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30 luglio 2012

dall'albero alla rete

segnalo un bellissimo RSA Animate in cui manuel lima spiega
che, per comprendere la complessità del mondo che viviamo,
non è più sufficiente lo schema ad albero con la sua struttura
gerarchica, simmetrica, ordinata e semplice

oggi il paradigma è quello della rete con le sue connessioni!
lima infatti parla del passaggio "tree life > web life" (time 8:21)
facendo anche riferimento all'analogia con il cervello e la sua rete neurale




(...) Networks are really becoming a cultural meme in their own right. We could even argue, is this the birth of a new movement, is this the birth of ‘networkism’? (...)


da non perdere anche le slides The Power of Networks: 
Mapping an increasingly complex world from Manuel Lima



infine l'articolo di giorgio fontana
Te lo spiego con un'infografica
che parla del lavoro di manuel lima
e della sua passione per l'estetica delle reti

e per rimanere in tema ecco qui
l'articolo in versione lineare...

... e radiale !
















:)

10 giugno 2012

la filosofia e i suoi sentieri


















interessante la mappa con la quale
la rivista francese Sciences Humanies
sintetizza il tema del numero speciale
La philosophie en quatre questions






















il titolo della mappa mi ha fatto ricordare
il mio taccuino dove tempo fa ho disegnato
i sentieri del mio pensiero creativo

questo l'incipit

Molti sono i sentieri ancora ignoti 
ma a ogni pensante è assegnata 
sempre e soltanto una via, la sua: 
nelle cui tracce egli deve sempre costantemente vagare 
per attenersi infine ad essa come alla propria 
la quale però mai gli appartiene. 

Martin Heidegger 
Holzwege, Sentieri erranti nella selva (1950)

e "i sentieri dei tuoi pensieri"che forma hanno ?
se cerchi ispirazione guarda qui

13 febbraio 2012

passaggi

segnalo la versione italiana
del libro Information is beautiful

di David McCandless


qui una galleria di mappe



penso che il passaggio dal verbale al visuale
sia delicato perché dobbiamo "portare" i concetti
in uno spazio diverso dove non ci sono più le righe
che ci guidano e ci fanno procedere in modo lineare
ma c'è un campo libero da utilizzare con equilibrio



in questo passaggio utilizzo le mappe mentali
per manipolare i contenuti e trasformali
anche in un messaggio visivo

per fare un esempio concreto
condivido una mappa mentale
realizzata dopo aver letto l'articolo
Te lo spiego con un'infografica





provate anche voi a passare in spazi nuovi !

11 febbraio 2012

pick up your pen and change the world!

interessanti post dal blog di luisa carrada
sulle ultime tendenze del visual thinking
> pensare e scrivere vivido
> infopaesaggi


passare dal verbale al visuale basta poco
non bisogna essere degli artisti perfetti
e concordo con quanto scritto da lisa solomon

(...) It doesn’t matter if you think you “can’t draw;” visual thinking isn’t about artistic ability, but about passion for innovation and change. The revolution is calling: pick up your pen and change the world!

io per esempio trovo grande ispirazione
dalle immagini pubblicate sui quotidiani
e spesso le utilizzo per esercitarmi

questo è un esempio


con il mio iPad + Brushes mi sono allenata un po'...

il digitale permette di fare mille prove


e poi hai una varietà infinita di colori




questo disegno mi sembra la giusta sintesi per dire
pick up your pen and change the world!


:)

29 gennaio 2012

ghirigori per fare ordine dentro il caos

continua la mia collezione di flussi di parole e immagini
oggi è la volta del filosofo Walter Benjamin
tratto dall'inserto La domenica di Repubblica pag.34



(...) Possedeva taccuini per ogni occasione. C'era quello in cui annotava i libri più letti e quello in cui conservava le citazioni che avrebbero potuto servirgli in futuro, quello per gli schemi e i piani di lavoro, e quello in cui finivano arborescenze di parole e costellazioni di pensieri come quelle relative a Proust, Baudelaire o Karl Kraus.



