28 febbraio 2012

letture

*liberamente tratta dall'illustrazione di guido scarabattolo


consigli di lettura per gli studenti del master publi.com 8

Le domande impossibili di Google
di Luciana Grosso

(...) Le selezioni per entrare nell'azienda californiana spesso sono una corsa ad ostacoli. Perché non si cerca specializzazione ma talento e creatività (...) La verità è che ai recruiter non importa sapere cosa e quanto sai. Vogliono capire che tipo di persona sei – chiarisce Poundstone – chi viene assunto in un posto come la Silicon Valley o le grandi società finanziarie dovrà affrontare sfide quotidiane in un ambiente altamente competitivo. Dovrà essere estremamente duttile e svelto a imparare e a combinare informazioni diverse tra loro».

La conoscenza ci libera dal pizzo
di Gilberto Corbellini

(...) Nel 2009 la direzione generale per l'educazione e la cultura della Commissione europea ha prodotto uno studio intitolato The impact of culture on creativity. Si tratta di un'ampia riflessione, con tanto di casi di studio e bibliografia, in cui si dimostra con solidi argomenti e dati empirici che dalla combinazione di competenze artistiche, capacità immaginative e un ambiente in cui vi sia un consistente investimento in cultura e istruzione, scaturisce una diffusa creatività basata sulla cultura, che produce innovazione in tutti i settori della vita economica e istituzionale di un Paese.




La cultura, spiega e dimostra il rapporto, migliora il profilo affettivo delle persone, la loro spontaneità e l'autonomia, le capacità intuitive, la memoria, l'immaginazione e il senso estetico. Tratti, questi, che generano valori economici e sociali.

Per esempio, nuovi modi di guardare i problemi, che aiutano a trovare più rapidamente soluzioni adeguate, una differenziazione dei prodotti, dei consumi e delle aspettative, una salutare messa in discussione di tradizioni conservatrici che solitamente generano diseguaglianze o discriminazioni sociali, senso di identità e appartenenza comunitari che favoriscono la cooperazione e, non ultima, un'attenzione personale più spiccata e qualificata per i valori spirituali, simbolici e immateriali.

27 febbraio 2012

connettere mondi



la rivista XL annuncia così le novità
di formato, grafica e idee
in edicola a fine febbraio

22 febbraio 2012

Mappe mentali al Master Publi.Com 8



anche quest'anno ho svolto una docenza
per gli studenti del master Publi.Com
che hanno imparato il metodo delle mappe mentali
non solo per migliorare il metodo di studio personale
ma anche per affinare la capacità di comunicare

due giornate intense non solo di teoria
ma anche pratica attraverso esercizi
per sperimentare il passaggio dal lineare al radiale



gli studenti hanno mostrato subito interesse
e si sono messi all'opera utilizzando
non solo carta e matite colorate, ma anche il software



c'è stato anche un momento importante in cui
gli studenti si sono potuti confrontare e fare domande
ad alessia bellezza, tiziana fiamin e katia vinciguerra
che hanno portato in aula la loro esperienza
di applicazione del metodo per studiare,
progettare la tesi di laurea e lavorare



alessia, ad esempio, ha condiviso una mappa mentale
che ha utilizzato nel lavoro per avere sotto controllo
gli elementi più importanti nell'attività di sponsorizzazioni



katia, invece, ha spiegato come ha progettato
la presentazione del piano di comunicazione,
di una grande azienda per cui lavora,
utilizzando sia le mappe mentali che prezi



quest'anno la lezione si è rivelata molto "social"
a partire dai tweet di @MarcoStancati #openaula
per continuare con facebook dove gli studenti
hanno creato un gruppo dove pubblicano le loro mappe
e continuano ad imparare attraverso la condivisione

per concludere la mappa finale delle due giornate
con la quale ciascun studente ha scelto le parole chiave
per descrivere la personale esperienza di apprendimento



:)

19 febbraio 2012

mappe mentali e ricerca scientifica

gianluca farinola, professore di chimica organica
presso l’università degli studi di bari,
dopo aver sperimentato le mappe nella didattica
le ha applicate anche con il suo gruppo di ricerca
e oggi mi ha scritto questa mail

Ciao Roberta,

recentemente abbiamo tenuto a Milano il kick-off meeting di un progetto di ricerca di cui sono il coordinatore, e che coinvolge, oltre al mio gruppo di ricerca, ricercatori di altre sei università italiane e di un istituto CNR di Milano.

