28 ottobre 2012

Aprire la porta del XXI secolo

Oggi festeggio una nuova tappa del mio viaggio radiale





















La rivista Inail n.1/2012 ha pubblicato il mio articolo
Mappe mentali per apprendere e comunicare 
con introduzione di Marco Stancati




















Ieri un’amica dopo averlo letto mi ha chiesto:
quanto tempo hai impiegato per scriverlo 
e io senza alcuna esitazione ho risposto:
quasi 9 anni !

E sì, perché quello che ho scritto rappresenta
il mio personale approccio al mind mapping 
che ho maturato nel tempo grazie alla lettura
di libri illuminanti, conversazioni con persone ispiranti,
studenti desiderosi di sperimentare e imparare
e anche molti silenzi dentro e fuori di me

Questo l’abstract dell’articolo

Il comunicatore del XXI secolo vive in una città parametrica, percorre sentieri creativi, scrive in modo sinsemico e prende appunti con una mappa mentale su un taccuino orizzontale. 

Le mappe mentali hanno un’infinità di usi in campo professionale; ma servono anche per organizzare la nostra quotidianità, fatta di pensieri ed azioni. Insomma per non perdere il controllo di aspetti importanti della nostra esistenza, sopraffatti dall’incalzare della Economia della Conoscenza. 

In questo articolo mettiamo a fuoco il rapporto tra “mappe mentali e apprendimento” e narriamo del percorso che ha portato l’Università Sapienza di Roma e quella di Córdoba a mettere insieme passione e esperienze per un progetto comune di approfondimento e ricerca. 

Un mio speciale ringraziamento va a Marco Stancati 
che sin dall’inizio ha creduto nel mio lavoro
e ha aperto le porte delle aule in cui è docente
dandomi la possibilità di insegnare il mind mapping
non solo attraverso la teoria, ma soprattutto
con tanta tanta pratica che ha coinvolto molti studenti

Ora vi lascio alla lettura dell’articolo
che la rivista Inail ha voluto pubblicare
sia in formato cartaceo che digitale
Le mappe mentali per apprendere e comunicare

Ovviamente non poteva mancare la versione radiale !
















Nei prossimi post racconterò del mio processo di scrittura
per condividere ancor di più con voi il mio viaggio radiale
e aprire insieme la porta del XXI secolo

:)

p.s.
l'articolo è stato tradotto in inglese
per la comunità di mind mapper sparsi per il mondo
Mind maps for learning and communicating

27 ottobre 2012

#scriviamoamano si replica domenica 11 novembre!

il workshop Il potenziale creativo della scrittura a mano
ha riscosso grande successo perchè in poco tempo
sono arrivate così tante iscrizioni che abbiamo deciso
di replicare il giorno successivo domenica 11 novembre

sembra che l'interesse per la scrittura a mano
sia comune a non poche persone come conferma
l'articolo, gentimente segnalato da @Pizeta,
The lost art of letter-writing di Charlotte Higgins
in cui cita ben tre libri di prossima pubblicazione
che trattano l'argomento






















A good handwritten letter is a creative act, and not just because it is a visual and tactile pleasure. It is a deliberate act of exposure, a form of vulnerability, because handwriting opens a window on the soul in a way that cyber communication can never do. You savor their arrival and later take care to place them in a box for safe keeping. 

bene, non resta che preparare carta e penna !




















per chi fosse interessato ci sono ancora
alcun posti liberi per domenica 11 novembre !

24 ottobre 2012

penetrare la materia




riprendo i due precedenti post per continuare la riflessione
tra chimica e mind mapping e arricchirla con il passo
di un brano tratto da L'altrui mestiere scritto da Primo Levi
che mi è stato gentilmente ricordato da Luisa Carrada

Levi ha fatto il chimico tutta la vita e ha scritto pagine bellissime
su come il suo mestiere abbia influenzato la sua scrittura

(...) Ci sono altri benefici, altri doni che il chimico porge allo scrittoreL'abitudine a penetrare la materia, a volerne sapere la composizione e la struttura, a prevederne le proprietà ed il comportamento, conduce ad un insight, ad un abito mentale di concretezza e di concisione, al desiderio costante di non fermarsi alla superficie delle cose.

