04 gennaio 2008

parole chiave e immagini

ogni giorno leggiamo tante cose nuove
per questo è importante
avere uno strumento che ci aiuti ad orientarci
e cogliere quello che interessa di più

una mappa mentale può diventare una guida
perchè le parole chiave e le immagini
catalizzano l'attenzione
e creano nuove e interessanti connessioni

quando leggo velocemente un testo
cerco di catturare le parole grilletto
cioè quelle parole che mettono all'erta la mente
verso i dettagli che mi interessa approfondire

oggi questo l'ho sperimentato leggendo
gli editoriali di francesco alberoni

in particolare mi sono soffermata su due titoli
che hanno richiamato alla mia mente
una mappa che ho disegnato tempo fa
identità: chi sono? da dove vengo?



Il letto di Ulisse, le nostre case. Le radici ci aprono al mondo

Nell'animo umano si sono sempre scontrate due tendenze. Una che ci spinge a cambiare, a esplorare, a vivere solo il presente. L'altra che ci porta a radicarci in un posto a costruire una famiglia, una casa, un'istituzione.
Nel corso della storia queste due tendenze si sono alternate o si sono combinate in modo diverso. Nei periodi di grande espansione della civiltà gli uomini hanno cambiato, viaggiato, esplorato ma sempre conservando il rapporto con un nucleo stabile. Ulisse aveva costruito la sua casa attorno al letto nuziale scavato in un ulivo centenario, radicato nella terra. Era il centro incrollabile, il punto di riferimento assoluto a cui penserà nelle sue peregrinazioni. Se lo avesse perso non avrebbe solo smarrito la strada, avrebbe smarrito la sua anima, non avrebbe più saputo cosa volesse, nemmeno chi fosse.
(continua)

leggendo queste parole
ho rivisto le radici che quella sera ho disegnato
ascoltando le storie raccontate da chi era presente

oggi potrei continuare quella mappa
e creare una nuova connessione
disegnando il talamo di ulisse!

Se la banalità dilaga alla fine l’arte ci salverà

In tutti gli uomini c'è una superficie e una profondità. La superficie è piatta e uguale, la profondità un abisso. Noi viviamo abitualmente in superficie, nel mondo della banalità, del si dice, della chiacchiera, del distrarsi, del ripetuto, dove non ci sono emozioni ma, al massimo, sorpresa o curiosità(...)
Eppure tutti ogni tanto siamo condotti sull'abisso della profondità quando qualcosa scuote i fondamenti della nostra esistenza. Quando siamo impegnati in una lotta disperata per ottenere un risultato, e ci riusciamo. E proviamo un senso di immensa esultanza, il momento di «gloria» che potremo ricordare. Oppure, sul versante negativo quando muore una persona che ci è cara o ci ammaliamo di una malattia che potrebbe essere mortale e riguardiamo con occhi diversi tutti i nostri rapporti, tutta la nostra vita.
E distinguiamo ciò che non è essenziale da ciò che è essenziale, la superficie dalla profondità. E capiamo che la profondità è il sacro. E lo incontriamo quando ci innamoriamo, e il nostro animo si dilata, diventa capace di emozioni e di pensieri tanto più grandi di noi stessi che vorremmo abbracciare il mondo e fonderci con esso. Ma c'è un’altra strada verso la profondità: l'arte, la grandissima arte.(continua)


anche queste parole chiave
mi hanno riportato all'immagine
di quella radice lungo la quale ho scritto
la bellezza mette radici profonde

una mappa mentale può quindi aiutare
a continuare una riflessione, un ragionamento

ogni giorno possiamo aggiungere
una parola o un semplice disegno
avremo creato una nuova conessione
e il nostro sapere sarà più ricco e consapevole


p.s.
al prossimo café dello spazio dell'anima
parlerò di ulisse :)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi incuriosisce la questione del photo reading… Funziona?

PS Non so se riesco a seguire la tua eventuale risposta nei commenti. Puoi anche contattarmi per email giorgio_v chiocciola mac.com

Grazie!