31 gennaio 2008

mappe mentali e bambini

via ibermapping ho scoperto un video
nel quale tony buzan spiega ai bambini che
il linguaggio della mente è l'immaginazione e l'associazione



i bambini sono sempre pronti a sperimentare
e proprio per questo imparano velocemente

di questo ne ho la conferma
quando sono con i miei nipoti
che riescono sempre a sorprendermi

durante le vacanze di natale
volevo fare mille cose in pochi giorni
e così una mattina mentre facevo colazione
ho incominciato ad organizzarmi così



mio nipote paolo, che ha 4 anni,
quando ha visto i colori sul tavolo
si è subito animato e ha esclamato la fatidica frase
zia anche io!



ha incominciato così a raccontarmi quello
che voleva fare durante le vacanze



io lo ascoltavo affascinata mentre mi parlava
della balena, della partita di golf, del riccio
e così a poco a poco su ogni ramo
lui disegnava e io aggiungevo una parola



paolo era veramente soddisfatto
i suoi racconti erano entusiasmanti



e pieni di energia...anche vocale !



dopo il racconto siamo passati a colorare
le avventure della balena
che dal mare passava attraverso un campo di golf
per andare in cima alla montagna a chiamare l'amico riccio
e con lui mettersi in viaggio verso il paese dei gormiti



ad un certo punto io mi sono allontanata
e al mio ritorno ho trovato la mappa così



paolo aveva personalizzato la sua mappa
cioè aveva "oscurato" le parole che avevo scritto
perchè giustamente per lui esistono solo i disegni!

poi tutto soddisfatto è andato dal padre
per mostrare l'opera d'arte
e raccontare la sua storia



penso che noi adulti abbiamo molto da imparare dai bambini

essere creativi vuol dire mettere insieme, associare, connettere
persone_cose diverse (balena-riccio-gormito)
che vivono in posti diversi (mare-montagna-fantasia)
attraversando luoghi (campo da golf) e sentimenti (amicizia)

perchè non provare ?

con una mappa mentale ti puoi orientare
perchè il linguaggio della mente
è l'immaginazione e l'associazione !

29 gennaio 2008

una mappa per conversare



spesso mi viene chiesto
a cosa serve una mappa mentale?

solitamente rispondo che una mappa mentale serve a
organizzare graficamente il pensiero per elaborare nuove idee
prendere appunti, creare connessioni tra argomenti diversi
realizzare report di brainstorming…

ultimamente però mi sono soffermata
su un particolare aspetto della mappa mentale
o meglio su un effetto che essa produce...

continua su complexlab

28 gennaio 2008

are you a visual thinker ?



in questi giorni a san francisco
si sta svolgendo VizThink '08
una conferenza che riunisce i diversi
stili, approcci e applicazioni del pensiero visuale

Who are visual thinkers anyway? Visual thinkers are people who use any form of the visual arts such as graphic design, illustration, photos, video, animations, sketches, 3D, etc. for communications and learning. VizThink's goal is to bring together the best of the best in our industry with participation from trainers, marketers, presenters, executives, planners, strategists, and managers, just to name a few. While each approach and application may be different, the community members all share the same philosophy in the power of visualization for learning and communication. We believe that by bringing these diverse groups together, we'll create a community that can take the industry to a new level and invite you to take part.

questo il programma della conferenza



inutile dirlo...vorrei essere lì !

26 gennaio 2008

mindmapping: finlandia e italia

l'amico spagnolo philippe boukobza mi ha inviato
un video in cui si parla del sistema educativo finlandese
che ha adottato il mindmapping come metodo di insegnamento


dalla finlandia vorrei passare all'italia
e segnalare un interessante progetto realizzato
dall'istituto pedagogico italiano di bolzano
mappe mentali learnig circles




Le nuove tecnologie telematiche e la costruzione della conoscenza

* Ogni scoperta nel campo della comunicazione e della distribuzione dell'informazione e della produzione umana ha profondamente modificato la struttura mentale che sottende all'approccio conoscitivo.

* Stampa, fotografia, audiovisivi, hanno contribuito alla nascita di linguaggi "diversi" che nascevano per adattare al significante l'efficacia del significato.

* Le nuove tecnologie telematiche racchiudono e generano una complessità alla quale la "generazione digitale" è costantemente sottoposta.

