Mind the map è un libro che da tempo cercavo
per avere una visione più ampia e articolata
dei recenti sviluppi nel mondo della cartografia
E' un'indagine “indisciplinata” che abbraccia vari campi del sapere dove la mappa è intesa come panorama, travelogue, archivio, diagramma cognitivo e strumento di sperimentazione artistica.
un libro denso, densissimo di contenuti
che avrebbe meritato uno sviluppo più esteso
delle 99 pagine che oggi possiamo leggere
ma è la stessa curatrice che nell’introduzione spiega
Sebbene sia frutto di una ricerca che mi accompagna da diversi anni, nella composizione di questo libro ho seguito il principio della curiosità (...) Ho quindi seguito percorsi parziali e volutamente incompleti e mai esaustivi per individuare traiettorie non predeterminate o ritenute altrimenti marginali, col rischio di incorrere in sviste e mancanze, di cui mi scuso anticipatamente con i lettori.
è proprio la curiosità che mi ha accompagnato nella lettura...
e subito non ho potuto fare a meno di tracciare
una prima mappa mentale di orientamento
come afferma john brian harley
le mappe sono troppo importanti
per essere lasciate unicamente ai cartografi
forse per questo il metodo delle mappe mentali
fin da subito mi ha conquistato perché mi permetteva
di "viaggiare" con la mente in modo nuovo
e tracciare i sentieri dei miei pensieri
come mind mapper più passa il tempo e più sento
di far parte di un "gruppo in movimento"
e spero che il mind mapping possa entrare a far parte
di una cartografia la cui nozione sta diventando
sempre più ampia, multidimensionale, fluida
la lettura di Mind the map è dunque stata molto intensa
anche perchè si è sviluppata su due dimensioni
non solo quella cartacea, ma anche quella digitale
ogni pagina contiene così tante citazioni
che viene subito la voglia di andare su internet
per cercare, approfondire...
Paul Otlet, conosciuto come il padre della scienza bibliografica, nel 1893 teorizzava la necessità di creare un sistema che permettesse di vedere "la grande mappa dei diversi ambiti della conoscenza": la chiamò Universale Network for Information and Documentation
Paul Otlet, Traité de documentation, 1934
Mark Lombardi, ha disegnato la sua prima "struttura narrativa" mentre parlava al telefono di uno scandalo finanziario negli Stati uniti. Aveva 40 anni e da quel momento smise di dipingere quadri astratti per occuparsi di analisi storiche.
Ayreen Anastas e Rene Gabri hanno creato in tempo reale una mappa concettuale della Palestina attraverso l'arte della discussione, chiedendo al pubblico di suggerire alcune parole associate al territorio palestinese
Let me make an example, 2010
potrei fare tanti e tanti altri esempi
ma lascio a voi il piacere di leggere il libro
questa la mappa mentale che ho tracciato
durante la lettura del capitolo Kit cartografici
scritto da lorenza pignatti
al centro ho disegnato la mappa di un piccolo arcipelago
e per ogni "isola" visitata ho scelto alcune parole chiave
per ricordare il mio viaggio...
buona navigazione a tutti :)
20 giugno 2011
mind the map, please !
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16 giugno 2011
neuroscienze per il design
oggi alle 18.30 andrò alla presentazione del libro
Guardare Pensare Progettare
I neuroni hanno qualcosa da insegnare ai designer e agli artisti?
Assediati dai miti ingenui e abusati della «creatività» e della «fantasia» è necessario ripensare i processi inventivi andando a vedere cosa succede nel cervello quando guardiamo e quando progettiamo.
Pensato anzitutto per gli studenti, questo libro è allo stesso tempo un saggio critico e un manuale. Il racconto scientifico e teorico è intrecciato con esempi e aneddoti sul design, sul cinema, sulla pittura, sui cartoni animati, unendo i neuroni della retina con la progettazione grafica, la corteccia visiva con la pittura impressionista, le domande di Aristotele col disegno di Topolino e ignorando logore divisioni fra arte e scienza.
sono molto, molto curiosa... :)
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14 giugno 2011
slow mind mapping # 3
per mantenere l'andatura "lenta" di questi ultimi post
segnalo l'home page di nuovo e utile che questa settimana
è tutta dedicata al tema dell'attenzione
da non perdere la differenza tra
vigilanza, attenzione, concentrazione e riflessione
e l'articolo di michael bond ginnastica mentale
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Etichette: mappe mentali
09 giugno 2011
slow mind mapping # 2
un esempio concreto di come una mappa mentale
possa essere utile alla riflessione e allo sviluppo di un'idea
ce lo offre gianpaolo che sta preparando la tesi di laurea
in Lettere Moderne, Discipline dello Spettacolo,
Storia e Critica del Cinema presso l'università di Pisa
cira un anno fa gianpaolo ha scelto un training individuale
mappe_mentali_one to one per focalizzare e sviluppare
il tema della tesi: la dimensione del tempo nell'analisi del film
con carta e matite colorate abbiamo iniziato a ragionare
la possibilità di "raccontare visivamente" con parole e immagini
l'idea ancora non ben definita e incerta
ha aiutato gianpaolo a esplorare diverse possibilità,
cambiare l'ordine degli argomenti, individuare
temi principali e selezionare quelli secondari
ricordo che a un certo punto la mappa si è sviluppata
tutta nella parte destra: si vedeva chiaramente
che alcuni argomenti prendevano il "sopravvento" su altri
ed era quindi necessario capire come trovare un bilanciamento
è stata una sessione impegnativa e "delicata"
perchè le idee si affollavano a volte in modo sconnesso,
nulla sembrava chiaro e definito, ci muovevamo sull'orlo del caos
tra razionalità e intuizione, tra parole e immagini
ma si sa... il processo creativo è fatto così !