Documenti preziosissimi che evidenziano il modo di procedere del filosofo che avanza per approssimazioni successive, accumulando idee, organizzando il tutto per temi e argomenti, alla ricerca di una presentazione appropriata del pensiero. (...)



p.s.
grazie a osvaldo larosa
per avermi segnalato l'articolo :)

21 dicembre 2011

flusso di parole & immagini

questa settimana nell'home page di nuovo e utile
si parla di idee e si cerca di scoprire la loro origine

l'argomento mi interessa molto e in particolare
sono affascinata da quello stato mentale
che Mihaly Csikszentimihaly ha definito
Flow o Esperienza Ottimale











per divertimento ho provato a disegnare

il mio flow che funziona pressapoco così...


è come se qualcosa mi attraversasse
per espandersi in forme morbide e sinuose...

penso che ciascuno di noi abbia un flow tutto personale
a me accade di immergermi quando
su un foglio bianco rappresento il mio pensiero
non solo con parole ma anche con immagini
e il metodo delle mappe mentali mi aiuta
a essere concentrata


mi rendo conto che è difficile trovare le parole giuste
per descrivere uno stato mentale così personale
ma forse ho trovato il libro che può aiutarmi


Sur un cahier, sur un brouillon, en marge d'une lettre, sur une nappe en papier, voici des dessins esquissés,des schémas maladroits ou des tracés minutieux, qui tous traduisent l'essentiel: une pensée en train de naître, un surgissement qui contient déjà tout un univers spirituel.

Darwin, Freud, Descartes, Goethe, Klee, Nabokov, parmi d'autres, ont laissé ces "images de pensée" témoignant d'une réflexion en marche, d'une parole encore informulée mais intensément présente.

Ces images, pure expression d'un travail intérieur, n'ont pas été conçues pour être publiées. Les observer, comme le permet l'ensemble ici réuni, c'est pénétrer au cœur de ce qui est, peut-être, l'origine de la pensée.

sono rimasta incantata nell'osservare
nei minimi particolari i segni misteriosi
tracciati da pensatori illustri
che forse, tracciando quei segni,
vivevano il loro flow

Paul Otlet, giurista


Henri Langlois, direttore della Cinémathèque Française


Walter Benjamin, filosofo


Sigmund Freud

Nel gennaio del 1895 Freud inviò a Wilhelm Filess, suo amico, un manoscritto sulla malinconia intitolato "Manuscrit G" nel quale tenta di spiegare l’eziologia della malattia.

“ Si può iniziare dalla seguente idea: la melanconia è un dolore provocato da una parte dalla libido (…) Resta da sapere se questa formula può spiegare la nascita della malinconia e le particolarità delle malinconie. Ne discuteremo richiamandoci allo schema sessuale.



che profondo e interminabile flow...


17 novembre 2011

leggo & disegno

per inaugurare il mio iPad
leggo un articolo di giornale
e disegno con un app



Che cosa unisce uomini come Benjamin Franfklin, Albert Einstein e Steve Jobs? Che cosa li rende diversi da Bill Gates? I primi hanno avuto una "visione" del mondo, il secondo è solo molto intelligente. "Think different" diceva il padre della Apple, ma non era solo uno slogan publicitario.

Gli studi scientifici sulla creatività dimostrano il ruolo fondamentale del "pensiero divergente". E il segreto potrebbe risiedere nella capacità di comunicazione delle diverse regioni del cervello.

Ecco perchè intuito e immaginazione sono più importanti della razionalità

Le nuove regole del genio: meglio visionari che intelligenti
di Walter Isaacson

Se la formula del genio è l'ultima sfida scientifica
di Marco Cattaneo

27 ottobre 2011

ragionare con le immagini



Un celebre proverbio cinese afferma che un’immagine vale diecimila parole. Ma è corretto? Forse no, visto che immagini e linguaggio agiscono in un unico spazio della significazione e ha così poco senso registrare una qualche loro corrispondenza o competizione.

Questo libro si propone di indagare le proprietà fondamentali del ragionamento per immagini, documentandone l’impatto sulla cognizione umana. In particolare, si mostrerà che il pensiero umano attiva costantemente e mette a frutto le risorse di un sistema di rappresentazioni eterogenee: visive, spaziali, linguistiche, che operano di concerto modulate da differenti scopi cognitivi: illustrare, descrivere, spiegare, specificare, semplificare, prevedere, progettare, sperimentare, comunicare, inferire.

