07 settembre 2009

la follia necessaria



del filosofo edgar morin avevo già parlato qui
su D-la repubblica delle donne di sabato scorso
a pag. 79 una sua intervista

(...) Che cosa ci intossica?
Le idee esemplificatrici. I pensieri chiari e distinti, che rifuggono l'oscurità e l'incertezza, la complessità. Quei pensieri che credono di possedere il mondo ma sono posseduti dal fantasma folle della lucidità.

Qual è un pensiero sano?
Un pensiero ecologico è necessario ma non potrà essere sano se non accetta la propria follia. E' nel dialogo tra ordine e disordine che sta l'anima del mondo.

Che cosa la incanta ancora?
Piangere, amare, ridere, comprendere. Mi sento sempre in cammino, e nello stesso momento un vecchio, un adulto, un adolescente e un bambino. La curiosità e la passione ha "fatto" la mia vita. Una curiosità onnivora e una infinita passione.


p.s.
morin a novembre sarà a milano e a rimini

1 commento:

marco64 ha detto...

Morin ha fatto danni non quantificabili, specialmente quando un gruppo di imbe**lli ha tentato di tradurre le sue chiacchiere in ambito pedagogico
DA DIMENTICARE subito!