23 settembre 2010

apprendere con le mappe mentali

oggi una nuova storia!

ce la racconta simona parisi, studentessa
della facoltà di scienze della comunicazione
dell'università sapienza di roma, che a marzo
aveva partecipato al gruppo di lavoro made in people

Cara Roberta,
eccomi qui a raccontarti "storie di mind mapper" :)

Il contesto:
la preparazione dell'esame di Gestione e Organizzazione della Comunicazione d'Impresa (12cfu). La mole di materiale da studiare era già di per sè un bell'ostacolo da superare:
- 4 libri (per un totale di circa 1.100 pagine)
- innumerevoli slide
- appunti presi a lezione
In più si aggiungeva la natura molto tecnica (ingegneria gestionale) della prima parte dell'esame.

L'operatività:
Le lezioni duravano 3 ore (dalle 14 alle 17, 3 giorni a settimana da aprile e maggio) e per gestire i cali di attenzione provavo a rielaborare in mappe le slide che venivano proiettate. Ogni tanto coglievo lo sguardo perplesso del professore sui miei fogli, probabilmente avrà pensato che preferivo disegnare piuttosto che starlo a sentire!

(Apro una piccola parentesi - Devo dire che la rigidità del professore non mi stupisce, rimango senza parole, invece, quando i futuri "Scienziati della Comunicazione" non riescono a capire l'importanza di aprire la mente alle novità - Chiudo la parentesi)

La prima difficoltà è stata entrare nella mente "quadrata" che aveva elaborato le slide (piene di testo, grafici ed elenchi puntati), cercare di capire i concetti e liberarli dallo schema ppt classico. La sfida più ardua è stata mettere in mappe i grafici, incompresibili a prima vista, ma mentre il prof. li spiegava io cercavo di non farmi condizionare dalla forma che gli aveva dato lui e provavo a dargliene una mia.

La fase successiva è stata leggere i libri di testo. Mi sono resa conto che già nella mia mente cominciavo già ad associare delle immagini alle parole e ai concetti, ma mi sono trattenuta dal metterli su carta limitandomi e sottolineare la parti che mi sembravano più rilavanti.

Alla seconda lettura dei testi si sono aggiunte Maria e Valentina. Il pomeriggio di studio era strutturato così: una delle due leggeva ad alta voce e io armata di matita e fogli mappavo, avendo già un'idea degli argomenti è stato anche abbastanza facile gestire lo spazio dei fogli. Alla fine del capitolo rileggevamo insieme la mappa e la integravamo con gli appunti presi a lezione, la parte ludica del colorare era lasciata a fine serata.

Il risultato sono le 12 mappe che ti invio e che riassumono 470 pagine del libro, slide e appunti presi a lezione. Il resto dell'esame l'ho preparato nella maniera classica (solo leggendo e sottolineando), per scarsità di tempo.



La prova del 9 è stata l'interrogazione, durante la quale vedevo tutti i "miei rami" guidarmi verso una risposta articolata e piena di dettagli.

Aprire la mente a nuove forme di apprendimento è stata una vera conquista.
Grazie mille, Roberta.

Un abbraccio.
Simona

2 commenti:

Alessia ha detto...

mind mapping rulez!!!!
bravissime, so cosa significa preparare gestione e le mappe sono state utili anche per me.

ma dovrebbero esserlo per tutti, ciò che hai scritto nella parentesi è sacrosanto. dal canto nostro, possiamo solo "diffondere il verbo" e poi..."chi ci ama ci segua". e se non ci seguono, amici come prima :)

alessia

DonatellaP ha detto...

me lo ripeto fin da quando ho iniziato a usare le mappe mentali:
se le avessi avute durante gli anni universitari, molti esami sarebbero stati più facili.
La bella storia di oggi me lo conferma.
Grazie per la condivisione e complimenti a Simona :D
non è per niente facile trasformare i contenuti delle slide in contenuti radiali.

Donatella