30 novembre 2009

mappe mentali per tutte le età #2

oggi mia sorella francesca
mi ha mandato una mappa speciale ;)

Cara Roberta,

la mappa dei sumeri ha prodotto i suoi effetti!
Ti invio la mappa sui babilonesi fatta da Carlo con il mio aiuto.



Questa mappa rappresenta una tappa importante nel percorso di apprendimento di Carlo che è stato lento e graduale. All’inzio fare le mappe con te era un gioco divertente: inventava storie fantastiche o le utilizzava per descrivere i suoi interessi su balene, dinosauri, navicelle spaziali.

Ma quando tu ritornavi a Roma il gioco era finito e Carlo era ritroso nell’utilizzare le mappe per studiare: gli sembrava una perdita di tempo, i suoi disegni non gli piacevano e soprattutto temeva che non venissero accettate dalle maestre. Così per fare i compiti preferiva “rifugiarsi” nelle tecniche di memorizzazione classiche (leggi e ripeti, leggi e ripeti) anche se richiedevano molto tempo e impegno.

Con il passare del tempo mi sono resa conto che comunque lo studio non era un momento piacevole per carlo benchè la sua curiosità e intelligenza lo portasse a interessarsi a mille cose. Così ho deciso di seguirlo nei compiti a casa. La mia vicinanza lo ha aiutato a rilassarsi e l’ho seguito passo passo nell’organizzazione grafica della mappa soprattutto per la scelta delle parole chiave e del numero dei rami.

Superata questa prima fase di orientamento nel foglio, che da verticale era passato alla posizione orizzontale, Carlo ha cominciato ad essere più disinvolto colorando liberamente la mappa mentale. Ho notato così che nell'attribuire un colore ad un ramo esprimeva un'emozione rispetto ad un argomento e questo ne facilitava la memorizzazione.

Successivamente, dopo aver preso confidenza con il metodo, Carlo ha cominciato a esprimere le idee su quali disegni fare e io volentieri gli ho ceduto la matita...

Ogni giorno che ci dedichiamo alla sperimentazione di una nuova mappa c’è sempre maggiore soddisfazione e appena finita l'attacchiamo al muro con il mitico patafix che ci hai regalato. Finalmente vedo Carlo "liberato" dalla costrizione della sedia e del tavolo: può muoversi, saltellare per casa e ripetere la lezione guardando ogni tanto la mappa sulla parete.

Anche prima di andare a letto dà una rapida occhiata alla mappa e la mattina appena alzato i suoi occhi contemplano il "disegno parlante", come una volta lo ha definito, mentre fa tranquillamente colazione ...

Poi a scuola l'interrogazione diventa facile e Carlo tornato a casa così commenta:...sai mamma io non mi sforzo perchè nella mia mente "vedo" la mappa e quando la maestra mi fa le domande salto da un ramo all'altro...

Creare le prime mappe a "quattro mani " è stato fondamentale per avvicinare Carlo all'uso di questo potentissimo metodo di studio, ma soprattutto mi ha dato la possibilità di rinsaldare il mio rapporto affettivo con lui, dandomi il privilegio di partecipare alla sua esperienza di apprendimento.

Ogni mamma sogna l'autonomia del proprio figlio durante le ore di studio, perché non è certo piacevole esortarlo continuamente a concentrarsi, a stare seduto sulla sedia, a non distrarsi ...

Ho voluto raccontare questa storia, seguendo lo stile del tuo diario, perchè la mia esperienza di mamma_mind_mapper possa essere utile ad altre mamme che vogliono accompagnare i propri figli in questo viaggio di conoscenza radiale.

