13 marzo 2011

mappando il confine

oggi vi racconto una storia iniziata un anno fa
quando su questo blog avevo scritto un post per segnalare
la rubrica ricamando il mondo di laura canali
graphic designer-cartografa illustratrice
di limes rivista italiana di geopolitica

quello che mi aveva colpito era stata la leggerezza con la quale
laura raccontava il suo processo creativo da cui nascono
le copertine e le carte geopolitiche di limes

in particolare mi aveva fatto riflettere questo suo messaggio

(...) Sarebbe molto bello e utile se molte persone imparassero, carta e matita alla mano, a disegnare anche in modo semplice, quello che succede nel mondo. Il nostro interesse per gli altri paesi cambierebbe enormemente (...)



dopo un pò di tempo, laura lasciava sul mio blog un commento
iniziava così uno scambio di mail, qualche messaggio su fb
e alla fine ci siamo incontrate per un caffè in un bar di roma

le nostre conversazioni si sono sempre mosse
intorno a quel confine per noi così familiare
e affascinante, da esplorare giorno dopo giorno

è il confine tra le parole e le immagini
che la tecnologia della stampa per molto tempo ha tenuto separate
mentre noi, mind mapper l'una e cartografa l'altra,
cerchiamo di riunire su un foglio di carta senza confini

il tempo scorre, a giugno laura realizzava
la copertina di limes e nella sua rubrica
raccontava come aveva trovato l'ispirazione
anche grazie alle mappe mentali



da allora i sentieri dei nostri pensieri
si sono incontrati sempre più frequentemente
abbiamo cercato di capire in che modo
le mappe mental potessero essere utili
nel processo di creazione di una carta geopolitica

siamo arrivate a delle prime conclusioni
che domani presenteremo agli studenti
del master in geopolitica "il mondo nuovo"
organizzato dalla SIOI (società italiana
per l'organizzazione internazionale)

laura mi ha, infatti, invitato ad intervenire
al suo laboratorio di cartografia
"il potere nelle carte"


... la storia continua !

:)

1 commento:

Alessandro Beria ha detto...

Inutile che io ribadisca che il tuo lavoro e la capacità tua e di coloro che incontri nel tuo viaggio, sempre una mappa a portata di mano!, sono un punto di non ritorno per un sentire che, appunto, 'sento' deve essere scritto: "non siamo tutti uguali, non siamo tutti indifferenti, non siamo tutti menefreghisti e senza passione per il nostro tempo e il nostro lavoro, non siamo tutti 'italianetta' ma, anzi!, ecco che qui vedo italiane e italiani, stupende/i, decise/i, coerenti, che contribuiscono a insegnare che non c'è estetica senza etica e che imparare ha valore e che, imparando, si diffonde un meccanismo anti-inerzia che bene fa sperare". Non è un momento di pathos, di patimento che si sbrodola in parole: come chi legge avrà capito è invece LA storia che dobbiamo raccontarci con vivacità ogni giorno, di fronte a chi si è perso, letteralmente privo di una mappa di senso, nel quotidiano "massì, tanto le cose stanno così". No, queste cooperazioni, intersezioni e condivisioni ci consentono e ci spronano a dire che no, le cose non stanno *mai* "così". A presto! Alex