25 febbraio 2013

saper imparare #3


elena guerra, che lo scorso anno ha frequentato
le mie lezioni al master public.com8,
ci racconta la sua esperienza di apprendimento

La tecnica del mind mapping è entrata prepotentemente, come una forza positiva, nella mia vita. Una nuova scoperta che mi ha permesso di riorganizzare i miei contenuti in schemi mentali radiali. Dal primo incontro conoscitivo con la tecnica, durante il Master Publi.com8, la curiosità e la volontà di applicarla al meglio anche in ambiti “non convenzionali” hanno aperto la strada al mio processo creativo.

Fino a quel momento avevo tentato di applicare tecniche assai bizzarre e poco programmate per sviluppare contenuti in contesti spaziali chiari ed efficaci. Nella mia mente i contenuti erano gestiti su un piano mentale verticale che materializzavo con le classiche “TO DO List” oppure con fantomatici diagrammi di flusso che però non permettevano un’ottimale rappresentazione di contenuti che spesso sono troppo dinamici per poter essere schematizzati in una lista e poco si addicono alle dinamiche lavorative di organizzazione di Eventi a cui ho preso parte.

"To Do List", il mio modello lineare
















Forte della mia propensione al ragionamento per immagini, colori ed associazioni, il mio approccio alla nuova tecnica è stato facileutile e divertente.

Ampliando il mio campo visivo, grazie ad un semplice capovolgimento del foglio da una posizione verticale ad orizzontale, sono riuscita ad acquisire maggiore consapevolezza degli spazi per organizzare le idee, focalizzando di volta in volta il mio obiettivo al centro (cosa voglio raccontare) e facendo ruotare intorno gli step principali della mio ragionamento (Chi, Come, Quando e Perché).

Le rigide classificazioni si sono trasformate così in piani organizzativi radiali che permettono una visione globale delle attività e allo stesso tempo non impongono una rigida logica di graduatoria nello svolgimento delle azioni, dando comunque importanza alle prioprità grazie all’utlizzo dei rami primari (padre) e secondari (figlio).

Le mappe mentali, come l’organizzazione di Eventi, sono processi creativi in continua evoluzione. Il loro costante “in progress” richiede di essere rapidi nel prendere decisioni, focalizzare gli obiettivi e mantenere flessibilità nella scelta delle priorità. La mappa mentale diventa una vera e propria guida, uno strumento sia materiale che intellettivo, che si evolve in corso d’opera grazie all’intervento del mind mapper. Tale strumento aumenta la capacità di “fare propri” i contenuti rendendoli così più flessibili.

Ecco il risultato del mio processo creativo.

Il mio campo di applicazione del Mind Mapping è ad oggi focalizzato sugli obiettivi di organizzazione sia lavorativa che di vita quotidiana. Come primo utilizzo del metodo ho pianificato le attività settimanali invadendo letteralmente l'habitat della mia stanza…
















Alla prima fase cartacea, alla quale rimango comunque maggiormente affezionata, è stato necessario affiancare l’utilizzo del digitale al fine di realizzare delle presentazioni chiare da condividere con il teamwork. 

In particolare, illustro di seguito la mappa mentale elaborata nel corso delle riunioni con lo staff della Fondazione Sapienza per l’organizzazione dell’evento di inaugurazione di "Noi Sapienza" l’Associazione degli Ex Studenti della prima Università capitolina. Il processo è solo agli inizi, ma si delinea già la struttura dell’evento e l’utilizzo della tecnica del Mind Mapping che lo rende possibile.

Work in progress (marzo 2012)

















Evoluzione della Mappa Mentale dal modello radiale cartaceo a al modello digitale.

Work in progress (marzo 2012)
Ora è più facile sintetizzare, organizzare e presentare le idee in un modo semplice, divertente e soprattutto colorato! In questi pochi mesi ho fatto grandi passi in avanti, ma ho ancora tanta strada da percorrere: il mio processo creativo non si arresta e si muove ora verso nuove applicazioni non convenzionali come ad esempio nella mia attività di Cake Designer!