* Percorriamo qui una possibile strada per la comprensione e gestione della complessità, attraverso le mappe mentali, digitali e no, per inserire nella prassi didattica strumenti software, logici, metodologici che consentano un approccio multiplo alla conoscenza.


i risultati del progetto sono documentati attraverso
materiali, prodotti, riflessioni
che rappresentano un importante contributo
alla diffusione del mindmapping in italia

25 gennaio 2008

storie di mind mappers #2




philippe boukobza
è l'autore di el blog the philippe
e anche lui ha raccontato la sua esperienza di mapper

il suo blog è molto particolare perchè
è tradotto in tre lingue diverse (spagnolo, inglese, francese)
e questo testimonia la voglia di comunicare con culture diverse

i post sono sempre interessanti, una vera finestra sul mondo
per conoscere i diversi modi di applicazione di questa metodologia

condivido il pensiero di philippe
I'm very hopeful about the future of Mind Mapping.
I think it will belongs to the essential skills to have in the Knowledge Society


hola! philippe :)

24 gennaio 2008

disegnare con la parte destra del cervello



qualche giorno fa ho trovato un commento ad un mio post
che voglio mettere in evidenza perchè è la prova
di come la rete faccia incontrare persone
che hanno voglia di condividere il proprio sapere

Ciao, sono approdato sul tuo blog leggendo il tuo messaggio scritto qua visto il mio interesse sulla psicologia in generale, e in particolare sul funzionamento dell'emisfero destro (emozionale, irrazionale, creativo, "femminile") e in qualche modo ricollegato al pensiero radiale o "laterale", non logico diretto. Ho letto con interesse la tua storia, e ora cercherò di approfondire l'uso delle mappe mentali.

Visto il tuo interesse sull'argomento ti volevo consigliare il libro il nuovo disegnare con la parte destra del cervello che insegna come disegnare utilizzando esclusivamente l'emisfero destro, e tirare fuori l'artista che è in te, con risultati a dir poco stupefacenti.

Un semplice esercizio consigliato dal libro, è quello di provare a copiare un disegno, una foto, che sia "sottosopra" (ruotata di 180°). In pratica così ricopiando il disegno senza mai capovolgerlo. In questo modo si impedisce l'intervento dell'emisfero sinistro (logico) che ha la tendenza a etichettare, "stereotipare" ciò che vedi.

ciao e buona fortuna...


voglio ringraziare chi mi ha scritto (purtroppo è anonimo)
e aggiungere qualcosa dalla mia esperienza

quest'estate, in treno da roma verso taranto,
ho iniziato a leggere un altro bel libro di betty edwards
dove suggerisce di fare lo stesso esercizio



e così, mentre il treno sfrecciava,
prima ho fatto un esercizio di riscaldamento
disegnando la mia mano sinistra



poi sono passata al ritratto "capovolto" di leon baskst
e l'ho disegnato così



ma si vede meglio così



questo è l'originale di pablo picasso



per essere la mia prima volta
posso dire che l'esercizio ha funzionato
e mi ha aiutato anche a migliorare le mie mappe

all'inizio quando disegnavo era sempre preoccupata
del risultato finale, della perfezione del disegno,
pensavo al giudizio degli altri

poi ho capito che era più importante quello che sentivo dentro
il piacere di rilassare la mente
per far indietreggiare la razionalità
e lasciare spazio alla creatività

i libri di betty edwards sono dei veri bestsellers
conosciuti e apprezzati in tutto il mondo
perchè nascono dalla sua ricerca personale di insegnante
e conducono passo dopo passo con esercizi semplici
alla scoperta dell'artista che è in noi

buon disegno a tutti!

23 gennaio 2008

una dolce mappa da mangiare

sì, avete letto bene!
ora vi racconto come è andata

sabato pomeriggio ero a casa
e desideravo qualcosa di dolce

per non ripiegare sui soliti biscotti del mulino bianco
deicido di telefonare a mia sorella francesca che
avendo due bimbi (carlo e paolo) molto esigenti
si diletta spesso in cucina

confesso che sono brava a mangiare ma non a cucinare
e così chiedo la ricetta di un dolce
con n.0 stelline di difficoltà...insomma alla mia portata

francesca tutta trafelata incomincia a dettare
mentre carlo e paolo si "azzuffano"
e io prendo appunti immaginando la classica torta tonda

all'inizio mi dice cosa serve
farina, zucchero, uova, lievito

poi mi spiega come devo procedere
prima sbattere le uova con lo zucchero
poi aggiungere la farina
alla fine il lievito

ecco allora che mentre lei parla
io sono costretta ad aggiungere numeretti e frecettine
per ricordarmi cosa e come fare

dopo mi spiega altri particolari
(teglia, carta da forno, temperatura, minuti...)
e sempre più velocemente mi saluta
i bambini si stanno attaccando alle tende del salone
convinti di essere tarzan e cita !!!

