sabato scorso si è svolta la prima giornata
del mappe_mentali_lab di marzo
questa volta, per una pura coincidenza,
gli allievi erano tutte persone
che conoscevo già attraverso il web
e questo dimostra che la rete crea network
inaspettati e piacevolissimi...
mi fa piacere presentarveli
perchè sono tutte persone interessanti
alessia, antonella, andrea, alessia
e michela, studentessa di scienze della comunicazione
interessata alle mappe mentali per la sua tesi di laurea
la giornata è iniziata con un giro di presentazioni
che di solito dura poco tempo perchè
si fa sempre un pò fatica a rompere il ghiaccio
questa volta invece, con mio grande piacere,
le presentazioni sono state particolareggiate
intense, ciascuno ha veramente raccontato di sè
l'elemento in comune è un certo nomadismo esistenziale:
tanti lavori, esperienze professionali
in italia e all'estero, in aziende pubbliche e private
insomma persone curiose, creative e innovative
che si sono ritrovate intorno a un tavolo
con la voglia di sperimentare un metodo nuovo
per guardare le cose da un nuovo punto di vista
gli argomenti trattati hanno suscitato
domande, perplessità, riflessioni
e tante, tante connessioni con altri argomenti
o esperienze fatte in precedenze
che ciascun allievo ha condiviso con gli altri
andrea si è dimostrato una miniera di informazioni
e tra i tanti link ci ha segnalato
il magazine wired di questo mese
e l'articolo Carta bianca per sette Nobel
il fotografo volker steger
ha consegnato in mano a 7 premi nobel
dei pastelli, e ha chiesto loro:
mi disegni la sua teoria
e poi li ha fotografati!
è divertente leggere come gli scienziati
si sono comportati davanti al foglio bianco
... Robert Curl prende sul serio il suo disegno e restituisce stizzito il pastello giallo: "Non si vede niente!"Chiede un verde "perchè i primi laser erano verdi". Poi ricorda che volevano chiamare la loro scoperta "soccerene" perchè la molecola somigliava a un pallone di calcio (soccer in americano), ma gli inglesi del gruppo hanno protestato che da lo il soccer non voleva dire niente. "Curl è stato l'unico Nobel a chiedermi un altro foglio" racconta Stenger.
... Roald Hoffmann davanti al foglio bianco ha raccolto la sfida e ha scelto con attenzione i colori, per poi lanciarsi nella composizione di una poesia in cui paragona il movimento degli elettroni all'attrazione sessuale. "La poesia è finita solo perchè il foglio era pieno", racconta Steger
l'articolo poi continua con altre foto e racconti
che dimostrano come si possono rappresentare le proprie idee
in modo creativo con immagini e parole!
consiglio di leggere wired e visitare wired.it
perchè parla di storie, idee e persone che cambiano il mondo :)
la giornata è così trascorsa tra teoria e pratica,
tra discorsi seri e semiseri e anche giochi scherzosi
come il tentativo di andrea di rubare ad antonella
le sue nuovissime matite colorate ;)
alla fine con una foto di gruppo
ci siamo dati appuntamento al prossimo sabato
per la giornata conclusiva del laboratorio
p.s.
ringrazio andrea per averci segnalato l'articolo
e gli faccio un in bocca al lupo per domani pomeriggio
perchè parteciperà al forum della comunicazione
con un intervento sui social media
esplorare i confini tra società media e comunicazione
26 marzo 2009
mappe_mentali_lab # 8
Pubblicato da roberta buzzacchino
Etichette: mappe_mentali_lab, storie di mind mappers, wired
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