01 dicembre 2010

parole & immagini

seguo con interesse il blog sinsemia e oggi,
dopo aver visitato la galleria di artefatti sinsemici,
ho cercato nella mia libreria degli esempi in cui
la stampa separa il flusso naturale tra parole e immagini

ho trovato un piccolo libro l'infanzia del mago
favola autobiografica di di herman hesse
trascritta a mano e illustrata da peter weiss



Nel 1938, volendo farne dono all'amico e mecenate H.C. Bodnier, Herman Hesse affidò a Peter Weiss, giovanissimo (aveva 22 anni) esule e senza mezzi, l'incarico di illustrare L'infanzia del mago, un suo racconto del 1023.

l'edizione, pubblicata da Stampa alternativa, contiene
sia la versione tipografica che quella manoscritta
e queste sono le versioni della prima pagina





peter wiess racconta

Il 16 ottobre (...) comunicai a Hesse che avrei trascritto i testi a mano, "perchè questo è più congeniale al carattere dei disegni. La veste tipografica risulterà quindi intessuta di piccoli schizzi a penna semplicemente accennati, alcuni dei quali solamente in bianco e nero, altri molto colorati. Inoltre incorniciature, iniziali e tutte quei fregi che saranno opportuni". Gli mandai inoltre un campione della carta Ingres, giallino che avevo. Le dimensioni di ogni pagina dovevano essere di 15X24 centrimetri.

Mentre scrivevo e disegnavo, continuavo a pensare ai miei quadri rimasti all'Accademia d'arte di Praga. Era improbabile che li avrei mai rivisti, non sembrava possibile adesso ritornare a Praga. Così mi buttai nei lavoro di calligrafia, a volte assorto come un monaco in meditazione, a volte spaventato dagli eventi che preparavano la seconda guerra mondiale.


pagine in cui parole & immagni sono tutt'uno



9 commenti:

Ada ha detto...

Un'altra cosa interessante che mi hai fatto conoscere. È un arricchimento continuo seguire il tuo blog.

roberta buzzacchino ha detto...

grazie ada :)

Donatella P. ha detto...

ma che bello :O
grazie della segnalazione, adesso me lo procuro :D

Tempo fa avevo letto un altro splendido libretto, sempre scritto e illustrato da Hesse.
Il titolo era "Favola d'amore", una graziosa fiaba scritta per essere letta ad alta voce.
Se a qualcuno interessa:
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788872260128/Favola_d%27amore/Hermann_Hesse.html

:)

Leonardo Romei ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Leonardo Romei ha detto...

Bello l'esempio. Una cosa correlata al tema che poni sono le versioni a stampa dei calligrammi di Apollinaire.
Edizioni anche prestigiose, come la Pléiade, sbagliavano completamente l'impostazione tipografica e non rendevano le sfumature dell'organizzazione spaziale. Il passaggio da manoscritto a stampa richiede una teoria del testo molto raffinata. Ne parla Stefan Themerson in Apollinaire's Lyrical Ideograms del 1968.

Anonimo ha detto...

dimenticavo, da questo punto di vista le edizioni Gaberbocchus Pres sono incredibli

roberta buzzacchino ha detto...

@ donatella
"Favola d'amore" l'ho letta e guardata ;)

@ leonardo
grazie per gli interessanti suggerimenti utili ad approfondire il tema

Anonimo ha detto...

peccato, è esaurito presso l'editore. Lo metto nella lista dei "desideri" di anobii, chissà che non abbia miglior fortuna.

roberta buzzacchino ha detto...

@ 0disse0

... mi dispiace, provo a chiedere in qualche libreria qui a roma... chissà forse hanno ancora qualche copia, ti faccio sapere :)