



stefano, che si occupa di risorse umane,
ha utilizzato la mappa per prendere appunti
durante una lunga telefonata:
scrivendo solo le parole chiave
è riuscito a mantenere alta l'attenzione
e focalizzare le cose più importanti

un'altra mappa l'ha realizzata invece per
individuare i passaggi principali
della procedura dei cedolini on line



stefania, produttrice televisiva,
ha mappato la struttura di alcuni programmi
per avere sotto controllo ogni aspetto
passando dal generale al particolare

a casa ha invece mappato
la ricetta di un gustoso cheese cake!



luisa, mappando una posizione yoga,
ha scoperto una modalità di espressione multidimensionale
attraverso la quale giungere alle parole
con maggiore libertà grazie a colori e forme nuove

rossella, che si occupa di formazione,
ha utilizzato la mappa per decidere
i contenuti di un seminario:
cosa, dove, come, quando

barbara, che si occupa di formazione,
per il momento è ancora in fase di esplorazione:
il nuovo metodo sta generando in lei
molte domande e curiosità



letizia, che si occupa di comunicazione,
ha realizzato le mappe non solo nel lavoro
(progetti, appuntamenti, telefonate)
ma anche nella vita personale
(organizzare la spesa settimanale)
le sensazioni che ha provato
sono state di libertà, quiete e chiarezza

elisabetta
, che si occupa di formazione,
ha fatto delle mappe per impostare
un documento di lavoro

elisa
, che si occupa di formazione,
ha scoperto che è utile fare la mappa
a fine giornata per fare il punto della situazione
quando in ufficio c'è un pò di silenzio e tranquillità

condividere le diverse esperienze
con semplicità e naturalezza
è stato molto importante perchè ha favorito
lo svolgimento del laboratorio caratterizzato
da momenti di lavoro individuale e collettivo



dopo alcuni esercizi utili per riattivare
il pensiero visuale insieme a quello verbale
i partecipanti si sono cimentati
nella lettura di un testo la cui forma lineare
celava un contenuto molto, molto contorto!

quando lavoriamo spesso dobbiamo leggere testi criptici
che rubano tempo prezioso per essere decifrati
per questo motivo tutti hanno trovato molto utile
passare dal lineare al radiale con una mappa
per rielaborare il testo e dargli un senso ;)





ci sono poi dei casi in cui
quello che leggiamo ci dà lo spunto
per delle riflessioni

è quindi importante poter "catturare" le idee utili
per rielaborarle e "connetterle" ad altre
dando così inizio ad un processo creativo

per fare questo esercizio ho proposto
un articolo del quotidiano il sole 24 ore
riguardante un argomento di attualità
"In tempo di crisi bisogna investire sull'employability"





al termine dell'esercizio svolto individualmente
c'è stato un momento di riflessione e condivisione
su alcuni aspetti del contenuto dell'articolo
che sono emersi grazie alla mappa mentale

il laboratorio è poi proseguito con altri esercizi
e la presentazione di casi di applicazione
del metodo in diversi contesti



secondo quanto previsto dal programma
il laboratorio si sarebbe dovuto concludere sabato
ma ciascun partecipante ormai sente di far parte di un gruppo
e per questo abbiamo deciso di rivederci a novembre
per continuare ad approfondire il metodo
e condividere le mappe che faremo!

:)

16 ottobre 2008

visualisation n.1

christopher watson autore del blog visual think map
e creatore della community visual think map
ha pubblicato un magazine dove trovate alcuni esempi
di come si possono rappresentare le informazioni
utlizzando il linguaggio visuale



tra gli esempi christopher ha scelto di mostrare
la mappa sull'identità che ho realizzato
in occasione di un cafè filosofico
(le altre mappe potete vederle qui e qui)



sulla sinistra invece la mappa di luisanna fiorini
che sviluppa il tema dell'energia

la comunità dei pensatori visuali cresce !!

:)

13 ottobre 2008

mappe_mentali_lab # 1

ecco le foto del mappe_mentali_lab
che si è svolto sabato scorso



un laboratorio "artigianale" durante il quale
ho condotto un gruppo di esploratori del pensiero radiale
alla scoperta del metodo delle mappe mentali





è bastato poco perchè tutti si lasciassero catturare
dal piacere di rappresentare il proprio pensiero
seguendo una struttura radiale e
facendosi guidare dall'immaginazione e associazione



ciascun partecipante ha realizzato le mappe
sul proprio quaderno con matite colorate





lungo i sentieri dei pensieri hanno scoperto
le diverse tappe che conducono al sentiero creativo





alla fine ciascuno ha tracciato la propria mappa
per orientarsi tra i progetti che desidera realizzare
e scoprire, per esempio, che quello che sembrava un particolare
era invece la cosa più importante





luisa
ha già creato il suo taccuino personale
dove prendere appunti radiali durante la settimana
in attesa del prossimo incontro !