Ora Carlo con i suoi 9 e 10 in storia e geografia è il più convinto sostenitore delle mappe mentali

Ti abbraccio e vieni presto a stare un pò con noi !!!
Francesca


BRAVO CARLO !
la tua zia_mind_mapper è molto felice ;)

p.s.
i babilonesi _versione lineare



29 novembre 2009

percorri le impronte



Percorri le impronte
che ci porteranno al futuro.
I link per capire il presente del corpo,
delle relazioni e della conoscenza

L'interpretazione dei segni
di Luca De Biase

... Ammettere la complessità dei fenomeni non vuol dire rendersi la vita difficile: piuttosto si vive male lontano dalla realtà, accoccolati nel realismo lineare delle relazioni causa-effetto...

... Nel caos dei segni, i fatti sono tracce solo se sappiamo che cosa stiamo cercando. Solo allora tentiamo di imparare a interpretarli...

...Perché se il mondo appare come un labirinto e la visuale è schiacciata sempre solo sul prossimo bivio, prima o poi ci si perde: come spiegava Umberto Eco ne Il nome della rosa, un labirinto si risolve pensandolo dall'esterno. O almeno pensando.

Questa non è l'epoca della certezza, forse... Ma di certo è un'epoca nella quale l'approfondimento e la riflessione sul senso di quello che stiamo facendo ci possono salvare.

28 novembre 2009

pescare idee

(...) Il mondo va troppo veloce.

La gente non dedica abbastanza tempo a riflettere e pensare, le idee sono come i pesci: alcuni sono veloci, altri lenti, molti si possono acchiappare in superficie, altri stanno in acque profonde.

Le idee arrivano quando dedichiamo tempo ad esplorare noi stessi. Più fantastichiamo su luoghi immaginari e più possiamo pescare i pesci più grossi, quelli che vivono nelle acque del nostro inconscio, e quindi avere idee migliori (...)

David Lynch


DlaRepubblicadelleDonne n.673 pag.46

27 novembre 2009

AllenaMente # 7



il 4 novembre si è svolto il primo incontro
di AllenaMente edizione 2009-2010
questo il resoconto di myriam giangiacomo

Dopo un po’ di saluti e un giro di presentazione con i nuovi arrivati, abbiamo ripreso le mappe elaborate lo scorso anno per rinfrescare le idee su cosa sia da intendersi per pratica filosofica e condividerlo nuovamente. Illustrando la mappa è stato semplice anche parlare di cosa sono e a cosa sono utili le mappe mentali. Riporto le mappe per comodità:






Abbiamo poi ripreso la mappa mentale realizzata nell’ultimo incontro di giugno 2009 per sintetizzare il cammino fatto fino ad allora e condividere una ipotesi di impostazione per il nuovo anno. Questo che inizia, appunto.
Anche qui, per comodità riporto la mappa:




Abbiamo condiviso i nostri feedback rispetto al cammino fatto insieme che a tutti sembra aver dato un allargamento dei punti di vista sulla propria realtà di lavoro oltre alla capacità di sentirsi più coinvolti e responsabili, in prima persona, rispetto a ciò che accade intorno a noi. Abbiamo poi ripercorso i ragionamenti fatti allora e le aspettive attuali di chi c’era e di chi è appena arrivato per poter perfezionare il metodo di lavoro. Abbiamo concordato che lo scorso anno, seppure come abbiamo visto molto stimolante, il dialogo e il confronto completamente libero talvolta è stato circolare, tornando facilmente sugli stessi punti. Abbiamo poi rilevato e condiviso che, nei casi in cui siamo partiti da un testo-stimolo, il procedere è stato più facile e generativo.

La proposta metodologica per il ciclo 2009-2010 è quella di aggiungere al lavoro da fare insieme durante gli incontri un momento di ‘lettura collettiva’ individuale (ci piacciono gli ossimori, abbiamo scoperto che sono sempre molto suggestivi!). Aver letto lo stesso testo-stimolo prima dell’incontro significa condividerne l’onere della preparazione e arrivare con alcuni spunti personali da mettere in comune dialogando. Abbiamo quindi deciso di leggere insieme, nel corso dell’anno, un testo molto suggestivo Nulla due volte – Il management attraverso le poesie di Wislava Szymborska di Marco Minghetti e Fabiana Cutrano, un libro molto intenso e stimolante. Al prossimo incontro, quindi arriveremo avendo già letto i primi due temi affrontati nel libro.


