laura macrì, che lo scorso anno ha frequentato
la mia lezione al master public.com8,
ci presenta casi di applicazione di mind mapping
1. Studiare argomenti trattati a lezione, come ad esempio
i livelli di comunicazioni nel public speaking
2. Svolgere esercitazioni, come ad esempio
trasformare una presentazione powerpoint del proprio CV
in una mappa mentale come rappresentazione grafica
globale, immediata, veloce della propria formazione
e delle qualità e capacità maturate
in questo caso la mappa è stata realizzata con Photoshop
3. Proporre le mappe mentali, nel project work finale
dal titolo La comunicazione visiva e la sua applicazione
in ambito social per ENEA, come valido supporto
alla comunicazione sia interna che esterna
Nell’introduzione Laura scrive
La Pubblica Amministrazione è una realtà molto estesa, presente nella vita quotidiana dei cittadini che svolge un ruolo importante nel dare forma alle relazioni sociali. La PA è un universo complesso, formato da tanti “mondi” con una funzione comune da svolgere: tutelare i bisogni della collettività rispondendo alle necessità di tutti i cittadini nelle varie realtà locali (…) per questo scegliere la comunicazione visiva come strumento per diffondere i contenuti della PA è una strategia che può portare un ritorno positivo (...)
Laura ha quindi progettato per ENEA non solo un “Kit grafico” per la comunicazione istituzionale
e riprogettato il logo ENEA Web TV, ma anche creato un manuale “Social media set” che raccoglie immagini, infografiche e mappe mentali per comunicare attraverso gli strumenti social.
Un recente studio sostiene che l’80% degli utenti in rete non legge riga per riga le pubblicazini on-line, ma tende a cercare, come su una mappa visiva, quello che più gli interessa, spesso perdendo il filo conduttore del discorso.
Il Prof. Giovanni Boccia Artieri – professore ordinario presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo – nel spiegare le modalità di partecipazione e fruizione dei contenuti in Rete, afferma:
“Noi abbiamo un’abitudine di lettura che va dall’inizio alla fine (un libro), mentre nei blog si leggono prima gli ultimi post: cambiano le modalità di scrittura perché cambiano le attese, cambia l’attenzione. Il vero problema è che la società sta riprogrammando la nostra vita interiore (cambia il modo di stare in società, le sue priorità, il modo di rapportarsi agli altri) da diversi punti di vista; dal punto di vista bio-cognitivo: perché vengono sollecitate alcune aree del cervello più di altre, nell’abitare la rete.”(…)
Nella proposta di Laura quindi le mappe mentali sono presentate come un solido supporto all’organizzazione interna (ad esempio nella pianificazione di riunioni) oppure adatte nella comunicazione esterna sui social network per promuovere attività o ricerche ENEA
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