10 ottobre 2008

c'è bruno !



Al poliedrico artista milanese (scultore, illustratore, grafico, designer, con la passione per la didattica per l’infanzia) il Museo dell’Ara Pacis di Roma dedica un'importante mostra antologica dal 9 ottobre al 22 febbraio 2009.

Il percorso espositivo non segue un criterio cronologico o tipologico ma mette in relazione i diversi linguaggi utilizzati da Munari attraverso 5 aree tematiche. Un metodo che segue la sua scelta operativa: stare tra i linguaggi diversi cercando di comprendere meccanismi di funzionamento per comunicare ciò che gli altri non vedono, come ad esempio un "arcobaleno di profilo".



finalmente !! :))

03 ottobre 2008

da idea nasce idea

da idea nasce idea ...
forse così bruno munari inizierebbe a raccontare
la storia dell'incontro di due persone
protagoniste di un processo creativo
guidate da 3 parole chiave:
sogno, creatività e innovazione

mettetivi comodi
la storia è un pò lunga
con un finale a sorpresa...


*************31 maggio 2008*************


al XXII festival della creatività
conduco il workshop dal titolo
il copione dello scrittore: scrivere con le mappe mentali

tra i partecipanti c'è un uomo
sempre in movimento:
si alza, si avvicina, si allontana
e prende appunti su un taccuino

mentre parlo lo seguo con la coda dell'occhio
non mi distrae affatto, anzi,
la sua è una partecipazione "attiva"

concludo il workshop e molti si avvicinano
per saperne di più sulle mappe mentali
così conosco l'uomo del taccuino: marco stancati

il cognome mi è noto
è responsabile della comunicazione inail
e docente presso la facoltà di scienze della comunicazione
dell’università la sapienza di roma
,

non l'avevo mai incontrato di persona
ma ho sempre apprezzato le campagne di comunicazione inail
tutte innovative e all'avanguardia

anche lui conosce il mio cognome
ha letto il quaderno scrivere una metafora organizzativa
pubblicato sul sito mestiere di scrivere

ed è proprio in luisa carrada
che troviamo il nostro punto di contatto:
siamo fedeli lettori del suo sito e blog
ci unisce la passione per una comunicazione chiara e semplice

i due giorni del festival trascorrono piacevolmente
ma non abbiamo l’occasione di parlare molto
così, mentre ci salutiamo prima di ritornare a roma,
ci scambiamo i bigliettini da visita

io, con fare disinvlto,
gli presento il mio dicendogli
lo so avrei dovuto scrivere avvocato
per tenere contento mio padre
ma è stato più forte di me e ho scritto mapper
anche se questa professione ancora non esiste


lui sorridendo mi dice
dovresti aggiugere mind mapper, è più corretto
poi prende dallo zaino un taccuino e me lo regala











*************4 giugno 2008*************


trascorrono pochi giorni e una mattina
nella buca delle lettere trovo
un biglietto e un taccuino

Cara Roberta,
credo che la versione "orizzontale" del taccuino sia davvero più coerente con la tua personalità di mind mapper. Con l'occasione ti invio anche una pubblicazione alla quale tengo moltissimo.Nella prefazione, la spiegazione.
Marco




rimango molto sopresa: è una bellissimo regalo!
gli scrivo subito per ringraziarlo

caro marco

con grande piacere ho ricevuto i tuoi omaggi
sono molto graditi e mi confermano
che le cose non accadano per caso

proprio stamattina leggevo questo articolo
le vie del moleskine di barbara porretta

pensavo così di uscire e comprare una moleskine
con fogli bianchi e in versione orizzontale
perchè voglio ordinare alcune mappe
che ormai da qualche tempo sono sparse
nel disordine della mia scrivania

e poi...sorpresa !
il desiderio si è realizzato
e sono arrivati i tuoi regali :)

nell'introduzione "la stele di rosetta"
mi sono soffermata su alcuni passaggi
che condivido profondamente

...quando scrivere o disegnare era fatica
perchè voleva dire graffiare o scalpellare una pietra
i nostri avi erano efficacemente e stupendamente sintetici
un graffito, un geroglifico, un ideogramma, una parola
comunicavano un intero concetto...