io un pò perplessa vado in cucina e guardo la mappa
la torta non sarà tonda con crema, come me l'ero immaginata
ma avrà la forma di un rotolo con marmellata



la mappa è un pò confusa, mancano dei passaggi
e tra una settimana rischio di non ricordarmi più niente
decido di darle una sistemata!

ecco il risultato



gli ingredienti sono nella giusta sequenza
e il procedimento è spiegato nel dettaglio

guardando la mappa e ripensando a come è andata
mi viene in mente quante volte sul lavoro
può succedere la stessa cosa

capita che hai in mente un progetto
e chiami una collega che l'ha già realizzato
per chiederle come fare

la collega ha mille cose da fare, parla velocemente
dice una cosa e poi ne dice un'altra
insomma tante informazioni sparse, senza ordine

tu hai in mente una cosa (torta tonda con crema)
e lei ti parla di altro (rotolo con marmellata)

insomma alla fine puoi ritrovarti
con tanti fogli in verticale
pieni di parole una in fila all'altra
e poche idee chiare in testa

oppure può esserci un'alternativa

puoi utilizzare una mappa mentale
ed avere un solo foglio in orizzontale
con parole-chiave e disegni
che puoi spostare e razionalizzare
in modo che sai bene cosa e come fare

prendere appunti in questo modo
può aiutarti a parlare il giorno dopo con la collega
e farle vedere il progetto da un nuovo punto di vista

insieme potete anche trovare il modo per migliorare il progetto
non so... al posto della marmellata di albicocche
farcire il tutto con dell'irresistibile nutella!

buon dolce o... buon lavoro!

;)

21 gennaio 2008

falsificazionismo

oggi tra le parole del giorno zanichelli ho trovato

una parola che conoscevo
falsificàre
[dal lat. tardo falsificatus, comp. di falsus 'falso' e facere 'fare'; 1308] v. tr. (io falsìfico, tu falsìfichi)
1 Contraffare, imitare, alterare con l'intenzione e la consapevolezza di commettere un reato: f. un documento, una firma, una banconota, un quadro | F. una notizia, inventarla o manipolarla.
2 (filos.) Confutare un'ipotesi o una teoria.


una parola che non conoscevo
falsificazionìsmo
[da falsificazione; 1987] s. m. (filos.) Teoria epistemologica proposta nel 1934 da K. R. Popper, secondo la quale le ipotesi e le teorie scientifiche farebbero segnare un progresso della conoscenza solo se falsificabili, cioè confutabili sperimentalmente, con conseguente proposizione di nuove teorie a loro volta falsificabili.

è bello farsi sorprendere dalle parole che
anche se sono un pò lunghe e strane da pronunciare
ti aprono la porta di un nuovo mondo

test



dal blog la scala di corda di pietro loiacono

Test: usi di più l’emisfero destro o quello sinistro?

19 gennaio 2008

viaggiare, disegnare, scrivere, cantare



(...) Un diario. E’ tutto cominciato dalla prima pagina di un diario. Una rapida testimonianza di quanto l’ispirazione a volte sia semplice e nello stesso tempo fugace.'Safari' è un termine della lingua swahili che significa ‘lungo viaggio, cammino sul sentiero’. Tutto il nuovo disco di Lorenzo comincia da questa parola. È rimasta scritta per un po’ sulla prima pagina del suo quaderno. Lo ha interrogato a lungo fino ad ispirare questo nuovo album. Un lavoro introspettivo, potente e tenero. Cantato per il proprio pubblico e per se stesso.

