seguo con interesse il blog sinsemia e oggi,
dopo aver visitato la galleria di artefatti sinsemici,
ho cercato nella mia libreria degli esempi in cui
la stampa separa il flusso naturale tra parole e immagini
ho trovato un piccolo libro l'infanzia del mago
favola autobiografica di di herman hesse
trascritta a mano e illustrata da peter weiss
Nel 1938, volendo farne dono all'amico e mecenate H.C. Bodnier, Herman Hesse affidò a Peter Weiss, giovanissimo (aveva 22 anni) esule e senza mezzi, l'incarico di illustrare L'infanzia del mago, un suo racconto del 1023.
l'edizione, pubblicata da Stampa alternativa, contiene
sia la versione tipografica che quella manoscritta
e queste sono le versioni della prima pagina
peter wiess racconta
Il 16 ottobre (...) comunicai a Hesse che avrei trascritto i testi a mano, "perchè questo è più congeniale al carattere dei disegni. La veste tipografica risulterà quindi intessuta di piccoli schizzi a penna semplicemente accennati, alcuni dei quali solamente in bianco e nero, altri molto colorati. Inoltre incorniciature, iniziali e tutte quei fregi che saranno opportuni". Gli mandai inoltre un campione della carta Ingres, giallino che avevo. Le dimensioni di ogni pagina dovevano essere di 15X24 centrimetri.
Mentre scrivevo e disegnavo, continuavo a pensare ai miei quadri rimasti all'Accademia d'arte di Praga. Era improbabile che li avrei mai rivisti, non sembrava possibile adesso ritornare a Praga. Così mi buttai nei lavoro di calligrafia, a volte assorto come un monaco in meditazione, a volte spaventato dagli eventi che preparavano la seconda guerra mondiale.
pagine in cui parole & immagni sono tutt'uno
01 dicembre 2010
parole & immagini
Pubblicato da roberta buzzacchino
Etichette: sinsemia
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9 commenti:
Un'altra cosa interessante che mi hai fatto conoscere. È un arricchimento continuo seguire il tuo blog.
grazie ada :)
ma che bello :O
grazie della segnalazione, adesso me lo procuro :D
Tempo fa avevo letto un altro splendido libretto, sempre scritto e illustrato da Hesse.
Il titolo era "Favola d'amore", una graziosa fiaba scritta per essere letta ad alta voce.
Se a qualcuno interessa:
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788872260128/Favola_d%27amore/Hermann_Hesse.html
:)
Bello l'esempio. Una cosa correlata al tema che poni sono le versioni a stampa dei calligrammi di Apollinaire.
Edizioni anche prestigiose, come la Pléiade, sbagliavano completamente l'impostazione tipografica e non rendevano le sfumature dell'organizzazione spaziale. Il passaggio da manoscritto a stampa richiede una teoria del testo molto raffinata. Ne parla Stefan Themerson in Apollinaire's Lyrical Ideograms del 1968.
dimenticavo, da questo punto di vista le edizioni Gaberbocchus Pres sono incredibli
@ donatella
"Favola d'amore" l'ho letta e guardata ;)
@ leonardo
grazie per gli interessanti suggerimenti utili ad approfondire il tema
peccato, è esaurito presso l'editore. Lo metto nella lista dei "desideri" di anobii, chissà che non abbia miglior fortuna.
@ 0disse0
... mi dispiace, provo a chiedere in qualche libreria qui a roma... chissà forse hanno ancora qualche copia, ti faccio sapere :)
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