19 marzo 2009

appunti di viaggio dall'india



con il tempo le mappe mentali possono
entrare a far parte della nostra vita
non solo professionale, ma anche personale

è uno degli aspetti che mi affascina di più
perchè realizzare a mano una mappa
è un modo per sintonizzarsi su se stessi
rallentare il pensiero ed essere più riflessivi

di come ciò possa accadere
oggi ce lo racconta stefania
allieva del mappe_mentali_lab di ottobre

Ciao Roberta,
ti invio due mappe che ho realizzato durante il mio viaggio in India.
La prima è su Delhi e descrive il primo impatto





La seconda, più meditata, nasce alla fine del viaggio.
Ogni sera mi veniva di aggiungere un pezzetto.




Il simbolo al centro della mappa è quello dell'OM che è per l'induismo il suono primordiale originario che ha dato origine alla creazione. E' il mantra più rappresentativo della religione induista. E' l'essenza di ogni preghiera e rituale.E quindi come tale per me , e non solo per me, è un po' il simbolo dell'India. Da lì sono partita. L'om è anche il suono che si "recita" all'inizio della pratica yoga.

Sono sempre più contenta di aver partecipato al tuo laboratorio.
Continuo ad usare le mappe per il lavoro.

Ciao, Stefania.

sono sicura che le belle mappe di stefania
piaceranno a molti e in particolare
alla community di donne con la valigia
che seguo sempre con interesse

marini misiti tempo fa ha dedicato un post
sul tema viaggio e mappe mentali
che terminava così...

Iniziare ad utilizzare le mappe mentali per viaggiare, cioè trasportare le nostre infinite liste (di parole) in una vera e propria mappa visiva è come intraprendere un viaggio iniziatico che vi aprirà, una dopo l’altra, molte porte. E, sono sicura, vi incuriosirà parecchio…


buon viaggio radiale a tutti :)

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