17 gennaio 2013

saper imparare #1

riprendo il precedente post perchè oggi
leggendo il catalogo della mostra
Benzine. Le energia della tua mente
mi sono soffermata su saper imparare 

Una buona istruzione è indispensabile per vivere in una società avanzata e farla funzionare. E se la società cambia rapidamente, altrettanto rapidamente cambiano anche le cose da sapere. Quindi bisogna continuare a imparare. 

Molti paesi, come Finlandia, Canada e Olanda stanno già cambiando il modo di fare scuola. Perfino Giappone e Cina, che fino a ieri si basavano sull’apprendimento a memoria per superare un esame dietro l’altro, oggi privilegiano invece l’iniziativa, il pensiero critico, l’analisi dei dati, la creatività e la capacità di decidere e di risolvere problemi reali. (... continua pag.66)

sulla base della mia esperienza come docente di mind mapping
ho potuto constatare che le mappe mentali rappresentano
per lo studente un valido metodo per imparare
a conoscere le proprie risorse mentali

abbandonando alcuni automatismi della scrittura lineare,
si rielaborano i contenuti visualizzando le connessioni
si creano nuovi collegamenti, si scelgono con cura le parole chiave

per fare esempi concreti di questo approccio
nei prossimi post vi propongo le esperienze
degli studenti del master Publi.Com8 che
dopo aver frequentato il mio laboratorio di mappe mentali
hanno subito applicato il metodo in diverse occasioni

la prima storia ce la racconta cristina li cavoli
che ha utilizzato le mappe nel processo di scrittura

La mia "esperienza radiale" è iniziata un sabato pomeriggio nella sala d’attesa dell’aeroporto Fiumicino di Roma.

Pochi giorni prima avevo seguito la lezione di Mappe Mentali e per questo avevo ancora in borsa fogli bianchi e penne colorate. Dovevo aspettare ancora 4 ore prima dell’imbarco e nella mente cercavo di riorganizzare tutto quello che avrei dovuto fare al mio rientro a casa: in primis, la ricerca di informazioni, dati, foto per un articolo da pubblicare nella rivista con cui collaboro da qualche mese, dedicato ai lavori di riqualificazione della Piazza di Terrasini, comune in provincia di Palermo, argomento incandescente e ricco di polemiche tra cittadinanza e amministrazione.

Impresa ardua quando si tratta di scrivere senza far trapelare considerazioni personali, con tutta l’obiettività possibile. Un lavoro certosino e impegnativo che richiedeva concentrazione e organizzazione. Era necessario quindi dare ordine al caos e ottimizzare i tempi, in previsione di una scadenza vicina.

Non avendo il portatile con me, ho abbozzato una mappa mentale: al centro ho disegnato la Piazza Duomo stilizzata e da lì ho tracciato i primi rami. Il primo quadrante è riuscito bene: avevo calcolato bene gli spazi da riempire.

Qualche difficoltà invece è arrivata in due momenti. Cercando di seguire filo logico di un ragionamento, ho inserito un ramo con troppe biforcazioni creando un pò di confusione. Per questo ho preferito lasciarlo in sospeso e andare avanti. Continuando a scrivere in modo radiale mi sono resa conto che nella parte sinistra della mappa avevo esagerato con i rami di IV, V livello e, a quel punto, mi sono arresa all’evidenza che probabilmente dovevo trovare degli “aiuti” visivi per eliminare le lunghe ramificazioni. Ripartire da capo era la soluzione migliore: nuovo foglio stesso obiettivo.

Nel giro di poco tempo ho prodotto un numero infinito di mappe, ma ero ancora lontana da quella definitiva. Il lavoro di mind mapping è stato lungo: la mappa, a poco a poco, è passata da una modalità bianco/nero a un’esplosione di colori. Ogni passo è stato graduale, come se la mia mente e la mia mano si dovessero adattare alla visione orizzontale del foglio e, se vogliamo filosofeggiare, della realtà.

Gli aspetti fondamentali dell’utilizzo delle mappe mentali stanno, a mio avviso, nella personalizzazione del prodotto “mappa”, nella facilità di comprensione di ogni sua parte e nella possibilità di passare da un ramo ad un altro, da un quadrante ad un altro senza seguire necessariamente uno schema lineare. I risultati sono: idee chiare, efficacia ed efficienza e, cosa più importante tanto spazio alla creatività.

Ora volete sapere com’è andata a finire con il mio articolo?

Questa è la mappa per progettare il testo dell'articolo su Piazza Duomo.

















Da questa mappa è nata una sottomappa che io ho definito “organizzativa” che raccoglie tutto quello che sta dietro la stesura della notizia: raccolta materiale, fonti, dati, chiamate, appuntamenti, ricerca etc...

















L’ultimo step è stato aprire la pagina Word e trasformare ogni singola parola chiave della mappa in una frase; ed infine, attendere l’uscita della rivista e sperare di ricevere commenti positivi dai lettori, la più bella gratificazione che possa ricevere il giornalista appassionato.

Riqualificazione e arredo urbano di Piazza Duomo: il rilancio di un paese attraverso il recupero dello spazio pubblico. 

Cristina Li Cavoli




1 commento:

_ndiro ha detto...

la più bella "ramificazione" che possa ricevere il giornalista appassionato.