La discussione è stata molto articolata, anche in considerazione del gran numero di partecipanti intervenuti che hanno preso la parola, ed alla fine della riunione era necessario raccogliere le idee emerse ed organizzare il lavoro secondo gli obbiettivi e le attività prevsite nel progetto.

Ho pensato allora che una mappa mentale sarebbe stata utile per riassumere in un modo compatto ma allo stesso tempo efficace ed esauriente, tutte le attività che avremmo dovuto svolgere intorno al tema centrale del progetto, articolate nei diversi filoni sviluppati dai nostri gruppi.

Così, ho cominciato a scrivere su un foglio queste attività/obbiettivi organizzati con una mappa mentale che poi ho disegnato sulla lavagna.
I colleghi ne sono stati entusiasti, ciascun gruppo vi ha individuato la sua attività inserita nell'insieme organico dell'intero progetto.


Poiché la mappa disegnata , casualmente, aveva otto rami principali, come gli otto tentacoli del polpo (una pietanza molto apprezzata nel barese) un collega barese ha proposto di ribattezzare la nostra mappa "u'pulp" che significa "il polpo" in dialetto barese, dato che l'unità capofila del progetto è appunto l'università di Bari.



Ma non è finita qui !

La settimana scorsa ho partecipato ad un convegno internazionale ove ho presentato una relazione su invito. Anche in questa occasione il mind mapping mi è stato molto utile




Per il mio intervento ho preparato una diapositiva con questa mappa mentale che ho utilizzato per le conclusioni, come si usa fare nei nostri congressi. Invece che un arido elenco degli argomenti trattati, la mappa mi ha permesso di mostrare in modo sinottico con immagini (formule) evocative e pochissime parole il riepilogo della mia relazione.



Ho trovato la mappa efficacissima in questa occasione. Di certo mi avvarrò ancora di questo brillante strumento di organizzazione e comunicazione.

Per ora è tutto, alla prossima mappa !

Gianluca

15 febbraio 2012

allenamento

per passare verso spazi nuovi
è importante allenarsi !

lo sa bene mio nipote paolo che all'età di 4 anni

ho introdotto nel mondo radiale
inventando insieme a lui storie fantastiche

ora paolo ha 8 anni, frequenta la III elementare
e utilizza le mappe mentali per studiare:
in questi giorni è alle prese con la storia
in particolare con la storia della terra

queste erano le due pagine da studiare





per dare a paolo una chiave di lettura alternativa
ho trasformato il testo in una mappa mentale



paolo l'ha "esaminata" attentamente
e poi ne ha elaborato una tutta sua





ovviamente essendo un "nativo digitale"
ha preferito utilizzare il software !

;)

13 febbraio 2012

passaggi

segnalo la versione italiana
del libro Information is beautiful

di David McCandless


qui una galleria di mappe



penso che il passaggio dal verbale al visuale
sia delicato perché dobbiamo "portare" i concetti
in uno spazio diverso dove non ci sono più le righe
che ci guidano e ci fanno procedere in modo lineare
ma c'è un campo libero da utilizzare con equilibrio



in questo passaggio utilizzo le mappe mentali
per manipolare i contenuti e trasformali
anche in un messaggio visivo

per fare un esempio concreto
condivido una mappa mentale
realizzata dopo aver letto l'articolo
Te lo spiego con un'infografica





provate anche voi a passare in spazi nuovi !

