15 luglio 2020

Il piccolo è grande, e viceversa


Oggi la stanchezza si fa sentire, il lavoro ha assorbito le mie energie più del solito. 

 

Ho dedicato parte della mattinata alla lettura di documenti strategici della mia azienda che coprono l’arco temporale dei prossimi 5 anni. A guardare l’evoluzione che si prevede di realizzare viene un senso di “vertigine” per quanto sia importante l’impatto che avrà sulla società. 

 

Il mio impegno quotidiano è quello di dare un contributo attivo a tutto, questo cercando di essere il più possibile consapevole del mio ruolo professionale. Per questo, alla fine di questa faticosa giornata, ho aperto Designer in Gioco e sono partita dalla pagina del Design Thinking per farmi guidare in questa riflessione.

 

Tra le 5 fasi del pensiero progettuale mi sono ritrovata nella prima “Immergersi nello scenario” e ho capito che oggi ho vestito i panni dell’entomologa perché ho analizzato i singoli elementi come parti indispensabili dell’equilibrio globale.



 


















Leggendo quei documenti strategici è come se avessi utilizzato il microscopio per vedere nel grande il piccolo, dietro i grandi numeri il comportamento di ciascuna persona che “anima” la mia grande azienda.

 

Per esplorare il mestiere dell’entomologa ho scelto poi una domanda stimolo che mi accompagnerà nei prossimi giorni: 


Quali aspetti minuti di un progetto possono segnarne la riuscita o la fine?

“Se le api sparissero, il genere umano si estinguerebbe in quattro anni”. Non siamo certi che questo famoso monito sia stato pronunciato da Albert Einstein, ma contiene comunque molta verità. Basti pensare che delle 100 colture che costituiscono il 90% della produzione mondiale di cibo, ben 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api.
In ogni progetto ci sono particolari, aspetti, a volte anche ruoli, solo apparentemente trascurabili, ma decisivi invece per la piena riuscita. Quale strategia segui per riconoscerli e controllarli fin dall’inizio?

 

Ora la stanchezza è meno pesante, le mie energie sono indirizzate verso un obiettivo importante.

 

E tu, in quale mestiere ti sei ritrovato oggi? 


Prova a scoprilo con Designer in Gioco

 


05 luglio 2020

Per tornare, ci voleva un gioco

è trascorso diverso tempo dall’ultimo post

 

in questi anni il lavoro in Inps mi ha molto impegnata

ma negli ultimi tempi sentivo la necessità 

di aprirmi a nuove esperienze

sperimentarmi in nuove situazioni

 

questa inquietudine mi ha spinto a confrontarmi 

con professioniste amiche che stimo molto,

Luisa CarradaMarzia Bianchi e Maria Cristina Lavazza,

e ho scoperto che anche loro avevano la stessa voglia 

di andare oltre le professioni individuali



così dalle parole siamo passate ai fatti

e per una volta al mese ci siamo incontrate

per lasciare le nostre idee libere 

di esprimersi e di contaminarci

 

da qui è nato Designer in gioco

un sito, un mazzo di carte e tanti giochi 

per esplorare il proprio sé professionale 


















ora che tutto è on line voglio condividere 

i momenti che più mi hanno emozionato

e che difficilmente dimenticherò

 

sono i ricordi legati ai primi incontri

quando le nostre parole fluivano in piena libertà

e non avevamo una chiara idea 

di cosa avremmo fatto nell’incontro successivo

 

in quei momenti, mentre parlavamo, ridevamo, sognavamo

io prendevo appunti con il metodo delle mappe mentali

scrivendo le parole chiave con un tratto leggero di matita

 

ero veloce, non mi fermavo 

non mi domandavo se era giusto o sbagliato

ero completamente immersa nel flusso delle parole 

 

magicamente per ogni incontro completavo una mappa su foglio A3

usavo un solo foglio che riusciva a contenere tutte le nostre riflessioni

perché era un continuo rimando tra noi quattro:

l’idea di una continuava a svilupparsi con i suggerimenti dell’altra

 

poi un giorno, inaspettatamente, 

riguardando le mappe dei mesi precedenti 

ripercorrendo il percorso di certi ragionamenti

osservando le ricorrenze delle parole chiave

ecco che, tutto d’un fiato, abbiamo tracciato la mappa dei mestieri



 













ogni volta che la guardo mi emoziono

perché lì c’è l’inizio di ciò su cui avremmo lavorato 

intensamente, appassionatamente e senza mai mollare

anche nei momenti più difficili della pandemia

 

in quel foglio A3, a piè di pagina, trovate anche 

il nome del sito e la sua headline

con le correzioni, i ripensamenti, le limature 

che rendono quel momento speciale e indimenticabile

 

e allora, siete pronti per iniziare a giocare?