Estremamente originale il modo di procedere
. Un diario come registratore su cui fissare tutte le più nascoste curve del pensiero. Riflessioni fatte di parole, disegni, vignette, colori. L’ispirazione a 360°. Varie forme di rappresentazione del proprio intimo interiore. Tutte al servizio di uno sbocco musicale mai scontato. La penna di Lorenzo ha prima definito graficamente i tratti della propria percezione. Ne sono nati disegni raccolti nel diario e stampati sul merchandising in vendita sul sito del cantautore. Dopo, solo in un secondo passaggio è arrivata la musica. Una musica ‘aumentata’, in quanto precedentemente filtrata tramite quel safari di colori da cui è iniziato questo nuovo viaggio.(...)

Marco Bennici

18 gennaio 2008

storie di mind mappers #1

è sempre stimolante leggere le storie di persone
che, come me, hanno scelto una metodologia innovativa
per sviluppare le proprie potenzialità
sia nella vita privata che professionale

alberto martinez ha raccontato la sua storia
a brian s. friedlander facendo riferimento
a casi concreti in cui utilizza le mappe mentali
nel proprio lavoro e insieme ai colleghi

la cosa che più mi ha colpito è che alberto
ha incominciato ad utilizzare le mappe mentali
ai tempi della scuola superiore perchè il suo insegnante
era lettore e "seguace" di tony buzan

è proprio vero che gli insegnanti
possono lasciare il segno nella tua vita!


alberto ha da poco un blog mindmapping everywhere
attraverso cui condivide la sua conoscenza
e pochi giorni fa ha gentilmente dedicato un post al mio blog :)

trovo il blog di alberto interessante
perchè è scritto in modo fresco e diretto
e lancia un semplice e chiaro messaggio
che condivido pienamente
puoi disegnare una mappa mentale ovunque
anche su un tovagliolino di carta sorseggiando un cafè ;)



grazie alberto e... keep in touch!

17 gennaio 2008

dipingere con le parole

tempo fa lessi l'articolo di stefano scalich
Sator Arepo Tenet Opera Rotas!
Ovvero: come dipingere con le parole

ne rimasi colpita perchè stefano mi invitava
a guardare la pagina scritta da un nuovo punto di vista
come un piccolo quadro dipinto con le parole

a quei tempi incominciavo a fare
i primi esperimenti con le mappe mentali
e riflettevo sul rapporto tra parole e immagini

ogni tanto mi fermavo e mi domandavo
ma la mappa la guardo o la leggo?
ero un pò disorientata...

poi con il tempo ho capito
che facevo tutte e due le cose perchè
con l'emisfero destro guardavo
con l'emisfero sinistro leggevo

l'articolo di stefano è stato prezioso
mi ha fatto scoprire che, oltre alle mappe mentali,
c'erano tanti altri modi per dipingere con le parole

15 gennaio 2008

pensare per immagini



Visibilità

Se ho incluso la visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall'allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini. Penso a una possibile pedagogia dell'immaginazione che abitui a controllare la propria visione interiore senza soffocarla e senza d'altra parte lasciarla cadere in un confuso, labile fantasticare, ma permettendo che le immagini si cristallizzino in una forma ben definita, memorabile, autosufficiente, 'icastica'


Italo Calvino, Lezioni Americane

cosa penserebbe calvino
guardando una mappa mentale?

chissà...

il colore dei pensieri



durante le feste natalizie
nella libreria feltrinelli di via orlando a roma
sono stata attratta da una moltitudine di cartoncini colorati
che si muovevano come delle girandole

erano i sOgnalibro di claudio corrivetti
collocati in un espositore girevole
che rallegravano l'aria della libreria

ogni sOgnalibro ti regala
un pensiero profondo, un colore vivace, un disegno leggero
l'ideale per farti compagnia durante la lettura di un libro

ne ho subito acquistato uno per me
ovviamente quello dedicato a bruno munari
e poi altri per regalarli

sono sicura che piaceranno anche voi!

potranno essere fonte d'ispirazione
per riprendere la matita in mano
e provare a fare qualche disegno
associandolo ad un pensiero

ricordate...
il cervello è progettato per imparare
copiando il meglio di ciò che vede intorno a sé


p.s.
ringrazio claudio corrivetti per avermi autorizzato
a pubblicare il sOgnalibro edito da postcart

14 gennaio 2008

ringraziamenti

grazie a
philippe boukobza di el blog de philippe
brian s.friedalander di assistive technology
per aver dedicato un post al mio blog

è bello far parte di una comunità senza confini

:)