Un libro per capire come l’introduzione di nuove grammatiche del visivo sia indispensabile per la soluzione di problemi astratti e per la formulazione di domande inattese.


Senza parole
di Valeria Giardino e Mario Piazza

26 ottobre 2011

iniziamo a scarabocchiare !

cosa fare per riconquistare la naturale capacità
di pensare per immagini per elaborare informazioni complesse,
creare nuove visioni e risolvere i vecchi problemi ?

Gli studi mostrano che abbozzare e scarabocchiare migliorano la comprensione e il pensiero creativo. Allora perché siamo ancora imbarazzati se ci scoprono a scarabocchiare durante una riunione? Sunni Brown dice: Scarabocchiatori unitevi! E ci dimostra come liberare la mente con carta e penna.



guardando il video mi sono ricordata
di un post scritto tempo fa sullo schizzismo
esercizio perfetto per "riscaldare la mano"
e prepararsi a catturare il flusso del pensiero
con una mappa mentale


guarda i miei scarabocchi

p.s.
grazie a valeria muccifora
per avermi segnalato
il video di sunni brown

25 ottobre 2011

vedere & disegnare

Vi è una differenza enorme
tra il vedere una cosa senza la matita in mano
e il vederla disegnandola

Paul Valéry

23 ottobre 2011

visual thinking

«Comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini, usando lavagne, disegni e diagrammi». Questa è la definizione più semplice del Visual Thinking, campo di cui Tom Wujec (che sarà a Torino alla View Conference dal 25 al 28 ottobre) è una autorità indiscussa.

Pensare, agire, ideare e progettare servendosi delle immagini, «perché oggi ‐ rileva Wujec ‐ ci troviamo di fronte ad un gran numero di dati e le persone cercano i migliori strumenti per comprendere i cambiamenti del mondo».


continua a leggere L'immagine è pensiero di Simone Arcagni






Il mondo delle cose costruite, tutto il mondo artificiale in cui viviamo, è il risultato di un progetto che nasce quasi sempre da un disegno. Disegnare viene naturale – è molto più facile imparare a disegnare che imparare a scrivere, nonostante i gesti siano in fondo gli stessi. I disegni sono un genere artistico che attraversa i secoli con pochissime variazioni di stile. Alcuni animali riconoscono gli oggetti rappresentati nei disegni.

Ma come fanno i disegni a essere degli strumenti di rappresentazione così efficaci? Il mondo visivo contiene molte linee, eppure la grafica non si degna di registrarne la maggior parte e dà un’enorme importanza ad altre. Secondo quali strategie? Si tratta di una forma di astrazione? Questo antico metodo di rappresentazione è minacciato da nuovi tipi di resa grafica?
Quali norme estetiche implicite ed esplicite vengono accettate? Che cosa hanno da dire le scienze cognitive sul disegno?


continua a leggere Disegno, Rivista di Estetica

02 ottobre 2011

nuovi territori

casamica, design magazine del corriere della sera,
dedica il numero di ottobre ai nuovi territori



Il mondo ha nuovi confini anche digitali. E' una geografia fatta di community che sono le isole delle idee. In questo universo sempre più touch incontrarsi è emozionante.

tra i diversi articoli c'è la recensione del libro
Mind the map di cui avevo già parlato qui

Le frontiere di oggi. Fisiche, digitali, mentali. Da sognare, indagare, sperimentare. E da infrangere. Per scoprire cosa c'è oltre.



le nuove geografie sono ancora tutte da esplorare



Il mappamondo di oggi si chiama rete. Al posto delle città ci sono siti, social network, blog. Qui corrono le idee e ognuno sceglie sove incontrardi. Come nelle antiche Agorà. Senza limiti e confini.

interessante il bastoncino da rabdomante
Wifi Dowising Road di mike thompson
che non serve a cercare l'acqua, ma il segnale wireless



per esplorare questi nuovi territori
una mappa mentale può essere utile !