vi aspettiamo mercoledì 2 dicembre
per info e iscrizione

25 novembre 2009

scienza & arte

cervello in technicolor, bambini che amano i colori
ho messo insieme le riflessioni degli ultimi post
e ho comprato C'è da perderci la testa
Scoprire il cervello giocando con l'arte




A partire dalle sensazioni elaborate dal nostro cervello, Marta Dell’Angelo e Ludovica Lumer – un’artista e una neuroscienziata – compiono in queste pagine un viaggio stimolante e avventuroso nei complessi meccanismi cerebrali dell’essere umano.

Con l’ausilio di immagini insolite e divertenti, fotografie e collage, il libro propone ai lettori un percorso istruttivo e coinvolgente alla scoperta di realtà molto piccole e difficili da vedere, come i neuroni o i neurotrasmettitori, e di realtà astratte come la memoria o la coscienza, trasformate in oggetti più ‘amichevoli’, con cui giocare e interagire.

La voce narrante di un neurone racconterà ai bambini la grande avventura della neuroscienza, mentre scienziati come Semir Zeki, Antonio Damasio, Vittorio Gallese ed Elkhonon Goldberg spiegheranno le loro scoperte in modo semplice e accessibile. Un libro per imparare divertendosi.


troppo bello! da non perdere :)

24 novembre 2009

mappe mentali per tutte le età

il bello delle mappe mentali
è che sono utili per tutte le età
e lo sanno bene carlo e paolo
i miei adorati nipoti che amano i colori



per carlo e i bambini della classe IV A
della scuola elementare "tauro"
XVII circolo poggiofranco di bari
ho preparato una mappa mentale sui sumeri


dal lineare...



... al radiale !

p.s.
un bacio dalla zia ;)

22 novembre 2009

cervello in technicolor



Mentre leggete queste parole, una miriade di circuiti fitti e ingarbugliati si sta accendendo nella vostra scatola cranica. Saltando da un neurone all'altro, impulsi elettrici corrono a velocità della luce in un groviglio di cellule nervose connesse da milioni di milioni di filamenti. Poi si tramutano in movimento, sensazione o pensiero.

I neuroscienziati hanno iniziato il lungo viaggio per la comprensione dei sentieri neuronali due secoli fa, ma la complessità di questa matassa rende lo studio del cervello umano ancora adesso una delle sfide più ambiziose della scienza contemporanea.

Oggi la ricerca ha lo strumento che potrebbe aiutarla a trovarne il bandolo: una tavolozza di colori. O, per essere più precisi, una sua elaborata evoluzione tecnologica. Il filo di Arianna inizia a srotolarsi in America. Nei laboratori dell'Università di Harvard un gruppo di scienziati guidati dal biologo molecolare Jeff Lichtman ha incredibilmente raffinato i risultati del brain imaging, la tecnica che permette di visualizzare le aree del cervello... (continua)


questa ricerca è entusiasmante
e penso che le mappe mentali siano utili
proprio perchè consentono di rappresentare il pensiero
che si sviluppa attraverso i sentieri neuronali


la struttura di un neurone


la struttura di una mappa mentale


una mappa mentale sul tema dei sistemi complessi

19 novembre 2009

sono felice



sono tra le finaliste
del premio DONNAèWEB
per la categoria blog



:))

p.s.
il mio viaggio radiale continua ...

