il post e la mappa di ieri hanno stimolato
una conversazione sulla mia bacheca facebook
con laura bonauguro e loretta cianchi
oggi voglio riportarla sulle pagine del blog
perché le riflessioni mi hanno indotto
a modificare la mappa che è diventata
un modo per condividere un ragionamento
e di questo ne sono molto contenta
il punto di partenza è un passaggio dell'articolo
Se i ragazzi della generazione click ora hanno un' intelligenza digitale in cui paolo ferri dice
... l'ipertesto funziona nel campo dell' informazione, nello storytelling il nostro cervello richiede ancora il rapporto univoco tra autore e lettore, tra inizio e fine di una storia.
laura commenta
Rimango dubbiosa sull'affermazione che l'ipertesto funzioni sull'informazione e non sullo storytelling con un rapporto univoco autore-lettore, inizio-fine di una storia, che il nostro cervello richiederebbe. Se lo paragoniamo al navigare cieco senza meta e vincoli di ogni genere forse è così. Ma allora che esplorazione è? Assomiglia più a un girovagare senza senso. A me sembra invece che, con tempi e spazi seppur diversi, partecipino di un approccio digitale molto più simile tra loro. Anche in numero di click...
io rispondo
Grazie Laura per la tua osservazione ! Mi hai fatto venire la voglia di fare qualche “click” in rete e, esplorando, esplorando, ho trovato l'interessante progetto di ricerca di Alessia Scarinci Digital storytelling: un'applicazione didattica per ripensare ai media attraverso i media“… artefatti multimediali che permettono la creazione e la rappresentazione delle informazioni in una forma più coinvolgente e attrattiva rispetto anche alle tradizionali forme testuali ed orali”(Re-mediare il testo... continua a pag.15)
laura prosegue
Ho scaricato il pdf che mi hai segnalato e ho letto alcune pagine... prima considerazione istantanea: perché si parla ancora di multimediale e non già di "transmediale"? È un concetto decisamente più adatto a descrivere non in chiave dualistica ma bi-univoca i fenomeni che caratterizzano questa fase tecnologica della narrazione e dell'esplorazione. A questo proposito ti segnalo Jeff Gomez: transmedia storytelling, il futuro della narrazione
la conversazione continua e interviene anche
loretta cianchi che ci invita a considerare
non solo l'apprendimento esplorativo virtuale (click)
e reale (contatti ambientali nuovi), ma anche
l'apprendimento "passivo" della TV !
la conversazione si è animata, il tema
è intrigante e ricco di aspetti da approfondire
laura lancia allora un'idea
Intanto mi verrebbe voglia di modificare la mappa di Roberta e fare le due spirali rosa-arancio concatenate come il cornetto gelato crema-cioccolato! :-D
l'idea di laura mi piace tanto perché
riesce a sintetizzare in modo "goloso"
le nostre riflessioni: anche nello storytelling
l'approccio può essere di tipo esplorativo
per questo oggi mi sono divertita a modificare
la mappa per creare un "dolce vortice" nel cervello
del mio simpatico omino perché il modo di apprendere
sta cambiando giorno dopo giorno a grande velocità
l'importante è saper gustare tutti i sapori dei saperi !
:))
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