10 novembre 2014
una nuova avventura
Pubblicato da roberta buzzacchino 6 commenti
10 ottobre 2014
#sonosoddisfazioni
Il progetto Pensare, progettare, fare e condividere formazione con il mind mapping ha ricevuto un importante riconoscimento dall'Associazione Italiana Formatori con l'assegnazione del Premio Filippo Basile conferito alle migliori esperienze formative nella Pubblica Amministrazione per lo sviluppo delle risorse umane e il miglioramento concreto dei servizi offerti alla persona e ai cittadini.
Il progetto ha ottenuto due riconoscimenti: 1° Premio nella Sezione Sistemi Formativi e Premio speciale del Comitato Scientifico.
il significato del progetto
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La Direzione centrale Formazione, in linea con i piani formativi della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, ha realizzato un progetto formativo per sviluppare le competenze cognitive attraverso il metodo del mind mapping. L’iniziativa ha ricevuto il 10 ottobre un importante riconoscimento dall’Associazione Italiana Formatori. Ne parliamo con il Direttore centrale Vincenzo Caridi e con la collega Roberta Buzzacchino, esperta della materia.
Cosa è il mind mapping?
Il mind mapping è un metodo di rappresentazione grafica del pensiero attraverso parole e immagini secondo una struttura gerarchico-associativa, che si sviluppa in senso radiale in analogia alla struttura del neurone. Il metodo, messo a punto dal cognitivista inglese Tony Buzan, si basa sulla capacità naturale della mente di associare idee e pensieri in maniera non lineare; permette così di sfruttare al meglio le potenzialità del nostro cervello, che elabora le informazioni in modo non solo logico, razionale, ma anche globale, creativo, intuitivo, ed emotivo. Il mind mapping, attraverso l’organizzazione di parole chiave e immagini, favorisce il processo creativo, che richiede l'alternanza tra pensiero logico e analogico. In tal modo il mind mapping visualizza nessi difficili da rendere con la scrittura alfabetocentrica, per sua natura, lineare e sequenziale.
A cosa serve?
Il mind mapping è molto utilizzato in contesti organizzativi complessi, poiché favorisce il lavoro di gruppo, oltre a quello individuale. Si applica in diversi ambiti, come ad esempio:
- l’analisi: rappresentare, valutare e comparare varie idee in fase di problem soling
- l’organizzazione: raccogliere informazioni necessarie, strutturare attività, assegnare tempi
- la creatività/innovazione: generare idee, facilitare il confronto, accelerare il passaggio dalla fase di elaborazione a quella esecutiva
- la documentazione: mettere in luce l’architettura dell’informazione e scrivere in modo efficace documenti; progettare una presentazione la comunicazione: veicolare le informazioni in modo semplice e intuitivo evidenziando i collegamenti logici, facilitando la dialettica e il confronto.
A giugno 2013 è stata istituita la Direzione centrale Formazione. Abbiamo voluto svolgere da subito il nostro ruolo dando il massimo. Avevamo una chance: il personale, che proveniva da realtà organizzative differenti, poteva condividere competenze e talenti. Roberta Buzzacchino, ha condiviso le competenze e l’entusiasmo per il mind mapping: ha progettato e realizzato un laboratorio per insegnare il metodo ai colleghi e offrire loro uno strumento da aggiungere nella “cassetta degli attrezzi”. Abbiamo così scoperto uno strumento di grande utilità, sotto diversi aspetti. Aiuta a governare l’architettura delle informazioni, che ci giungono copiose da fonti eterogenee. Consente di gestire al meglio il nostro lavoro, che diviene sempre più complesso, tra compiti e scadenze e la necessità di realizzare programmi innovativi e di miglioramento. Soprattutto, allena la mente a pensare, progettare, agire in modo efficace e innovativo per offrire servizi sempre più eccellenti.
In che senso si può dire che la formazione sugli aspetti cognitivi è innovativa e quali realtà in Italia usano o raccomandano questo metodo?
Nel 15° Rapporto annuale sulla formazione nella Pa, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione sottolinea l’importanza di attuare programmi formativi non solo per le competenze tecnico-specialistiche, ma anche per quelle trasversali, cioè cognitive, personali e interpersonali/sociali (apprendimento individuale-organizzativo, riflessione/riflessività, pensiero sistemico, meta-cognizione).
Secondo il rapporto, tali competenze costituiscono un ambito di sviluppo professionale di fondamentale importanza per tutti i processi di cambiamento organizzativo. Si tratta, infatti, di capacità che forzano la rigidità dei modelli di lavoro e introducono nuove forme di azione individuale caratterizzate da autonomia, responsabilità e creatività.
Non a caso si è manifestata una crescente attenzione alle competenze cognitive: l’Associazione Italiana Formatori nel 2013 ha organizzato il Festival dell’Apprendimento; l’Associazione Italiana di Architettura dell’Informazione l’anno scorso ha organizzato un Summit nazionale sul tema, a cui abbiamo partecipato per condividere le nostre esperienze con il mind mapping. Anche altre realtà usano questo metodo: Forum Pa per gestire il lavoro di studio, di confronto e di sensibilizzazione sui temi dell’innovazione; Innovatori Pa per raccogliere riflessioni su materie complesse come, ad esempio, l’uso delle tecnologie digitali.
In che modo il mind mapping si può applicare al lavoro svolto in Inps? I
In ambito lavorativo il mind mapping offre un notevole beneficio: la forza della semplificazione. Idee complesse vengono rappresentate attraverso parole chiave e immagini per ottenere un framework globale. Ciò facilita la comprensione e l’apprendimento; aiuta a organizzare i pensieri; consente, infine, attraverso la scoperta di nuove connessioni, di immaginare nuove possibilità e di prendere decisioni più consapevoli.