18 novembre 2009

mappe mentali all'università # 8




continua la mia collaborazione con la cattedra
pianificazione dei media nelle strategie d'impresa
di cui è docente marco stancati
presso la facoltà di scienze della comunicazione
dell'università la sapienza di roma

venerdì 20 novembre alle ore 14
terrò una lezione per illustrare
il metodo delle mappe mentali

questa volta non sarò sola
interverranno anche tre studentesse
alessia, katia e tiziana
che lo scorso hanno hanno utilizzato
le mappe mentali per studiare

ecco in anteprima la storia di tiziana
che ha realizzato un piano mezzi
sulla base del documento di brief
proposto durante la lezione del 23 maggio



l'8 settembre ricevo questa mail


Gentile Roberta,

ho realizzato un piano mezzi sul caso toyota iq per l'appello di venerdì. Considerato la presentazione è di circa 80 slides, ho voluto provare a fare una mappa mentale che racchiudesse in una sola pagina tutti i mezzi che ho utilizzato. Ho pensato che in questo modo potesse essere molto più immediato e comprensibile capire i mezzi che ho voluto usare, anzichè andare a cercare tra le 80 slides!
Volevo avere gentilmente un suo giudizio sul mio primo tentativo di fare una mappa mentale. Mi dispiace mandargliela un pò all'ultimo momento, ma l'ispirazione mi è venuta oggi pomeriggio!

La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione.
Cordiali saluti e Buona Serata
Tiziana Fiamin



9 settembre **********


gentile tiziana

BRAVA!! ottima mappa !

hai applicato correttamente le regole del mind mapping
utilizzando bene i rami principali e secondari
l'uso dei colori e delle immagini sono molto armonici
la lettura è facile e immediata

qualche suggerimento per la prossima ;)

cerca di sviluppare la mappa sempre verso l'esterno
e quando ti trovi con l'ultimo ramo (es. esterna)
cerca di andare da destra verso sinistra

lo so che è un pò strano per noi occidentali
che siamo abituati a scrivere da sinistra verso destra
ma devi considerare che la mappa si legge in senso orario
e si sviluppa dal centro verso l'esterno

cmq la mappa è comprensibile anche così ;)

la prox volta ti consiglio di utilizzare
le penne colorate con la punta sintetica
i pennarelli non sono comodi
perchè hanno una punta troppo grossa
una curiosità che foglio hai utilizzato? A4 o A3 ?

purtroppo a questo appello non potrò essere presente
mi avrebbe fatto piacere conoscerti di persona
cmq sono sicura che il prof. stancati apprezzerà molto

dopo l'esame fammi sapere com'è andata !!
in bocca al lupo :)

roberta

p.s.
è bello quando l'ispirazione
arriva all'ultimo momento
quando meno te l'aspetti
e sei sempre pronta ad accoglierla...
brava! continua così!



9 settembre **********


Gentile Roberta,

grazie per i preziosi consigli. Per la mappa ho utilizzato un foglio A4, di quelli della stampante per intenderci! Purtroppo non avevo a casa dei pennarelli con la punta sottile, perciò mi sono arrangiata con quelli grossi, confermo che non sono il massimo. Provvederò a rimediare al più presto!
Visto che fare le mappe mi sta divertendo, ne ho fatta un'altra che non pensavo di fare, poichè pensavo che c'era poco da scrivere.



Ora ho due mappe per i mezzi che ho utilizzato, una per i mezzi above the line e una per i mezzi below the line! Nell'ultima che ho fatto ho cercato di seguire i suoi suggerimenti, e dunque di sviluppare i rami verso l'esterno.

La ringrazio, e le farò sapere dell'esame.
Cordiali Saluti e Buona Serata
Tiziana



12 settembre **********


Gentile Roberta,

le scrivo per dirle che sono molto contenta poichè l'esame è andato benissimo, ho preso 30 e lode. Dopodichè volevo ringraziarla per i suoi consigli e per gli input che ci ha dato a lezione. Ritengo che la passione che mette nel suo lavoro sia veramente contagiosa!
Considerato che mi piace disegnare, non solo mi sono divertita a fare la mappa per il mio piano mezzi, ma l'ho trovato un modo veramente utile per riassumere ed avere sotto controllo tutto il mio lavoro in sole due pagine. Ho riguardato lo schema che avevo fatto sul ppt, e penso che in confronto la mappa sia molto più chiara e immediata, nonchè più carina, tutta colorata! Sono contenta di aver sperimentato questo nuovo metodo, sono sicura che mi tornerà utile.