La chimica è l'arte di separare, pesare e distinguere: sono tre esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia. (...)

leggendo queste parole mi piace pensare
che il mind mapper è come un chimico che cerca
di penetrare la materia del pensiero, di scomporla
in parole chiave e immagini per cercare una sintesi concreta
che rappresenta la fase preliminare nel processo di scrittura

17 ottobre 2012

cosa accomuna la chimica al mind mapping?


forse la risposta alla mia domanda l'ho trovata nel libro
Sinsemie. Scritture nello spazio di luciano perondi

in diverse parti del libro l'autore parla
di scritture sinsemiche elementari
riferendosi anche alle notazioni specialistiche
come la matematica e la chimica

secondo l'autore nella notazione chimica si mescolano
segni alfabetici con funzione ideografica, segni iconici,
ideogrammi il tutto articolato in una sintassi bidimensionale
in cui lo spazio assume un valore importante

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la sinsemia che caratterizza la notazione chimica
è di tipo bottom-up o procedurale

(...) L'aspetto interessante di questo tipo di sinsemia è che una serie di procedure, più o meno strettamente normate, può apparire una macrostruttura che non si conosce in partenza e il cui contenuto informativo non è latente nei dati, ma nel sistema di organizzazione e visualizzazione dei contenuti stessi (...)

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l'autore individua poi i vantaggi nell'utilizzo
di strumenti di organizzazione sinsemica del testo

(...) Oltre ai vantaggi di natura quantitativa (in più modi si scrivono le cose, più elementi emergono), l'utilizzo estensivo e cosciente di un approccio sinsemico al testo comporta altri due possibili vantaggi:
  1. Il primo prettamente neurofisiologico: un maggiore numero di rappresentazioni legate ad un evento, un oggetto, un concetto, permettono una sua migliore comprensione, memorizzazione e sedimentazione;
  2. Il secondo di natura grafico-psicologico: utilizzare artefatti di tipo analogico e sintetico permette (nei contesti appropriati) una più immediata comprensione di alcuni aspetti del testo, rispetto a una organizzazione del testo univocamente sequenziale. (...)

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quello che mi ha colpito nella lettura
è il passo dove è messa in evidenza l'analogia
che intercorre tra la notazione chimica
e i legami delle molecole

clicca per ingrandire




















per fare un esempio l'autore fa riferimento
alla molecola di pentacene fotografata
da Ibm Research con un microscopio elettronico
che ha reso visibili i legami molecolari



la foto del pentace è stata poi messa a confronto
con la corrispondente formula chimica


sorprendentemente la notazione chimica ha una struttura
molto simile a quella della molecola reale

guardando queste immagini non ho potuto fare a meno
di pensare all'analogia tra neurone e mappa mentale



















ora mi piace immaginare che il prof. francesco naso,
con la sua sensibilità di chimico, sia stato "attratto"
dalla mappa mentale come rappresentazione del pensiero
perchè essa è evocatica di una realtà fisica (il neurone) così come nella chimica una formula è evocativa della molecola reale

a questo punto non mi rimane che aspettare
il prossimo natale per andare a salutare il prof.naso,
fargli omaggio di questa nuova mappa mentale
















e conversare con lui di sinsemia, chimica e mind mapping !

:)

15 ottobre 2012

appunti radiali per una lecture da ricordare


Ciao Roberta,

ti scrivo per raccontarti del FUTURMAT2, importante congresso internazionale che ho organizzato in Puglia lo scorso settembre. 

La foto che ti invio mi ritrae durante la cerimonia di apertura del congresso mentre con una mappa mentale presento il meeting, riassumendo in modo efficacissimo sia le tematiche del congresso che gli aspetti più salienti dei suoi contenuti e i numeri più rilevanti (relatori plenari, invitati e contributi orali e poster) Tutto in un colpo d’occhio sintetico ed efficacissimo.
















