28 giugno 2012

mappe fantascientifiche

anche lo scrittore philip k. dick 
tracciava mappe per raccontare storie

da La Domenica di Repubblica 24 giugno





Trent'anni fa, poco prima dell'uscita nelle sale del suo "Blade Runner" moriva lo scrittore che trasformò la fantascienza in teologia gnostica. Ecco gli appunti di una vita passata a cercare Dio.

fogli autografi tratti dal libro
The Exegesis of Philip K. Dick 

























sono sicura che questo post piacerà a Stefano Scalich

;)

23 giugno 2012

la comunicazione pubblica si fa radiale

dalla francia all’italia, dalla filosofia alla comunicazione pubblica
oggi segnalo alcune mappe realizzate nell’ambito del progetto
E.T.I.C.A. pubblica nel Sud promosso da FormezPA

Il progetto E.T.I.CA. pubblica nel Sud: accrescere l’Efficacia, la Trasparenza, l’Innovazione e la Capability dell’amministrazione pubblica offre alle regioni dell’Obiettivo Convergenza il sostegno tecnico per individuare i sistemi e le soluzioni più efficaci per una crescita significativa della trasparenza e della legalità nella gestione dei Fondi strutturali e, più in generale, nelle politiche di sviluppo e coesione


a conclusione del progetto sono stati redatti dei report
dove sono pubblicate alcune mappe di sintesi




Report E.T.I.CA. - Radar Web












 


Report E.T.I.CA. - Barometro della trasparenza

le mappe mentali e il progetto grafico dei report
- ovviamente in formato orizzontale ! -
possono essere una buona fonte d'ispirazione
per le studentesse del master publi.com 8
che quest'anno hanno seguito le mie lezioni
e sono già esperte mind mapper !


10 giugno 2012

la filosofia e i suoi sentieri


















interessante la mappa con la quale
la rivista francese Sciences Humanies
sintetizza il tema del numero speciale
La philosophie en quatre questions






















il titolo della mappa mi ha fatto ricordare
il mio taccuino dove tempo fa ho disegnato
i sentieri del mio pensiero creativo

questo l'incipit

Molti sono i sentieri ancora ignoti 
ma a ogni pensante è assegnata 
sempre e soltanto una via, la sua: 
nelle cui tracce egli deve sempre costantemente vagare 
per attenersi infine ad essa come alla propria 
la quale però mai gli appartiene. 

Martin Heidegger 
Holzwege, Sentieri erranti nella selva (1950)

e "i sentieri dei tuoi pensieri"che forma hanno ?
se cerchi ispirazione guarda qui

09 giugno 2012

come cambia l'apprendimento #2

il post e la mappa di ieri hanno stimolato
una conversazione sulla mia bacheca facebook
con laura bonauguro e loretta cianchi

oggi voglio riportarla sulle pagine del blog
perché le riflessioni mi hanno indotto
a modificare la mappa che è diventata
un modo per condividere un ragionamento
e di questo ne sono molto contenta
















il punto di partenza è un passaggio dell'articolo
Se i ragazzi della generazione click ora hanno un' intelligenza digitale in cui paolo ferri dice

... l'ipertesto funziona nel campo dell' informazione, nello storytelling il nostro cervello richiede ancora il rapporto univoco tra autore e lettore, tra inizio e fine di una storia.

laura commenta

Rimango dubbiosa sull'affermazione che l'ipertesto funzioni sull'informazione e non sullo storytelling con un rapporto univoco autore-lettore, inizio-fine di una storia, che il nostro cervello richiederebbe. Se lo paragoniamo al navigare cieco senza meta e vincoli di ogni genere forse è così. Ma allora che esplorazione è? Assomiglia più a un girovagare senza senso. A me sembra invece che, con tempi e spazi seppur diversi, partecipino di un approccio digitale molto più simile tra loro. Anche in numero di click...