Le auguro un buon fine settimana,
Cordiali Saluti
Tiziana Fiammin


:)

17 novembre 2009

a new mind mapper



oggi vi presento jane genovese
che ha realizzato un utile ebook
Global Warming: A Mindmapper’s Guide
to the Science and Solution




nel sito troverete altre mappe
che jane utilizza durante i suoi workshop
nelle scuole australiane !

15 novembre 2009

futuro

Il futuro appartiene
a coloro che credono
nella bellezza dei propri sogni

Eleanor Roosvelt

13 novembre 2009

professione: mind mapper # 9

fare salti con il pensiero
dare vita a contaminazioni
creare una nuova visione


questo movimento è vitale
quando si lavora da soli o in gruppi di lavoro
e le mappe mentali possono essere un utile strumento
per facilitare il lavoro e realizzare obiettivi

oggi vi racconto come ciò può accadere
in un gruppo di lavoro



tra settembre e ottobre ho condotto
il mappe_mentali_lab presso
il dipartimento di salute mentale
dell'asl di rieti


al laboratorio hanno partecipato i componenti
del gruppo prevenzione dello stigma
di cui è responsabile il dott. roberto roberti

E’ un gruppo interdisciplinare formato da Psichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali e della Riabilitazione ed Infermieri.
Il gruppo produce per le scuole e per la rete sociale materiale informativo con l’obiettivo di ridurre il pregiudizio nei confronti della malattia mentale.
Gli operatori intervengono direttamente nelle scuole e in altre sedi con incontri periodici ed organizzano eventi a cui partecipano ragazzi, associazioni della società civile e rappresentanti delle istituzioni


il gruppo di lavoro è attivo già da tempo
e quest'anno, prima di riprendere gli incontri nelle scuole,
è stato previsto un momento formativo per i componenti
al fine di acquisire nuove compentenze e potenziare
l'aspetto comunicativo durante gli incontri

ciascun relatore, infatti, ha avuto il compito
non solo di informare gli studenti
su aspetti teorici-tecnici relativi al disagio mentale,
ma anche di comunicarlo in modo efficace
per catturare l’interesse del giovane pubblico

la proposta di utilizzare il metodo delle mappe mentali
è stata fatta dalla dott.ssa elena napoleoni,
coreferente del gruppo, la quale aveva partecipato
al mappe_mentali_lab nel mese di giugno a roma

il metodo delle mappe mentali, quindi, è stato scelto
per facilitare i relatori nel “rielaborare”
le conoscenze professionali e comunicarle agli studenti
in modo semplice, concreto e coinvolgente

il mappe_mentali_lab si è svolto in 2 moduli,
ciascuno composto da 3 giornate di formazione,
e ha coinvolto 18 professionisti tra
psichiatri, psicologi, assistenti sociali
e della riabilitazione ed infermieri

***1° incontro - esplorare***


la prima giornata è stata dedicata
all'esplorazione del metodo
e alle sue prime applicazioni



ciascun partecipante ha potuto
realizzare a mano la sua prima mappa



nel pomeriggio si è ragionato
sull'evoluzione del progetto stigma
partendo dall'esperienza degli anni precedenti

ciascun gruppo ha realizzato una mappa collettiva
rispondendo alle seguenti domande
- cosa mi piace?
- cosa non mi piace?
- cosa mi piacerebbe?
- "ramo vuoto" per idee in libertà...


le tre domande sono state scritte
sui rami principali e ciascuno è intervenuto
per esporre il proprio punto di vista



le idee di tutti hanno trovato una giusta collocazione
sulla mappa collettiva che giuderà il gruppo
nello sviluppo futuro del progetto