Tutto è andato bene e molti colleghi mi hanno chiesto notizie circa il mind mapping e le sue diverse applicazioni. Ma oggi ti scrivo anche per darti una bella notizia che sono sicuro ti farà molto piacere...

Il prof. Francesco Naso, cui il meeting era dedicato in occasione del suo 75° compleanno, ha realizzato una deliziosa pubblicazione che raccoglie i suoi contributi interdisciplinari sul dialogo tra il sapere scientifico (chimico in particolare) e quello letterario.




















Guarda bene cosa ha scelto come quarta di copertina...




















Sì, sono proprio le mappe mentali che facesti nel dicembre del 2006 come sintesi della lecture "La chimica nella letteratura non scientifica" che il prof. Naso tenne al Dipartimento di Chimica dell'Università di Bari.

Ricordo ancora il giorno in cui regalasti le mappe mentali al professore che rimase molto colpito dal metodo di notazione utilizzato e in questi anni le ha tenute incorniciate nel suo studio all'università come ricordo di quel giorno.

A breve riceverai una copia del libro con una lettera del professore.
Un caro saluto, Gianluca

che sorpresa! ma soprattutto che tuffo nel passato!

ricordo bene quella vigilia di natale di ben 6 anni fa
quando, incuriosita dal titolo della lecture,
andai ad ascoltarla per scoprire i legami
tra chimica e letteratura non scientifica

libri famosi di umberto eco, thomas mann, ghoete,
luigi pirandello, honorè de balzac, oliver sacks
venivano raccontati perché nelle loro trame
c'erano tracce di molecole, esperimenti, intuizioni...
















(...) Nel "Il Visconte Dimezzato" Italo Calvino narra del nobile guerriero che durante una battaglia è spezzato da una palla di cannone in due metà eguali, l'una immagine speculare dell'altra , una metà "destra" ed una "sinistra", la prima estremamente cattiva di carattere e la seconda è stata tratteggiata sullo sfondo del concetto di chiralità, che prevede l'esistenza in chimica organica di composti, sovente usati anche come farmaci, che sono eguali come struttura ma una è di tipo "destro" e l'altra di tipo "sinistro". Spesso una ha proprietà benefiche l'altra no (esempio famigerato è la thalidomide degli anni '60, delle quale una forma aveva azione sedativa, l'altra invece era teratogena).

Altrettanto simpatici ed interessanti sotto il profilo scientifico i collegamenti ideali fra classici concetti chimici, (l'equazione di Schroedinger e la risonanza) con situazioni che riguardano la sfera della spiritualità (il movimento degli angeli secondo S.Tommaso d'Aquino ed il moto degli elettroni; le strutture descrittive del comportamento chimico e le complesse sfaccettature della personalità dell'individuo secondo Luigi Pirandello). 

Interessante poi la contrapposizione tra l'ermetica visione degli atomi del famoso scrittore francese Raymond Queneau (Piccola Cosmogonia Portatile) con la leggera e piacevole chimica in versi del calabrese Alberto Cavaliere, la cui descrizione dell'ossigeno indusse Benedetto Croce ad esclamare "Dopo una simile definizione dell'ossigeno come si può odiare la vita?" (…)
















di una lecture così affascinante era proprio un peccato
non conservarne il ricordo per questo
cominciai istintivamente a prendere appunti

oggi, come allora, guardando queste mappe mi domando
perché il prof. naso senza conoscere il mind mapping
è stato "attratto" da questo metodo di notazione?
cosa unisce il mind mapping alla chimica?

in questi 6 anni non sono riuscita a darmi una risposta
ma forse, ora so dove andare a cercare...

p.s.
per chi fosse interessanto segnalo l'articolo
Il regno periodico tra scienza e letteratura
del professore Francesco Naso