:)

16 maggio 2011

In una mappa il sapere



L'articolo di Maurizio Ferraris pubblicato
sul giornale La Repubblica del 14 maggio

(...) la necessità di dare una rappresentazione sensibile alle idee è una delle più sentite dalla filosofia, e si imparenta a nozioni come gli esempi, gli schemi e i simboli, tutti casi in cui il concettuale si manifesta in forma sensibile.

Insomma, l'infografica sarebbe niente meno che una manifestazione di quello che Kant chiamava "schematismo", definendolo come un'arte nascosta nelle profondità dell'animo umano, e che presiede proprio alla difficile ma indispensabile opera di visualizzazione dei concetti (...)


Una selezione di infografiche innovative
pubblicate da Nòva24

21 aprile 2011

mappe per il XXI secolo



Three years ago, Edge collaborated with The Serpentine Gallery in London in a program of "table-top experiments" as part of the Serpentine's Experiment Marathon . This live event was featured along with the Edge/Serpentine collaboration: "What Is Your Formula? Your Equation? Your Algorithm? Formulae For the 21st Century."

Hans Ulrich Obrist, curator of the Serpentine, invited Edge to collaborate in his latest project, The Serpentine Map Marathon, produced in conjunction with DLD (Digital - Life - Design) Saturday and Sunday, 16 – 17 October, at Royal Geographical Society, 1 Kensington Gore, London SW7 2AR (Map). The multi-dimensional Map Marathon features non-stop live presentations by over 50 artists, poets, writers, philosophers, scholars, musicians, architects, designers and scientists.

le mappe sono tutte fantastiche
io ho scelto quella delle emozioni

Spinoza’s most fundamental affects are pain, pleasure and desire. They lie beneath all the other affects and can be thought of as closer to organic conditions than psychic ones. The more complex emotions bear an indirect link to the three just named. (by Emanuel Derman)

10 aprile 2011

Mind Mapping è More Than You See

si può "raccontare" una macchina da caffè con una mappa ?

SI !



Pixie, l’ultima creazione Nespresso, è stata appena presentata a Milano con un evento dedicato al mind-mapping e alle sue potenzialità di semplificazione logico-creativa.

Daniele Bossari, conduttore televisivo e appassionato di nuove tecnologie, ha raccontato a The New Yooxer la magia di questa nuova macchina da caffè con un originale gioco di rappresentazione grafica delle informazioni.




Le mappe mentali sono il risultato di una sintesi tra razionalità e immaginazione: l’idea principale è al centro dello schema, intorno si sviluppa la geometria di concetti che la descrive. Attraverso colori e immagini, servono per stimolare creatività, memoria e comunicazione. La scelta di presentare l’ultima nata in casa Nespresso con un esercizio di mind mapping è significativa (...)

MAGICA, EASY, USER-FRIENDLY, COMPATTA,
ECO-FRIENDLY, INSPIRATIONAL

Questi i 6 concept essenziali di Pixie esplosi in altrettante Mind Maps , invitando a un percorso di scoperta attraverso parole e disegni collegati tra loro, per creare insieme un’immagine unitaria, che è molto più di ciò che si vede.












queste mappe, anche se derogano un pò
alle regole del mind mapping indicate da buzan,
sono veramente belle e... fonte d'ispirazione !!

sicuramente le segnalerò agli studenti del corso di
pianificazione dei media nella comunicazione d'impresa
che, come esame finale, possono presentare
una campagna di comunicazione completa (creatività e piano mezzi)

analizzare un prodotto da comunicare
attraverso il mind mapping può essere interessante
perchè... Mind Mapping è More Than You See !

p.s.
altri esempi di visual thinking qui e qui

16 luglio 2010

negoziare: no problem !



il magazine ventiquattro di questo mese
è dedicato al tema dell'"altro"
non come terreno di scontro, insicurezza, paura
ma come inclusione, fermento positivo, apertura di credito

tra i diversi articoli mi ha interessato in particolare
Non c'è problema di Livia Manera


Le tecniche di negoziazione basate sulla contrapposizione frontale non sono più efficaci. Per Daniel Shapiro, consulente Obama, i conflitti moderni vanno risolti isolando i motivi di scontro e trovando insieme una soluzione. Funziona.