12 gennaio 2008

strange maps

la passione per le mappe geografiche
l'ho ereditata da mio nonno amilcare

forse per questo spesso mi diverto a visitare alcuni blog
che raccontano di mappe molto particolari

strange maps


serial mapper

the map room

cartophilia: maps and map memorabilia



questa opera è di nancy goodman lawrence

Maps are a huge resource for my work, less for their literal representations than the endless possibilities they offer in rendering the geography of the human body and the space it occupies. Mountains, oceans and roads become veins, tree branches, rug patterns and clothing, as I surgically manipulate them, bit by bit, from one context to another. I find myself minimizing or beating back the most obvious map references to specific locations, but they have a way of bubbling up in ironic ways.

11 gennaio 2008

mind map library



alexander uslontsev
ha creato mappio.com
dove è possibile condividere
le propri mappe mentali con altri mapper del mondo

nel blog assistive technology di brian s. friedlander
è possibile leggere un' intervista ad alexander

per festeggiare il lancio di questo sito
alexander ha organizzato una lotteria
per chi inserirà una mappa in mappio.com
o dedicherà un post nel proprio blog a questa iniziativa

il vincitore potrà scegliere
tra un iPod o una mucca per un villaggio africano



ieri ho inserito alcune mie mappe
e spero di vincere la mucca !

partecipano all'iniziativa anche
jamie nast di idea mapping
alberto martinez di mindmapping everywhere blog
consiglio di visitare questi blog sono molto interessati !!

tra i tanti mapper ho scoperto anche un'italiana
la maestra mpm e le sue mappe per la scuola primaria

10 gennaio 2008

Il mondo non è lineare

oggi in edicola nòva24
l'interessante inserto del sole24ore
dedicato al tema della complessità




E’ possibile applicare la teoria del caos alla gestione di un’azienda?

La teoria del caos non è più semplice teoria, ma sta diventando modello di studio per il management aziendale. La realtà non è lineare ma caotica. Per interpretarla al meglio, quindi, non sono utili strutture gerarchiche e lineari, ma modi di procedere caotici e casuali, che premino la spontaneità e la creatività. Con un approccio più fantasioso, che può portare a idee nuove.


tra gli articoli anche un'intervista a luca comello
che parla del passaggio dalla cultura dell'OR
in cui gli scenari sono mutualmente esclusivi
alla cultura dell'AND
dove categorie opposte possono convivere

ecco la metafora di ulisse
viaggio, esplorazione E radici, identità

complimenti luca! :)

La rete come metafora del cervello umano



da alessandro's blog delle belle slide che illustrano
come internet e il cervello umano siano così simili

09 gennaio 2008

mind mapping in the word

ho aggiornato i miei link preferiti
dove troverete una sezione dedicata
ai siti e ai blog non italiani
che parlano di mappe mentali

curiosate...scoprirete un nuovo mondo!

08 gennaio 2008

connessioni

nel post precedente ho parlato
di come le parole-chiave e le immagini
possono catalizzare la nostra attenzione
e dare vita a nuove connessioni

ho fatto l'esempio del talamo di ulisse
che si collega alla mappa sull'identità_radici





oggi le connessioni sono continuate
anche perchè quando iniziano vanno avanti da sole
e io ci corro dietro ;)

questa volta vi parlo di due mappe mentali
che rappresentano argomenti i quali
pur essendo apparentemente lontani tra loro
possono entrare in relazione

a volte basta una scintilla!

la mappa sull'identità_radici
si è connessa alla mappa sui sistemi_complessi



grazie alla parola-chiave ulisse



questo è accaduto perchè oggi rileggevo
il prologo del libro Viaggio nella complessità di De Toni e Comello
che contiene passi tratti da Ulysses di A.L.Tennyson