io rispondo

Grazie Laura per la tua osservazione ! Mi hai fatto venire la voglia di fare qualche “click” in rete e, esplorando, esplorando, ho trovato l'interessante progetto di ricerca di Alessia Scarinci Digital storytelling: un'applicazione didattica per ripensare ai media attraverso i media“… artefatti multimediali che permettono la creazione e la rappresentazione delle informazioni in una forma più coinvolgente e attrattiva rispetto anche alle tradizionali forme testuali ed orali”(Re-mediare il testo... continua a pag.15)


laura prosegue

Ho scaricato il pdf che mi hai segnalato e ho letto alcune pagine... prima considerazione istantanea: perché si parla ancora di multimediale e non già di "transmediale"? È un concetto decisamente più adatto a descrivere non in chiave dualistica ma bi-univoca i fenomeni che caratterizzano questa fase tecnologica della narrazione e dell'esplorazione. A questo proposito ti segnalo Jeff Gomez: transmedia storytelling, il futuro della narrazione 

la conversazione continua e interviene anche
loretta cianchi che ci invita a considerare
non solo l'apprendimento esplorativo virtuale (click)
e reale (contatti ambientali nuovi), ma anche
l'apprendimento "passivo" della TV !

la conversazione si è animata, il tema
è intrigante e ricco di aspetti da approfondire

laura lancia allora un'idea

Intanto mi verrebbe voglia di modificare la mappa di Roberta e fare le due spirali rosa-arancio concatenate come il cornetto gelato crema-cioccolato! :-D


l'idea di laura mi piace tanto perché
riesce a sintetizzare in modo "goloso"
le nostre riflessioni: anche nello storytelling
l'approccio può essere di tipo esplorativo

per questo oggi mi sono divertita a modificare
la mappa per creare un "dolce vortice" nel cervello
del mio simpatico omino perché il modo di apprendere
sta cambiando giorno dopo giorno a grande velocità

















l'importante è saper gustare tutti i sapori dei saperi !



:))

07 giugno 2012

come cambia l'apprendimento

















(...) Là, nella galassia gutemberghiana, ci si basava su un sistema alfabetico, sul concetto temporale di "prima e poi" e su un apprendimento di tipo riflessivo e ruminativo. Le informazioni andavano sistemate.


Oggi, l'apprendimento è di tipo esplorativo, attivo, spesso giocoso. Un concetto spaziale si è sostituito a quello temporale, e infatti si "naviga" nei contenuti, li si scopre orientandosi in biforcazioni continue. Come in un safari, l'attività dei singoli "lettori" nelle informazioni è imprevedibile, non è mai lineare; di attraversamento più che di completamento. 


E a questo cambiamento di dimensione esplorativa si accompagna l'emergere di un diverso tipo di intelligenza, di tipo pragmatico, fondata sullo sviluppo dell'opzione click, abituata alla frammentarietà del linguaggio ipertestuale e misurata scientificamente in neuroscienza con i cambi di plasticità neurale.(...)

di Pierdomenico Baccalario

04 giugno 2012

mappe mentali sul foglio di vetro #2

cosa accade se il "foglio di vetro" passa 
dalle mani di un bambino di 8 anni 
a quelle di un adulto che di anni ne ha 43 ?

succede che può essere creata una mappa mentale
altrettanto utile e significativa perchè rappresentare
idee e saperi in modo radiale è utile a tutte le età !

proprio questo è accaduto domenica scorsa
mentre viaggiavo verso roma con gianluca farinola
professore di chimica organica all'università di bari, 
che per il giorno dopo doveva preparare  una lezione 


il tema non era certo semplice

e gianluca era ben consapevole che 4 ore di slide 
avrebbero potuto avere effetti "non desiderati"

per questo durante il viaggio mi ha chiesto di aiutarlo
a realizzare una mappa mentale con l'ipad
per sintetizzare in modo efficace alcuni argomenti



anche per gianluca è stato semplice utilizzare l'app
















in uno dei prossimi post sarà lui stesso a raccontarci 
come è andata ...

:)