Mind Mapping & Cake Design "HelaSuperCakes"














Questa ad esempio è la SuperMindMapCake che ho creato in occasione della visita dei docenti della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Córdoba presso l'Università Sapienza, per un progetto comune di ricerca e approfondimento sul mind mapping.















20 febbraio 2013

esplorare spazi segreti



per ovvie ragioni questa visita non me la perdo!



Dal 19 febbraio al 17 marzo ogni martedì e giovedì (ore 12.00 e ore 17.00), sabato (ore 12.00) il MAXXI offre al suo pubblico viste guidate gratuite alla scoperta degli spazi “segreti” dell’opera di Zaha Hadid. 

Le visite partiranno dalla Galleria 1 al piano terra. Qui, in uno spazio allestito con il grande modello, i disegni e i progetti dello studio Zaha Hadid Architects, quattro grandi foto di Iwan Baan insieme a video e immagini di cantiere, il pubblico potrà conoscere la storia del museo, dalla sua progettazione alla sua realizzazione. Si prosegue poi alla scoperta degli spazi ”segreti” e inaccessibili del MAXXI, delle tecniche e dei materiali che ne hanno reso possibile la realizzazione, per apprezzare appieno questa affascinante opera.

:)

19 febbraio 2013

saper imparare #2

laura macrì, che lo scorso anno ha frequentato
la mia lezione al master public.com8,
ci presenta casi di applicazione di mind mapping

1. Studiare argomenti trattati a lezione, come ad esempio
i livelli di comunicazioni nel public speaking
















2. Svolgere esercitazioni, come ad esempio
trasformare una presentazione powerpoint del proprio CV
in una mappa mentale come rappresentazione grafica
globale, immediata, veloce della propria formazione
e delle qualità e capacità maturate

in questo caso la mappa è stata realizzata con Photoshop
















3. Proporre le mappe mentali, nel project work finale
dal titolo La comunicazione visiva e la sua applicazione 
in ambito social per ENEA, come valido supporto
alla comunicazione sia interna che esterna





Nell’introduzione Laura scrive 

La Pubblica Amministrazione è una realtà molto estesa, presente nella vita quotidiana dei cittadini che svolge un ruolo importante nel dare forma alle relazioni sociali. La PA è un universo complesso, formato da tanti “mondi” con una funzione comune da svolgere: tutelare i bisogni della collettività rispondendo alle necessità di tutti i cittadini nelle varie realtà locali (…) per questo scegliere la comunicazione visiva come strumento per diffondere i contenuti della PA è una strategia che può portare un ritorno positivo (...) 

Laura ha quindi progettato per ENEA non solo un “Kit grafico” per la comunicazione istituzionale 
 e riprogettato il logo ENEA Web TV, ma anche creato un manuale “Social media set” che raccoglie immagini, infografiche e mappe mentali per comunicare attraverso gli strumenti social. 

Un recente studio sostiene che l’80% degli utenti in rete non legge riga per riga le pubblicazini on-line, ma tende a cercare, come su una mappa visiva, quello che più gli interessa, spesso perdendo il filo conduttore del discorso. Il Prof. Giovanni Boccia Artieri – professore ordinario presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo – nel spiegare le modalità di partecipazione e fruizione dei contenuti in Rete, afferma: “Noi abbiamo un’abitudine di lettura che va dall’inizio alla fine (un libro), mentre nei blog si leggono prima gli ultimi post: cambiano le modalità di scrittura perché cambiano le attese, cambia l’attenzione. Il vero problema è che la società sta riprogrammando la nostra vita interiore (cambia il modo di stare in società, le sue priorità, il modo di rapportarsi agli altri) da diversi punti di vista; dal punto di vista bio-cognitivo: perché vengono sollecitate alcune aree del cervello più di altre, nell’abitare la rete.”(…) 

Nella proposta di Laura quindi le mappe mentali sono presentate come un solido supporto all’organizzazione interna (ad esempio nella pianificazione di riunioni) oppure adatte nella comunicazione esterna sui social network per promuovere attività o ricerche ENEA
Sintesi concorso "Energia da vedere"











Sintesi "Spedizione in Antartide"