30 settembre 2012

diamo "spazio" ai bambini #1
















leggendo il libro sinsemie rifletto sullo "spazio" della scrittura
e penso ai bambini che, purtroppo, crescendo sono costretti
a perdere quella naturale capacità di rappresentare il pensiero
in maniera pluridimensionale con parole e immagini

un possibile modo per far utilizzare ai bambini
uno spazio di scrittura in modo libero e dinamico
può essere quello del mind mapping e proprio pochi giorni fa
philippe packu nel suo blog ha raccontato l'inizio
di un interessante progetto con un gruppo di bambini
The Mind Mapping Team



The big news this year is the establishment of a team of young students who accepted to get into the mind mapping and be followed throughout the entire school year. The goal is to analyse their interest in drawing mind maps, the evolution of their relationship with the school and their homework as well as the potential impact on their results. 




These boys and girls attending various French speaking schools in Liège (Belgium) are aged from 6 to 13 years. They are now part of what I modestly called "The Mind Mapping Team (TMMT)". This dynamic team will make you discover, through the various lessons of the curriculum, how it is possible to learn better and faster all sorts of lessons thanks to a rather original way of representing information and knowledge.

sarebbe importante trasmettere ai bambini un concetto
ampio di "scrittura" come quello descritto da luciano perondi

(...) Per scrittura intendo un sistema di comunicazione su un supporto fisico (molto spesso basato su immagini visive, anche se non necessariamente), il quale permette, attraverso una serie di convenzioni grafiche, molto flessibili e di varia provenienza, di comunicare in maniera ragionevolmente stabile per coloro che hanno imparato a riconoscere, anche parzialmente, la convenzione usata e che fanno riferimento a un repertorio di abitudini grafiche almeno in parte condiviso.

Occorre superare la sterile distinzione tra immagini e scrittura, che è così marcata nella nostra cultura. O perlomeno trascurarla: a che serve sapere se un segno - o un artefatto comunicativo - deve essere chiamato immagine o scrittura?
















per chi conosce la mia storia di mind mapper
sa che i primi esperimenti di scrittura non lineare
li ho fatti proprio con i bambini e precisamente i miei nipoti
carlo e paolo quando avevano 6 e 4 anni 
















conservo ancora le prime mappe che abbiamo fatto insieme

















carlo mi raccontava della sua passione per gli aerei
invece con paolo esploravamo il concetto di natura




auguro a philippe e ai bambini del TMMT di esplorare
con curiosità e divertimento lo spazio della scrittura !

buon mind mapping :)






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