13 ottobre 2012

il corsivo corre per tutta l'italia


a volte può capitare che la scrittura digitale
diventi “alleata” della scrittura analogica
e permetta di creare un bellissimo intreccio di parole
che passa dal foglio di carta a quello di vetro, e viceversa

sabato scorso, dopo aver pubblicato il post
il potenziale creativo della scrittura a mano,
l’ho rilanciato su twitter con l’hastag #scriviamoamano






il tweet è stato subito intercettato da @LuisaCarrada 
e dopo poco da @LuisaBarbieri_ che a Venezia,
proprio in quel giorno, stava frequentando
il corso di monica dengo Scrivere Come Disegnare
rivolto a genitori, insegnanti ed educatori
che hanno a cuore la scrittura a mano dei bambini

via tweet è nata così una breve conversazione


ora #scriviamoamano unisce roma a venezia
 e per questo ho chiesto a luisa barbieri 
di raccontare come è nato il corso e la sua esperienza 

Ciao Roberta, 
come promesso in meno di 140 caratteri ti racconto la nostra esperienza di scrittura a Venezia . 

L'idea di un corso divulgativo di calligrafia dedicato al corsivo naturale nasce dall'incontro tra Alessandra Gardin e Monica Dengo nel 2009, durante uno dei corsi tenuti da Monica a Venezia.

Alessandra, architetto di professione con una spiccata passione per la grafica e il disegno, insieme all'Associazione veneziana BarchettaBlu, ha voluto replicare l'esperienza con un corso che facesse conoscere ad un ampio pubblico il modello di scrittura corsiva elaborato da Monica. 

Sabato scorso si è svolto il primo incontro nelle sale della Fondazione Querini Stampalia. Il gruppo era formato da 17 persone di diversa formazione e professione: non solo insegnanti di scuola primaria e secondaria ma anche esperti di grafologia, architetti, grafici, educatori.


E’ stato veramente bello far parte di un gruppo così eterogeno che porta con sé esperienze e punti di vista molto diversi  e condivide la volontà di riscoprire le potenzialità della scrittura a mano, soprattutto all'interno dei percorsi scolastici.














Infatti  l'apprendimento della tecnica calligrafica – come ha spiegato Laura Bravar, esperta nella riabilitazione da disturbi dell’apprendimento che a Venezia affianca Monica Dengo nella docenza - ha una ricaduta positiva nella soluzione di dislessie e disgrafie grazie allo sviluppo della manualità sottile e ad un riconoscimento facilitato del segno calligrafico.















Monica Dengo  ha poi mostrato l'immediatezza di una scrittura corsiva che nasce da una semplificazione del segno (ad ogni lettera corrisponde un solo tratto di penna) e quindi dalla memorizzazione e replicazione di un gesto il più possibile naturale. 




Per concludere le due giornate di formazione sono state intense e stimolanti. Il prossimo incontro è per gennaio e continueremo fino a maggio. Poi ci sarà spazio per una sperimentazione in cui educatori e insegnanti cominceranno a portare la propria esperienza nelle aule e nei laboratori creativi.













Per ora è tutto. Adesso i veneziani aspettano il racconto dei romani ;)

@LuisaBarbieri_

e così il corsivo “corre” da venezia a roma,
dal mondo della scuola a quello del lavoro
passando dal cuore di tutti coloro che sono convinti
del valore e significato profondo della scrittura a mano

per chi vuole cominciare


11 ottobre 2012

#scriviamoamano




















le iscrizioni al corso stanno già arrivando!
la prima è quella di luisa carrada :)

io comincio a preparare carta e pennarelli
e nel frattempo leggo su internazionale
carta, penna e calamaio che segnala un libro
di cui avremo modo di parlare durante il corso
The Missing Ink: The Lost Art of Handwriting, 
and Why it Still Matters di Philip Hensher

"Handwriting is what registers our individuality 
and the mark which our culture has made on us. 
It is the key to our souls and our innermost nature."