Libera variazione sul viaggio di Ulisse
Non posso fare a meno di viaggiare: voglio bere la vita fino in fondo. Errando sempre con il cuore affamato ho visto e conosciuto molto, città di uomini e usanze, climi, consigli, governi. E non ultimo me stesso.
Non posso fare a meno di viaggiare: quanto è sciocco riposarsi, fermarsi, arrugginire inutilizzati, anziché splendere usati! Là è il porto; il vascello gonfia le sue vele: là vi sono gli oscuri, aperti mari. Forse i golfi ci inabisseranno, o forse toccheremo le Isole Felici, e vedremo il grande Achille. Sempre forti nella volontà di cercare, di trovare e di non arrendersi mai.
Non posso fare a meno di viaggiare: voglio toccare con mano, avvicinarmi al senso delle cose, sfiorarne il mistero. Vana illusione forse, ma la meta non conta, la meta cambia, ogni arrivo è una nuova partenza.
Lettore, credi in un mercante di sogni, non è troppo tardi per mettersi in gioco. Partiamo, che vecchie idee stanno tramontando, e il mio intento è di navigare oltre il tramonto, e al di là dei luoghi che già conosci, verso la complessità.
Partiamo: incontreremo biforcazioni, goffe forme di frattali, circoli di cause ed effetti, multiple interconnessioni. Entreremo nella biblioteca di Babele, voleremo insiemea a stormi di uccelli, guideremo in ingorghi stradali.
Partiamo: come i vecchi emigranti friuliani verso terre lontane, prepariamo pochi bagagli e incitiamoci a essere sempre forti nella volontà di cercare, trovare e di nono arrendersi mai.
Anin varin fortune...(Andiamo avremo fortuna).


quindi ulisse è stata la parola-chiave, la scintilla
che ha connesso due mappe, due argomenti
due diversi modi per parlare dell'essere umano:
da una parte la voglia di esplorare
per conoscere la complessità del mondo
dall'altra il bisogno di avere sicurezze, radici
per non smarrire la propria anima

da questa connessione tra mappe
possono nascere tante nuove idee
perchè non provare?
Anin varin fortune...

04 gennaio 2008

parole chiave e immagini

ogni giorno leggiamo tante cose nuove
per questo è importante
avere uno strumento che ci aiuti ad orientarci
e cogliere quello che interessa di più

una mappa mentale può diventare una guida
perchè le parole chiave e le immagini
catalizzano l'attenzione
e creano nuove e interessanti connessioni

quando leggo velocemente un testo
cerco di catturare le parole grilletto
cioè quelle parole che mettono all'erta la mente
verso i dettagli che mi interessa approfondire

oggi questo l'ho sperimentato leggendo
gli editoriali di francesco alberoni

in particolare mi sono soffermata su due titoli
che hanno richiamato alla mia mente
una mappa che ho disegnato tempo fa
identità: chi sono? da dove vengo?



Il letto di Ulisse, le nostre case. Le radici ci aprono al mondo

Nell'animo umano si sono sempre scontrate due tendenze. Una che ci spinge a cambiare, a esplorare, a vivere solo il presente. L'altra che ci porta a radicarci in un posto a costruire una famiglia, una casa, un'istituzione.
Nel corso della storia queste due tendenze si sono alternate o si sono combinate in modo diverso. Nei periodi di grande espansione della civiltà gli uomini hanno cambiato, viaggiato, esplorato ma sempre conservando il rapporto con un nucleo stabile. Ulisse aveva costruito la sua casa attorno al letto nuziale scavato in un ulivo centenario, radicato nella terra. Era il centro incrollabile, il punto di riferimento assoluto a cui penserà nelle sue peregrinazioni. Se lo avesse perso non avrebbe solo smarrito la strada, avrebbe smarrito la sua anima, non avrebbe più saputo cosa volesse, nemmeno chi fosse.
(continua)

leggendo queste parole
ho rivisto le radici che quella sera ho disegnato
ascoltando le storie raccontate da chi era presente

oggi potrei continuare quella mappa
e creare una nuova connessione
disegnando il talamo di ulisse!

Se la banalità dilaga alla fine l’arte ci salverà

In tutti gli uomini c'è una superficie e una profondità. La superficie è piatta e uguale, la profondità un abisso. Noi viviamo abitualmente in superficie, nel mondo della banalità, del si dice, della chiacchiera, del distrarsi, del ripetuto, dove non ci sono emozioni ma, al massimo, sorpresa o curiosità(...)
Eppure tutti ogni tanto siamo condotti sull'abisso della profondità quando qualcosa scuote i fondamenti della nostra esistenza. Quando siamo impegnati in una lotta disperata per ottenere un risultato, e ci riusciamo. E proviamo un senso di immensa esultanza, il momento di «gloria» che potremo ricordare. Oppure, sul versante negativo quando muore una persona che ci è cara o ci ammaliamo di una malattia che potrebbe essere mortale e riguardiamo con occhi diversi tutti i nostri rapporti, tutta la nostra vita.
E distinguiamo ciò che non è essenziale da ciò che è essenziale, la superficie dalla profondità. E capiamo che la profondità è il sacro. E lo incontriamo quando ci innamoriamo, e il nostro animo si dilata, diventa capace di emozioni e di pensieri tanto più grandi di noi stessi che vorremmo abbracciare il mondo e fonderci con esso. Ma c'è un’altra strada verso la profondità: l'arte, la grandissima arte.(continua)