11 febbraio 2012

pick up your pen and change the world!

interessanti post dal blog di luisa carrada
sulle ultime tendenze del visual thinking
> pensare e scrivere vivido
> infopaesaggi


passare dal verbale al visuale basta poco
non bisogna essere degli artisti perfetti
e concordo con quanto scritto da lisa solomon

(...) It doesn’t matter if you think you “can’t draw;” visual thinking isn’t about artistic ability, but about passion for innovation and change. The revolution is calling: pick up your pen and change the world!

io per esempio trovo grande ispirazione
dalle immagini pubblicate sui quotidiani
e spesso le utilizzo per esercitarmi

questo è un esempio


con il mio iPad + Brushes mi sono allenata un po'...

il digitale permette di fare mille prove


e poi hai una varietà infinita di colori




questo disegno mi sembra la giusta sintesi per dire
pick up your pen and change the world!


:)

10 febbraio 2012

guardare le cose dall'alto

riprendo il precedente post perchè
la storia di Diomidis Spinellis è significativa

quando cambi punto di vista e guardi le cose
in maniera più ampia, ti rendi conto che tutto è correlato
e puoi dare una lettura "in tempo reale"
di come elementi diversi, apparentemente lontani,
messi insieme offrono soluzioni importanti

utilizzare questo tipo di rappresentazione grafica
per organizzare processi di lavoro è molto utile
e la mia prima esperienza risale a 8 anni fa
quando ho lavorato in un gruppo di lavoro, istituito
dall'Ufficio Coordinamento URP dell'Inpdap,
per progettare una procedura di gestione
delle comunicazioni dell'utente

il gruppo ha lavorato per un anno
realizzando un manuale operativo
per la procedura amministrativa e informatica
e il piano di comunicazione interna e esterna

per presentare il lavoro svolto abbiamo realizzato,
anche grazie ai preziosi consigli di alberto scocco,
delle mappe che più che mentali sono delle solution map
in quanto sui rami sono scritte intere proposizioni

con la prima mappa abbiamo dato una visione generale
del progetto e dei prodotti realizzati,
e con quelle successive siamo scesi nel dettaglio

i particolari della procedura amministrativa

i passaggi della procedura informatica

il piano di comunicazione dal generale al particolare



i flussi di comunicazione, budget e sinergie



e infine la mappa che riassume il percorso
compiuto in 1 anno dal gruppo di lavoro

è la mappa a cui tengo in particolar modo
e ogni volta che la guardo mi rendo conto
che sono trascorsi già 8 anni
ma a me sembra ieri...

p.s.
porterò questi esempi in aula la prossima settimana
quando farò lezione agli studenti del master publi.com


06 febbraio 2012

storie di mind mapper

oggi la storia arriva dalla grecia
e non ha bisogno di commento...



Il professore Diomidis Spinellis, nel 2009 ha iniziato a lavorare al Ministero delle Finanze come segretario generale del reparto informatico.

Il professore forma una mappa mentale dell’evasione per scovare gli evasori.



Ma nonostante la crisi economica, le sollecitazioni di Ue e Fmi e le prospettive di default, la Grecia non migliora nella lotta all’evasione fiscale.

Spinellis viene costretto alle dimissioni e dice: «C’è una mancanza di coraggio politico» e i greci continuano ad evadere. continua...

le chiavi del futuro #3



prosegue la mia ricerca per trovare
le "chiavi del il futuro" e oggi la mia mappa
si arricchisce di nuove parole chiave
grazie anche alla partecipazione di amici

laura bonauguro suggerisce di aggiungere
sul ramo color rosa l'intelligenza emotiva
mentre stefano giustini individua
una sesta intelligenza: quella artificiale

per quanto riguarda, invece, il ramo
riservato all'intelligenza creativa
mi viene in aiuto annamaria testa che
nel sito nuovo e utile dedica una riflessione
alle 4 capacità creative fondamentali:
fluency, flexibility, originalità ed elaboration

ed ecco la mappa aggiornata...



il viaggio continua... :)

05 febbraio 2012

brrr... che freddo !

era da 24 anni che a roma non cadeva tanta neve


dalla finestra di casa mia


piazza del popolo by night