***2° incontro - riattivare e allenare***

dopo l'intervallo di una settimana
sono stati condivisi i primi risultati



insieme abbiamo costruito
la mappa primi esperimenti



ciascun partecipante ha avuto a disposizione
un proprio ramo al quale ha collegato
le mappe fatte durante la settimana

ecco qualche esempio



laura ha rappresentato in modo radiale
la sua visione del lavoro, il rapporto con i colleghi,
idee per migliorare il progetto stigma



elena
ha rappresentato a 360° l'organizzazione
del dipartimento di salute mentale




sergio
ha creato la sua prima agenda radiale
trasferendo gli appuntamenti dall'agenda lineare
e trovando così un modo nuovo per organizzarsi



florinda
ha utilizzato le mappe mentali
per prendere appunti durante un corso di formazione
e ha condiviso la sua esperienza mostrando
le "prove" del passaggio dal lineare al radiale

mentre florinda parlava
sergio era già in fermento
e preparava un'altra mappa
per risolvere un problema organizzativo
relativo alle strutture di cui è responsabile



il metodo delle mappe mentali
ha favorito anche la creazione di metafore
da utilizzare durante gli incontri con i ragazzi



ivano è stato un vero vulcano di idee
le sue metafore sono state accolte dai colleghi
con grande entusiasmo e applausi fragorosi !

la mappa mentale è stata utilizzata
anche come supporto per presentare un'idea



antonella ha infatti illustrato la sua proposta
indicandone lo svolgimento step by step



e anche la sua mappa è andata ad arricchire
la mappa delle mappe primi esperimenti




***3° incontro - applicare***


dopo aver fatto i primi esperimenti
e gli esercizi a casa durante la settimana
ecco che il gruppo è stato pronto per l'evoluzione



il metodo delle mappe mentali è stato utilizzato
per elaborare in modo analogico i contenuti
che saranno presentati agli studenti
durante gli incontri a scuola



è così emersa una nuova modalità di comunicazione:
accanto alla presentazione con power point
verranno presentate delle mappe mentali
che faciliteranno il dialogo con gli studenti

il tema del disagio mentale verrà così presentato
non solo attraverso un linguaggio scientifico
ma anche con metafore, storie di vita vissuta,
film, musica, emozioni, riflessioni collettive



complessivamente il mappe_mentali_lab
ha permesso un lavoro di rielaborazione
per far emergere il valore del progetto stigma
e di tutte le persone che lo animano

la soddisfazione di tutti per aver acquisito
un nuovo strumento di lavoro e aver confermato
il proprio valore personale e professionale
darà nuova energia per il successo del progetto

e alla fine consegna dei certificati
per i crediti formativi conseguiti



e foto ricordo di gruppo !






p.s.
un saluto particolare a:
elena, paola, ivano, stefania&micaela,
roberto, maria rita, antonella, laura,
franca, antonella,giovanni, giuliana,
anna, sergio, adina, florinda

felice di avervi non solo incontrati ;)

04 novembre 2009

l'importante è contaminare

prendo spunto dai commenti lasciati
da luigi e francesco al precedente post
per continuare a riflettere sui vantaggi
della rappresentazione radiale del pensiero

oltre a fare salti in avanti
luigi giustamente fa notare che
la mappa aiuta anche a tornare indietro
per non perdere il filo del discorso

questo pensiero in movimento
penso sia utile per dare vita
a nuove e interessanti contaminazioni
soprattutto quando sulla stessa mappa
si ragiona in due o più persone
che fondono le diverse conoscenze in un'unica visione

di contaminazioni ne parla
il magazine ventiquattro di questo mese



REMIX
Ricominciare da ciò che c'è.
Ricombinare ciò che si sa.
E' così che nascono nuove imprese,
nuove conoscenze, nuove vite.
Benvenuti nell'era del remix.


molti articoli interessanti tra cui
Rompete le righe a cura di chiara simajni

Eliminare i concorsi universitari, valorizzare gli interessi eccentrici, svincolare parte del lavoro dipendente da obiettivi precisi. Sono alcuni degli strumenti che consentirebbero di promuovere l'interdisciplinarità in Italia favorendo ricerca e innovazione. A indicarli, nel corso di un incontro organizzato da Ventiquattro, cinque esperti di altrettanti settori (...)