06 ottobre 2012

il potenziale creativo della scrittura a mano

negli ultimi tempi quando viene sera
lascio il ticchettio veloce della tastiera
e mi faccio trasportare dal lento ritmo della mia mano
per riscoprire il segno della mia scrittura corsiva




















svolgo così alcuni semplici esercizi suggeriti
da monica dengo durante il corso di calligrafia
che da marzo sto frequentando ad arezzo

l'esercizio fatto la sera mi torna poi utile la mattina
perché, come scrive luisa carrada nel suo blog,
col corsivo corrono i pensieri  e io trovo lo spazio
per liberare la mia immaginazione e creatività
risorse preziose per lavorare ed essere innovativi

sempre più spesso, infatti, in molti ambiti professionali
si preparano documenti di lavoro, presentazioni ppt,
brochure per illustrare prodotti o servizi

per rendere questi lavori più attraenti e originali
possiamo personalizzarli con un lettering particolare
unico e irripetibile perchè fatto con le nostre mani !

da queste premesse è nata l'idea con monica dengo
di organizzare un corso con un taglio molto pratico
Il potenziale creativo della scrittura a mano
che avrò il piacere di ospitare nel mio studio a roma



si inizia con un workshop introduttivo sabato 10 novembre

A partire dalla scrittura di ognuno si faranno tanti esercizi per sciogliere la mano e mettere in comunicazione tutto il corpo con il segno che si produce. Lo scopo è di ampliare l’idea che abbiamo della nostra scrittura, per farci scoprire come essa sia un mezzo insostituibile dell’espressione di sé e potenziale mezzo di espressione artistica. 

successivamente il corso si svolgerà in tre incontri
2 e 3 febbraio, 9 e 10 marzo, 6 e 7 aprile 2013

Scopo di questo corso è riscoprire e coltivare l’arte della scrittura che significa equilibrio di gesti, spazi e flusso di pensieri per sviluppare la creatività e l’immaginazione.

il corso si caratterizza per un approccio non solo teorico
ma anche pratico perché gli allievi potranno applicare
quanto appreso nel proprio lavoro quotidiano

Se stiamo preparando un documento da leggere su un tablet possiamo mettere in evidenza il titolo con un lettering particolare. In una presentazione con power point possiamo focalizzare l’attenzione in una slide con brevi frasi dal tratto unico e originale. Oppure durante un corso di formazione sintetizziamo le parole chiave più significative scrivendole su una lavagna in modo chiaro e leggibile perché le parole comunicano significato anche con il loro aspetto visivo e, se scritte a mano, possono comunicarlo anche maggiormente.

vi aspetto quindi sabato 10 novembre
con carta e tanti pennarelli colorati !

:)

per info e iscrizioni info@articalligrafiche.it
su twitter seguite #scriviamoamano
su facebook la pagina del CIAC

01 ottobre 2012

diamo "spazio" ai bambini #2


per sperimentare il mind mapping con i bambini consiglio
di coinvolgerli attraverso il gioco, il divertimento o attività
che li stimolino sotto diversi aspetti come ad esempio
partecipare ad una performance artistica !

quest'estate il museo MAXXI di roma ha organizzato
performance artistiche ACTING OUT- artisti italiani in azione
a cui si poteva partecipare liberamente per diventare
parte integrante di un'opera d'arte collettiva

Con linguaggi e metodologie diversi, gli artisti daranno origine a narrazioni differenti tra loro ma accomunate dalla volontà di relazionarsi con la realtà spaziale del museo e con quella sociale, politica, storica del mondo.

con paolo abbiamo scelto di partecipare alla performance
capienza massima meno uno di marzia migliora












Il progetto di Marzia Migliora nasce dalla riflessione sulla parola OCCUPARE, intesa in tutte le sue accezioni e sfaccettature. Un muro di corpi occuperà la hall del MAXXI: 1000 persone – 4 per mq – nei 250 mq dell’ingresso del foyer del Museo. 

per partecipare bisognava indossare una maglietta
che rappresentasse il personale significato
che si dava alla parola occupare

così ho proposto a paolo di scrivere in modo non lineare
il suo pensiero con una mappa mentale









abbiamo



come sempre prima di inziare è bene consultare il vocabolario
per conoscere il significato delle parole in tutte le sue sfumature




















abbiamo poi stampato la mappa mentale su una maglietta
e siamo andati al maxxi per diventare un'opera d'arte




e occupare lo spazio con il corpo e la mente !



:)