riprendo il precedente post perchè oggi
leggendo il catalogo della mostra
Benzine. Le energia della tua mente
mi sono soffermata su saper imparare
Una buona istruzione è indispensabile per vivere in una società avanzata e farla funzionare. E se la società cambia rapidamente, altrettanto rapidamente cambiano anche le cose da sapere. Quindi bisogna continuare a imparare.
Molti paesi, come Finlandia, Canada e Olanda stanno già cambiando il modo di fare scuola. Perfino Giappone e Cina, che fino a ieri si basavano sull’apprendimento a memoria per superare un esame dietro l’altro, oggi privilegiano invece l’iniziativa, il pensiero critico, l’analisi dei dati, la creatività e la capacità di decidere e di risolvere problemi reali. (... continua pag.66)
sulla base della mia esperienza come docente di mind mapping
ho potuto constatare che le mappe mentali rappresentano
per lo studente un valido metodo per imparare
a conoscere le proprie risorse mentali
abbandonando alcuni automatismi della scrittura lineare,
si rielaborano i contenuti visualizzando le connessioni
si creano nuovi collegamenti, si scelgono con cura le parole chiave
per fare esempi concreti di questo approccio
nei prossimi post vi propongo le esperienze
degli studenti del master Publi.Com8 che
dopo aver frequentato il mio laboratorio di mappe mentali
hanno subito applicato il metodo in diverse occasioni
la prima storia ce la racconta cristina li cavoli
che ha utilizzato le mappe nel processo di scrittura
La mia "esperienza radiale" è iniziata un sabato
pomeriggio nella sala d’attesa dell’aeroporto Fiumicino
di Roma.
Pochi giorni prima avevo seguito la lezione di
Mappe Mentali e per questo avevo ancora in borsa fogli bianchi e penne
colorate. Dovevo aspettare ancora 4 ore prima dell’imbarco
e nella mente cercavo di riorganizzare tutto quello
che avrei dovuto fare al mio rientro a casa: in primis,
la ricerca di informazioni, dati, foto per un articolo
da pubblicare nella rivista con cui collaboro da qualche
mese, dedicato ai lavori di riqualificazione della Piazza di Terrasini, comune in provincia di Palermo, argomento
incandescente e ricco di polemiche tra cittadinanza
e amministrazione.
Impresa ardua quando si tratta
di scrivere senza far trapelare considerazioni personali,
con tutta l’obiettività possibile. Un lavoro certosino
e impegnativo che richiedeva concentrazione e
organizzazione.
Era necessario quindi dare ordine al caos e ottimizzare i tempi,
in previsione di una scadenza vicina.
Non avendo il
portatile con me, ho abbozzato una mappa mentale:
al centro ho disegnato la Piazza Duomo stilizzata
e da lì ho tracciato i primi rami. Il primo quadrante è
riuscito bene: avevo calcolato bene gli spazi da riempire.
Qualche difficoltà invece è arrivata in due momenti. Cercando di seguire filo logico di un ragionamento, ho inserito un
ramo con troppe biforcazioni creando un pò di confusione. Per questo ho preferito lasciarlo in sospeso e andare avanti. Continuando a scrivere in modo radiale mi sono resa conto che nella parte sinistra della mappa avevo esagerato con i rami di IV, V livello e, a quel
punto, mi sono arresa all’evidenza che probabilmente
dovevo trovare degli “aiuti” visivi per eliminare le
lunghe ramificazioni. Ripartire da capo era la soluzione migliore: nuovo foglio
stesso obiettivo.
Nel giro di poco tempo ho prodotto un numero infinito di
mappe, ma ero ancora lontana da quella definitiva. Il lavoro di mind mapping è stato lungo: la mappa, a poco
a poco, è passata da una modalità bianco/nero a
un’esplosione di colori. Ogni passo è stato graduale,
come se la mia mente e la mia mano si dovessero
adattare alla visione orizzontale del foglio e, se vogliamo
filosofeggiare, della realtà.
Gli aspetti fondamentali dell’utilizzo delle mappe mentali stanno,
a mio avviso, nella personalizzazione del prodotto
“mappa”, nella facilità di comprensione di ogni sua
parte e nella possibilità di passare da un ramo ad
un altro, da un quadrante ad un altro senza seguire
necessariamente uno schema lineare. I risultati sono:
idee chiare, efficacia ed efficienza e, cosa più importante
tanto spazio alla creatività.
Ora volete sapere com’è andata a finire con il mio articolo?
Questa è la mappa per progettare il testo dell'articolo su Piazza Duomo.
Da questa mappa è nata una sottomappa che io ho definito “organizzativa” che raccoglie tutto quello che sta dietro la stesura della notizia: raccolta materiale, fonti, dati, chiamate, appuntamenti, ricerca etc...
L’ultimo step è stato aprire la pagina Word e trasformare ogni singola parola chiave della mappa in una frase; ed infine, attendere l’uscita della rivista e sperare di ricevere commenti positivi dai lettori, la più bella gratificazione che possa ricevere il giornalista appassionato.
Riqualificazione e arredo urbano di Piazza Duomo: il rilancio di un paese attraverso il recupero dello spazio pubblico.
Cristina Li Cavoli
1 commento:
la più bella "ramificazione" che possa ricevere il giornalista appassionato.
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