05 ottobre 2011

mappe mentali per progettare la tesi di laurea #1

Oggi una nuova di storia di mind mapper

Tiziana Fiamin laureata a luglio con 110 e lode all'Università Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, Corso di laurea in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa, Cattedra di Pianificazione dei media nella comunicazione d’impresa del Prof. Marco Stancati

Mind mapping: primo tentativo
>>colonna sonora Try try try di Jason Mraz

La prima volta che ho sentito parlare delle mappe mentali è stato a marzo 2009 durante una lezione svolta da Roberta Buzzacchino nel corso di “Pianificazione dei media nelle strategie d’impresa” tenuto dal prof. Marco Stancati.

Sono rimasta subito incuriosita, ma non avevo pensato immediatamente di provare questo nuovo metodo, in quanto mi trovavo bene con le mie tecniche di studio. Comunque, dopo aver realizzato il piano di comunicazione per l’esame del prof. Stancati, ho deciso di provare.

Era la prima volta che mi cimentavo nella realizzazione di un media plan. Nello specifico si trattava di programmare il lancio della Toyota iq per un periodo di tre mesi. Il risultato finale è stato una presentazione in Power Point di ben 80 slides.

A quel punto ho deciso che era necessario sintetizzare il lavoro svolto, in maniera che fosse visibile in maniera chiara ed immediata. Ho pensato così di provare con le mappe mentali e di iniziare a girare il foglio da verticale a orizzontale.

Il risultato del mio primo esperimento con le mappe mentali è stato questo






2 mappe mentali per sintetizzare il contenuto di 80 slides.

Ora, anche a distanza di tempo, riguardando le mappe riesco a ricordare subito il lavoro svolto e ad avere una panoramica dei mezzi che avevo scelto nel media plan.

Mind mapping: …e la storia continua
>> colonna sonora Go on di Jack Johnson

Dopo questo primo approccio con le mappe mentali, ho continuato ad utilizzare il metodo in varie occasioni. Sia nello studio, come supporto per memorizzare meglio i contenuti; sia in ambito lavorativo, come strumento pratico per avere una panoramica chiara sulle cose da fare.

L’utilizzo delle mappe mentali mi ha portato poi a scrivere la tesi, che ho discusso il 18 luglio scorso 2011, in un formato non convenzionale.

Oggetto della mia tesi è stato la realizzazione di un piano di comunicazione per il lancio di ellaOne, un contraccettivo d’emergenza di nuova generazione, definito dai media come la pillola dei cinque giorni dopo. Si trattava perciò di un argomento molto delicato e dunque non semplice da sviluppare.

Data la complessità del tema, le mappe mentali mi sono state utili per:

1. Mettere insieme le informazioni fornite dall’azienda farmaceutica con tutte le altre informazioni trovate sul web riguardanti il caso.

2. Chiarire gli obiettivi da raggiungere tramite il piano di comunicazione, eventuali problemi e prospettive future.


3. Delineare un concept creativo nella realizzazione del piano di comunicazione su un argomento delicato come la contraccezione d’emergenza.
In questa fase sono partita dall’associare tutte le parole chiave legate al concetto di contraccezione che fossero legate al target di riferimento.



4. Le mappe mentali sono state, inoltre, un utile strumento nella fase di progettazione della tesi, un valido supporto nell’impostare i capitoli e i paragrafi.

Prima di iniziare a scrivere la tesi, ho fatto una mappa in cui ho definito di cosa avrei parlato in ogni capitolo, e questa poi mi è servita per avere delle linee guida da seguire nel corso della stesura della tesi.





L’utilizzo delle mappe mentali ha certamente influenzato la realizzazione della tesi, la quale è stata sviluppata in un formato orizzontale anziché verticale.

Ho scelto di inserire le mappe mentali all’interno della tesi perché permettono di comunicare i concetti in maniera immediata sfruttando colori e immagini.

In questo modo ho cercato di rendere il progetto il più possibile integrato tra immagini e testo. Le mappe che ho utilizzato per la stesura della tesi sono state fatte a mano in formato cartaceo. Tuttavia, nell’inserirle all’interno della tesi, ho preferito usare il programma iMindMap per una maggiore chiarezza di presentazione.



Avendo scritto la tesi con InDesign e avendo inserito molte immagini mi è sembrata la scelta migliore dal punto di vista prettamente estetico. Dal punto di vista funzionale resto, però, fedele a carta, matita e colori !

Questa la mia tesi di laurea "Un media plan per ellaOne. Il difficile mercato della contraccezione d’emergenza"


continua...

nel prossimo post tiziana ci racconterà
come le mappe mentali l'hanno aiutata
a realizzare la presentazione della tesi con prezi

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