leggendo l'articolo la mia attenzione è stata attratta
dalla foto che rappresenta un dettaglio dello studio di shapiro



in particolare c'è la foto di tony blair
che due anni fa ho postato qui
e ho ritrovato nel sito di shapiro qui


il workshop di tony blair e daniel shapiro
è stato sintetizzato attraverso il linguaggio visuale
così come era stato fatto durante le sessioni



sono convinta che utilizzo del linguaggio visuale
possa veramente facilitare il dialogo, l'ascolto attivo
anche perchè, come afferma daniel shapiro,
gli strumenti tradizionali della diplomazia
sono poco produttivi nei conflitti moderni

(...) Oggi è tutto cambiato, e io non credo nell'"altro". I filosofi insegnano che il sé non è sé senza l'altro. Il che significa che non c'è altro senza sé. Quindi l'altro non può esistere da solo. Eppure io sono convinto che in un mondo di relazioni l'altro è altro in relazione a me, che sono una persona molto diversa nel momento in cui negozio una richiesta di mio figlio o mi trovo in un ristorante a Parigi assieme a te, davanti a un bicchiere di vino. (...)

Shapiro invita, quindi, a mettere da parte
il vecchio concetto di "altro" per concentrarsi
su un numero limitato di core concerns
che possono essere usati come leve
per suscitare emozioni utili

in questo contesto di equilibrio tra razionale ed emotivo
penso che le mappe mentali possano essere utili
per rappresentare un pensiero
che da individuale diventa collettivo

per l'occasione ho realizzato la mappa mentale
che riassume l'intervista a daniel shapiro



good negotiation with mind maps !

11 luglio 2010

visual language


August 3-6, San Francisco Bay Area


imparo a disegnare

Il magazine Sette di venerdì scorso

pubblica l'articolo di Antonio D'Orrico
" 32 libri per l'estate" e nella lista appaiono
"La tirannia dell'email", di cui avevo già parlato qui
e "Imparo a disegnare" di Barrington Barber

Amate i manuali, i libri che insegnano qualcosa, vi piace disegnare ma non lo sapete farlo? Ecco un libro che è già stato un fenomeno editoriale nel resto d'Europa, Imparo a disegnare Barringon Barber. Il titolo non mente: provate per credere. Libro in pura e salutare controtendenza nel mondo dominato dalla fotografia (dei telefonini).

nei prossimi giorni andrò in libreria
per sfogliare il libro e vi saprò dire di più,
per ora mi viene da pensare che se il libro
è già un fenomeno editoriale in europa
forse è il segnale che c'è la voglia di recuperare
il linguaggio visuale che abbiamo abbandonato
sui banchi delle scuole elementari

ricevo diverse mail di persone alle prime armi
con le mappe mentali che sono preoccupate
di fare brutta figura con i propri scarabocchi
e, di conseguenza, rimangono "bloccati" davanti al foglio

questo è un vero peccato perchè così perdiamo
una parte importante del nostro linguaggio
che può essere espresso in modo semplice
come questo esempio fornito da housatonic


oppure come ci ricorda laura canale
nella rubrica "Ricamando il mondo"
della rivista di geopolitica Limes

(...) Sarebbe molto bello e utile se molte persone imparassero, carta e matita alla mano, a disegnare anche in modo semplice, quello che succede nel mondo. Il nostro interesse per gli altri paesi cambierebbe enormemente.(...)

o ancora simo capecchi che segnala nel suo blog
un'iniziativa importante una carriola di disegni


...nessuno ha ancora raccontato L'Aquila e il terremoto con matita e taccuino, girando per le strade e disegnandola dal vero. L'Idea è proprio questa ed è semplice in fondo: raccogliere le immagini dei disegnatori che attraversando le strade, le piazze, le nuove periferie di questa città silenziosa, ma non ancora ridotta al silenzio, vogliano raccontare i luoghi comuni e non comuni del terremoto (...)



... Carriole, matite e proteste pacifiche sono gli strumenti inadeguati che abbiamo per tenere desta l'attenzione sul terremoto dimenticato...

(il disegno è di laura scarpa)