bisogna essere fiduciosi e lasciarsi andare
non avere paura di perdersi e tentare di spingersi con il pensiero
per cercare connessioni, collegamenti tra argomenti
apparentemente distanti ma che, se avvicinati per analogia,
possono offrire una nuova prospettiva generativa
dopo quella sessione gianpaolo per motivi di lavoro
ha dovuto sospendere il progetto della tesi
ma la mappa non l'ha chiusa in un cassetto
con molto orgoglio l'ha appesa al muro e con il tempo
osservandola e ripercorrendone il percorso tracciato
è diventato ancora più consapevole del progetto da sviluppare
ora il momento propizio per gianpaolo è arrivato
e il 18 e 19 giugno parteciperà al mappe_mentali_lab
per approfondire il metodo e così proseguire
a sviluppare le sue idee con la stesura finale della tesi
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07 giugno 2011
slow mind mapping
riprendo il precedente post per riflettere sul processo
che porta alla realizzazione di una mappa
il cui obiettivo è rappresentare contenuti complessi
laura canali descrive bene il momento in cui
le parole si trasformano in segni
e trovano collocazione nello spazio
creando un campo concettuale
nel quale poter seguire un ragionamento
per fare questo è necessario dedicare tempo,
attenzione, riflessione per favorire il passaggio
dal verbale al visuale, dal logico all'analogico
certo oggi è sempre più difficile essere concentrati
e non farci travolgere dal multitasking
ma il mind mapping può aiutarci a seguire un "ritmo lento"
è proprio di questo che hans buskes
parla nel suo blog con il post slow down
e questa efficace mappa mentale
leggendo hans ho scoperto anche
un altro mind mapper hans terhurne
e il suo sito slow mapping
non posso che condividere questo approccio
anche perchè nel 2008 ho scritto
un articolo in cui descrivevo con una metafora
il mio approccio "slow" al mind mapping
L’energia del pensiero radiale:
nuovo cibo per la mente
versione in inglese
The Energy of radial thought:
new food for our mind
questa è la mia mappa mentale "lenta"
:)
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05 giugno 2011
tanti modi per dire "mappa"
la trasmissione chiodo fisso su radio 3 rai
dedicherà tutto il mese di giugno al tema delle mappe
Dalle mappe sismiche alle mappe sonore di Donatella Landi alle cartografie di Vladimiro Valerio al gioco letterario: "Guarda la mappa e indovina il romanzo!" E ancora la "geografia emozionale" di Giuliana Bruno, le mappe delle migrazioni, le mappe del pensiero
intrigante la puntata Guarda la mappa e indovina il romanzo
in cui è stato proposto un gioco letterario
che invoglia i lettori a misurarsi con la conoscenza
dei luoghi di romanzi famosi
mappa letteraria
da non perdere la puntata di mercoledì 8 alle ore 10.50
dedicata a Le mappe per organizzare il pensiero
durante la quale sarà intervistato alberto scocco
mappa concettuale-mappa mentale-solution map
dalla radio passiamo al festival dell'architettura
che si è svolto in questi giorni a perugia
al quale ha partecipato laura canali, cartografa di limes
in Disegnare il mondo: dentro le carte di Limes
laura spiega le fasi del suo processo creativo
(...) Una carta geopolitica ha la possibilità di uscire dagli schemi scientifici della geografia. Il suo destino è quello di rappresentare dei concetti, quindi l’insieme dei segni, dei simboli e dei tracciati ha l’obbligo di creare un campo concettuale nel quale poter seguire un ragionamento.
Le carte di Limes sono “cucite” sugli articoli che accompagnano. Il lavoro di preparazione di un disegno inizia di concerto con gli autori degli articoli, i quali mi forniscono tutte le informazioni necessarie per meglio comprendere i concetti che vogliono esprimere. Per me questa è la parte più difficile. Ascoltare le parole e aspettare che la mia mente le traduca in segni.
Le mie carte esprimono una sintesi dei concetti ma li collocano in uno spazio: dall’astrattismo delle parole alla concretezza dello spazio.(...)
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