Quali sono le esperienze realizzate con il mind mapping in Inps e qual è stato il livello di gradimento?
Abbiamo realizzato i primi laboratori di mind mapping per il personale della Direzione Formazione, che ha utilizzato il metodo per diversi obiettivi: presentare un piano di lavoro, sviluppare un progetto, progettare un intervento ad un seminario, scrivere un report e organizzare un percorso di formazione. I laboratori sono stati molto apprezzati dai colleghi. Lo testimoniano i risultati dei questionari di gradimento, pubblicati nel quaderno Pensare, progettare, fare formazione con il mind mapping, che abbiamo presentato a maggio in occasione dell’ultimo Forum PA.
Il laboratorio di mind mapping è un progetto formativo a catalogo, a disposizione di tutti: perché lo consiglieresti?
Il nostro Istituto è in continua evoluzione: le indicazioni strategiche degli Organi, tradotte in linee di indirizzo e declinate in linee guida gestionali, rappresentano le cornici di riferimento per programmi/obiettivi di innovazione e per obiettivi di miglioramento che ogni giorno siamo chiamati a realizzare.
In questo contesto, il mind mapping può essere un utile strumento di lavoro. Il laboratorio viene sempre modellato sulle esigenze specifiche del committente. Sulla base di un programma base è previsto un incontro con la direzione o con la struttura committente. L’obiettivo è individuare il gruppo dei partecipanti (ad esempio responsabili team; gruppi di lavoro; altro personale impegnato in attività particolari) e definire le esercitazioni da svolgere, per potere passare rapidamente dalla teoria alla pratica.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in quattro fasi: in aula, per apprende e sperimentare; on the job, per allenarsi applicando il mind mapping al lavoro quotidiano; di nuovo in aula, per riflettere sui bisogni iniziali e i benefici ottenuti; infine, oltre l’aula, per condividere la propria esperienza con colleghi anche di altre realtà pubbliche e private.
Per essere sempre aggiornati su questo progetto e altre attività formative invito a consultare il portale della Direzione Formazione.
:))
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02 giugno 2014
fare formazione con il mind mapping
è trascorso un anno da quando ho cominciato a lavorare
nella direzione formazione e sviluppo competenze dell'inps
in questo periodo ho pubblicato pochissimi post
ma non ho mai smesso di scrivere, prendere appunti,
osservare, fare riflessioni sul mio lavoro
da settembre 2013 le occasioni sono state tante
grazie al direttore centrale, vincenzo caridi, che ha
creduto nel progetto formativo sul mind mapping
nella convinzione che questo metodo sia utile
per lo sviluppo delle competenze cognitive
tanto necessarie in contesti lavorativi complessi
in questo anno ho così progettato e realizzato
laboratori di apprendimento per i colleghi centrali e regionali
tenuto sessioni di coaching individuale e per gruppi di lavoro
i colleghi hanno accolto con interesse il nuovo metodo di lavoro
e lo hanno utilizzato in diverse occasioni: per presentare piani di lavoro,
progettare interventi formativi, scrivere report di progetti,
organizzare nuovi percorsi di formazione
dopo tanto lavoro abbiamo sentito il bisogno
di mettere in ordine tutto il materiale prodotto
dare una forma, una cornice a ciò che era stato fatto
è nato così il quaderno
Pensare, progettare, fare e condividere
formazione con il mind mapping
che è stato presentato il 29 maggio
in occasione del Forum PA
buona lettura :)
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25 marzo 2014
Mind mapping dalla teoria alla pratica
Inizi così a scrivere con il tuo pc e dopo poco ti ritrovi con tutte quelle parole sullo schermo che cominci a spostare. Basta un clic per tagliare, copiare, incollare frasi che salgono e scendono lungo il tuo foglio di vetro. È come costruire un palazzo senza un progetto ben preciso. Sai soltanto che sarà fatto di tanti piani e tu ti sposti da un corridoio all’altro portando mobili da una stanza all’altra. Ben presto però perdi il senso dell’orientamento e tutto ti sembra uguale.
Ora immagina invece di progettare il tuo palazzo su un grande foglio di carta: con la matita tracci degli schizzi, le tue idee lentamente prendono forma scegli di modulare gli spazi che comunicano tra loro senza interruzioni. Non esiste un punto di ingresso privilegiato, tutto è collegato in un fluire naturale. Questa fase di progettazione è importante e non farla potrebbe farti perdere tempo durante la realizzazione del tuo lavoro.
Cogli quindi l’occasione di questo laboratorio per imparare un metodo che ti aiuta a organizzare informazioni. Con il mind mapping puoi organizzare le tue idee non solo con parole ma anche con immagini in modo da visualizzare correlazioni che sarebbe difficile rendere con la scrittura alfabetocentrica, lineare e sequenziale. In questo modo favorisci il processo creativo che richiede un’alternanza tra pensiero logico e analogico.
Il laboratorio è un’occasione per cambiare prospettiva: girare il foglio da verticale ad orizzontale, passare dalla scrittura lineare-alfabetocentrica a quella radiale-sinsemica, utilizzare i colori, liberare la creatività, essere innovativo usando un nuovo spazio di scrittura.
Ricorda di portare con te: documenti di lavoro per iniziare subito a sperimentare il mind mapping, un raccoglitore ad anelli con fogli A4 bianchi senza righe o quadretti, matita, gomma, matite colorate e… tanta curiosità.
Per info e iscrizioni
Pubblicato da roberta buzzacchino 1 commenti
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