anche queste parole chiave
mi hanno riportato all'immagine
di quella radice lungo la quale ho scritto
la bellezza mette radici profonde

una mappa mentale può quindi aiutare
a continuare una riflessione, un ragionamento

ogni giorno possiamo aggiungere
una parola o un semplice disegno
avremo creato una nuova conessione
e il nostro sapere sarà più ricco e consapevole


p.s.
al prossimo café dello spazio dell'anima
parlerò di ulisse :)

02 gennaio 2008

per iniziare

ho trascorso il primo giorno dell'anno a viterbo
e lì ho trovato abraham e marie
che mi hanno regalato due perle di saggezza per il 2008





buon 2008 a tutti :)

incomincia adesso

in un precedente post
ho parlato della mostra la parola nell'arte
che desidero tanto visitare

per ora ho guardato il video di introduzione
e ho sfogliato il bellissimo catalogo che babbo natale
mi ha fatto trovare sotto l'albero



tra le tante sezioni del catalogo
mi sono soffermata sul tema della narrazione

(...)La Narrative Art nasce nei primi anni settanta nel contesto delle ricerche concettuali, manifestando tuttavia caratteristiche meno fredde e rigorose. Gli artisti che vi aderiscono sentono infatti la necessità di allontanarsi da un campo d'indagine prettamente analitico, che riflette sull'arte e il suo linguaggio, per recuperare una dimensione più personale e intimistica.

Le opere, costituite dalla combinazione di fotografia e testo, hanno come soggetto reportage, resoconti di viaggio, registrazioni di eventi: frammenti di vita quotidiana realmente accaduti o solo immaginati, dei quali, molto spesso, è lo stesso artista a essere protagonista.(...)

(...)Il tema della narrazione è sviluppato con modalità diverse da alcuni artisti che si affidano all'uso esclusivo della parola scritta e si servono, spesso con finalità autobiografica, della citazione letteraria.

La citazione letteraria e l'utilizzo della scrittura sono elementi che ricorrono nel lavoro di Sabrina Mezzaqui. L'artista si racconta scegliendo brani o interi volumi, che hanno per lei un significato affettivo legato all'infanzia, alla sua formazione o a momenti particolari del suo vissuto. La parola, visibile o negata, come segno grafico o entità fisica, come strumento narrativo poetico, è il mezzo prescelto per condividere con lo spettatore un'esperienza intima: la lettura.

In Iniziativa, del 2004, estrapola alcune righe del Faust di Goethe, fa scorrere il testo dall'alto in basso su una parete, lo fa proseguire per alcune righe sul pavimento, per poi far emergere dalla bidimensionalità l'incitazione finale "Incomincialo adesso", che grazie alla forma scultorea assume una carica espressiva molto forte.(...)


fonte dell'immagine: galleria continua

questo il testo dell'opera

Fino a che uno non si compromette,
c’è esitazione, possibilità di tornare
indietro, e sempre inefficacia.
Rispetto ad ogni atto di iniziativa
(e creazione) c’è solo una verità
elementare, l’ignorarla uccide
innumerevoli idee e splendidi piani.
Nel momento in cui uno
si compromette definitivamente
anche la provvidenza si muove.
Ogni sorta di cose accade per aiutare
cose che altrimenti
non sarebbero mai accadute.
Una corrente di eventi
ha iniziato dalla decisione,
facendo sorgere a nostro favore
ogni tipo di incidenti imprevedibili,
incontri e assistenza materiale,
che nessuno avrebbe sognato
potessero venire in questo modo.
Tutto quello che puoi fare,
o sognare di poter fare
incomincialo.
Il coraggio ha in sé genio, potere e
magia.

Incomincialo adesso.


la parola come segno grafico...
il coraggio di incominciare adesso...

perchè non provare
disegnando una mappa mentale?

in fondo siamo tutti un pò artisti!