sono perfettamente in sintonia con le tue parole
perchè quando "disegno" una mappa mentale
compio esattamente quella fatica antica
che penso sia necessario ritrovare oggi

il tuo invito a una "scrittura pensata"
ad utilizzare il taccuino, a metabolizzare il messaggio
penso sia veramente importante

io ho riscoperto questa dimensione della scrittura
passando dal lineare al radiale, per poi ritornare al lineare
con un pensiero più ricco di connessioni e idee

userò subito il taccuino per raccogliere i miei disegni e mappe
che parlano di processo creativo, pensiero radiale,
parole chiave, colori, simboli

in questa mio lavoro mi farò accompagnare
dalle bellissime foto di villa tornabuoni lemmi
che, come una mappa mentale,
...più che raccontare spingono l'osservatore
a cercare interpretazioni e proiezioni
nella propria sfera individuale...


in fondo la mappa non è il territorio
e chi la disegna è creatore di un nuovo mondo !

chissà, da tutto questo forse ne verrà fuori
una piccola stele di rosetta del XXI secolo
e un giorno la ritroveranno insieme a questa email
che incollerò nella prima pagina ;)

a parte gli scherzi
ti farò avere notizia dei miei appunti di viaggio radiali
che saranno custoditi dal bellissimo taccuino inail

ancora grazie e a presto
roberta


la sera stessa arriva la risposta

Grazie a te, mind mapper.
Anche la tua scrittura sequenziale non è niente male.
E soprattutto è balsamo dopo una giornata impegnativa.
Marco




*************7 giugno 2008*************


inzia il mio processo creativo:
i giorni passano tra alti e bassi
tra accelerazioni e frenate improvvise

mi rendo conto che il linguaggio visuale
prende il sopravvento su quello verbale
forse dovrei essere più esplicita, chiarire i passaggi
si insinua il dubbio, l'incertezza

in questi momenti solo gli amici possono
accogliere le tue "paranoie"
solo un ambiente protetto e sicuro
può permettere a un'idea di crescere
un sogno di realizzarsi

grazie a un tè inglese con myriam, letizia e maria
una cena giapponese con antonella
un pranzo italiano con luisa
ritrovo l'energia per andare avanti

nello sprint finale mi sostengono
mia sorella francesca e il mio compagno gaetano
che seguono con premura i miei pensieri



*************18 agosto 2008*************


il taccuino è pronto, ma non faccio in tempo
a scrivere che marco mi precede inviandomi
la nuova campagna di comunicazione inail
La sicurezza?
E' una "cultura da indossare". Come un braccialetto


è un vero vulcano di idee!

la sua comunicazione non convenzionale
è in sintonia con quella delle mappe mentali
lo chiamo e vado a trovarlo all’inail
per portargli il taccuino


*************4 settembre 2008*************

mi trovo davanti al palazzo dell'inail
e mi rendo conto che è difficile separarmi
da quel taccuino compagno di viaggio

così scatto qualche foto con il cellulare







marco mi accoglie nella sua stanza
ricca di oggetti, poster, quadri, libri
sembra di stare nel laboratorio di archimede

cominciamo a chiaccherare
ma io non resisto a lungo
sono curiosa di sapere cosa pensa del taccuino
e così lo tiro fuori dalla borsa



marco cominicia a scorrere le pagine
legge tutto in silenzio poi mi dice:
ho già qualche domanda da farti
ma ne parliamo più in là
voglio rifletterci un po'su


la conversazione continua
lui mi racconta della sua passione per alberto burri
io del linguaggio visuale e diVizThink Europe '08
e poi parliamo dei nostri progetti per il futuro...

ci salutiamo


*************23 settembre 2008*************

ricevo l’invito per la presentazione
del nuovo numero della rivista Next



gli interventi sono interessanti
le parole chiave mi suonano familiari
e io prendo appunti radiali









verso la fine marco annuncia
la nuova edizione del taccuino inail
sono curiosa e mi chiedo:
chissà quale altra novità
avrà tirato fuori dal suo cilindro!


l’incontro termina, lo vado a salutare
lui mi stringe la mano e con l'altra mi porge un pacchetto:
questi sono i nuovi taccuini
guardali e poi mi dici


non ho neanche il tempo di ringranziarlo
che è circondato da altre persone
così mi metto in disparte
e comincio a curiosare






















io rimango senza parole
rileggo due, tre, quattro volte
non mi sembra vero che ci sia scritto il mio nome

mi riavvicino a marco con il taccuino in mano
e dico: questo è un sogno che diventa realtà!

e lui: Questa è la storia di una mind mapper
venuta ad ascoltare e che si ritrova
ispiratrice riconosciuta di un piccolo prezioso
taccuino orizzontale che finirà
con la stessa dignità di salvaidee,
su tavoli importanti e appoggi di fortuna.
Mi fa piacere sorprendere:
è il valore aggiunto della quotidianità.



*************3 ottobre 2008*************

questa è la storia di un processo creativo
che ha un inzio e non una fine perchè
da idea nasce idea...

oggi ci sono i nuovi taccuini inail
chi vuole continuare a creare?