L'importante è contaminare di rosario mantegna
che ha fondato insieme a eugene stanley
l'econofisica, disciplina che applica
i concetti della fisica all'economia

Ai finanzieri di Wall Street, il patologo Harvey Rubin consigliava di studiare le colonie di batteri per capire come prendere decisioni. L'anno scorso, su Nature, Sir Robert May ricordava un rapporto delle Accademie delle scienze americane e della Federal reserve, che nel 2006 aveva raccomandato ai banchieri, senza grande successo come si è poi visto, di ispirarsi alla vita degli ecosistemi per descrivere il "rischio sistemico"(...)

Era il 1995, l'economia e la biologia stavano mutando: da discipline basate su molte osservazioni e pochi dati da analizzare, si erano messe a produrre una marea di informazioni. Occorreva trovare un senso alle sequenze di geni dei più svariati organismi, o alle quantità di merci prodotte, scambiate e consumate nei vari paesi. Servivano modelli interpretativi meno semplificati, ma allo stesso tempo non troppo dettagliati. Altrimenti sareb-bero stati come la mappa dell'Imperatore narrata da Borges: così ingombranti da ricoprire l'intero regno.(...)


Mescolando tante discipline, ormai possiamo avventurarci in una descrizione quantitativa di scenari che rappresentino la diffusione della malaria, l'evoluzione del clima o il mercato delle materie prime, in maniera realistica. Così la mappa diventa meno semplice di un tempo, ma resta più maneggevole di quella dell'Imperatore


forse per un fisico, un biogolo e un economista
sarebbe utile "mescolare" le diverse idee
rappresentandole in una mappa mentale!

buon remix a tutti ;)

01 novembre 2009

fare salti con il pensiero

quando si legge una mappa mentale
si può saltare da un ramo all'altro
e creare nuove connessioni
tra concetti apparentemente lontani

all'inizio ci si sente un pò disorientati
perchè si è abituati alla regolarità delle righe
sulle quali le parole sono disposte una dietro l'altra
in modo sequenziale per formare una frase, un periodo

nella mappa mentale, invece, si utilizzano
parole chiave su rami (principali o secondari)
e si segue una geometria radiale
che consente di avere una panoramica
del nostro ragionamento

questa nuova prospettiva
permette di fare salti con il pensiero
molto utili...



oggi ho ripensato a questo vantaggio
leggendo Una cultura delle idee
di nicholas negroponte

L'innovazione è inefficiente. Spesso è indisciplinata, si contraddice, è iconoclasta; e si nutre di confusione e contraddizioni. In breve essere innovativi è l’opposto di quello che quasi tutti i genitori si aspettano dai loro bambini, quasi tutti i dirigenti vogliono dalle loro aziende e i capi di stato esigono dai loro paesi. E le persone innovative sono decisamente scomode.
Eppure senza l’innovazione siamo condannati – dalla noia e dalla monotonia – alla decadenza. E allora, cos’è che genera l’innovazione e da dove vengono le nuove idee? (...)


(...) La capacità di fare salti con il pensiero è una dote comune a coloro che concepiscono per primi idee destinate al successo. Disolito questa dote si accompagna a una vasta cultura, mentalità multidisciplinare e un ampio spettro di conoscenze. Influenze familiari, modelli da imitare, viaggi e conoscenza di ambienti diversi sono elementi senza dubbio positivi, come lo sono i sistemi educativi e il modo in cui le diverse civiltà considerano la gioventù e la prospettiva futura. In quanto società, possiamo agire su alcuni di questi fattori; su altri, no. Il segreto per fare sì che questo flusso di grandi idee non si inaridisca consiste nell’accettare queste disordinate verità sull’origine delle idee e continuare a premiare l’innovazione e a lodare le tecnologie emergenti.