22 luglio 2009

professione: mind mapper # 3




Venerdì 24 luglio
parteciperò allo Staff Day
di PricewaterhouseCoopers Advisory Srl del nord-est
che si svolgerà a Ponzano Veneto presso il Relaise Monaco

Il tema della giornata sarà Nana-Korobi Ya-Oki.
Innovare i parametri dell’efficacia consulenziale

e durante la mattina farò un intervento dal titolo
Orientarsi nella complessità: con quali mappe?



Nel pomeriggio condurrò un laboratorio
durante il quale i partecipanti, in piccoli gruppi,
realizzeranno delle mappe mentali per individuare
i parametri innovativi dell'efficacia consulenziale

:)

p.s.
Nana-Korobi Ya-Oki nella lingua giapponese vuol dire
Puoi cadere sette volte, e rialzarti otto

19 luglio 2009

creatività: ricercarla, riconoscerla e nutrirla



Io lavoro con i numeri; numeri da controllare, da validare, da interpretare, da estrarre, da prevedere... E spesso mi sento chiedere: “ma come fai tu, che sei così creativa, a stare tutto il giorno con la testa fra i numeri?”.
Lungo la strada che cerca una risposta a questo ritornello, mi interrogo sulla possibilità di rilasciare creatività fra i numeri di tutti i giorni e sulla necessità di coltivare la propria personalità creativa.


inizia così l'interessante articolo di Rosy Alaia
La creatività: ricercarla, riconoscerla e nutrirla
pubblicato nel sito Centro Studi Bancari Giuseppe Romano
dove, nella sezione formazione on line,
potrete trovare altre stimolanti letture

18 luglio 2009

coscienza della conoscenza



segnalo l'articolo di gerlando gibilaro
Conoscenza e coscienza: mappe mentali, mappe concettuali,
brainstorming ed altri concetti astrusi


le riflessioni di gerlando sono interessanti
e molto stimolante è il suo punto di partenza
La domanda è: possiamo disegnare quanta coscienza abbiamo di ciò che conosciamo (o che crediamo di conoscere)?

vi invito a seguire il percorso di geraldo
che alla fine si conclude così:
(...) Ed è per questo che al sottoscritto non piace parlare di mappe mentali differenziandole dalle mappe concettuali. Quando si inizia non si sa cosa ne verrà fuori. (”È pericoloso, Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via“.)
Più interessante, mi sembra, l’idea di pensare visivamente: il Think visual di Dave Gray.
Concludo rilanciando, invece, l’idea di scoprire i luoghi e le modalità con cui le mappe mentali e mappe concettuali si mescolano e si confondono fra di loro, esplorando quelle zone di confine: là dove, per dirla con Italo Calvino, non è più possibile distinguere il rombo del tuono dall’ululato del lupo (Italo Calvino: Le città Invisibili).


trovo molto suggestiva l'idea finale di geraldo:
esplorare una zona di confine...tra ordine e caos

personalmente tra le mappe mentali di tony buzan
e le mappe concettuali di joseph novak
scelgo quelle mentali perchè sono più rispondenti
al mio stile cognitivo e potenziano il processo creativo

quando, invece, voglio realizzare una mappa digitale
per coniugare maggiormente creatività e operatività
opto per le solution map di alberto scocco
che sono un compromesso tra mappe mentali e concettuali

per il futuro sono molto interessata ad approfondire
il think visual di dave gray, che avevo già segnalato qui

a questo punto rilancio a gerlando l'idea
di provare le solution map di alberto scocco
chissà... forse è quello che sta cercando!

comunque sia, buon mapping a tutti ;)


p.s.
gerlando gibilaro è avvocato
e coautore del sito indiritto.it

15 luglio 2009

mappe mentali all'università # 9

giorni fa ho ricevuto questa mail
e ho capito che il mind mapping
può essere... "virale" ;)

Cara Roberta
sono ancora sotto l'effetto dell'esame ma, volevo esprimerti il mio ringraziamento per quanto ci hai presentato a lezione circa le mappe mentali.

A dir la verità mai e poi mai avrei immaginato di utilizzarle come metodologia perchè, con i miei primi 50 anni, cambiar metodo per prendere appunti è pesante. Ma poi, quando ho visto la presentazione di Alessia, ho avuto come una folgorazione e in un attimo nella mia mente si sono configurate tutte le soluzioni che potevo apportare al mio studio con questo metodo. Infatti, non vedevo l'ora di arrivare a casa e mettere in pratica ciò che tu e Alessia mi avevate ispirato. Così ho messo giù le mie mappe mentali che, certamente, sono allo stato ancora di prima esperienza ma, sono certa che con il tempo imparerò a migliorare.

Come sai credo molto nel cambiamento, nell'innovazione e nei suggerimenti perchè ci aiutano ad aprire la nostra mente, ad organizzarci meglio e avere ben chiara la strada da perseguire senza che nulla venga abbandonato. Come giustamente diceva Alessia, molto spesso prendendo appunti nella maniera classica, abbiamo una marea di fogli ma manca quella visione di insieme che le mappe mentali danno, e questo è decisamente un valore aggiunto.

Appena posso ti inviero le mie prime mappe, grazie ancora e buon w.e.
Franca Simone

mi ha fatto molto piacere ricevere questa mail
perchè, come spesso dice marco stancati a lezione,
la partecipazione convinta e motivata degli studenti
dà un senso al nostro lavoro !


p.s.
franca ha sostenuto un brillante esame
premiato dal professore con un bel 30 !

12 luglio 2009

mappe mentali all'università # 8

prima delle vacanze si fanno un pò di bilanci
e posso dire che il mio è positivo

in particolare è stato importante avviare
la collaborazione con la cattedra di
pianificazione dei media nella strategia d'impresa
di cui è docente marco stancati
presso la facoltà di scienze della comunicazione
dell'università la sapienza di roma

a marzo ho svolto la prima lezione per introdurre il metodo
ad aprile ho fatto un'esercitazione in aula
e a giugno in occasione della lezione conclusiva del corso
c'è stata la testimonianza di una studentessa,
alessia bellezza, che ha scelto di studiare
con le mappe mentali per prepararsi all'esame finale

questo percorso è stato molto stimolante
perchè mi ha permesso il contatto diretto con gli studenti
offrendo la mia esperienza come mind mapper

è stato bello sfogliare il quaderno di alessia



e vedere come i suoi appunti lineari



si sono trasformati in radiali



anche le slide utilizzate a lezione
sono state sintetizzate in modo radiale



così durante l'ultima lezione di giugno
con due mappe mentali abbiamo raccontato
la sua storia di apprendimento



All’inizio era scettica,
il “dogma dei riassunti lineari” era assoluto!
Ma poi, per gestire le tante informazioni
contenute sia nel testo che nelle slide,
ho deciso di sperimentare le mappe e mettermi in gioco




Mi sono fatta guidare dalla curiosità
e ha scoperto che è possible appendere
non solo in modo “meccanico” accumulando informazioni,
ma anche in modo “organico” andando al cuore dei concetti.
Ecco alcune mie mappe...








durante la lezione è intervenuto anche un'altro studente
giovanni russotto, che ha mostrato una sua primissima
sperimentazione del metodo per organizzare il suo CV




p.s.
il 25 giugno alessia ha sostenuto l'esame
presentando un piano mezzi molto ben strutturato
che il professore ha premiato con un bel 30 e lode !!

brava alessia :)

08 luglio 2009

incubazione

lo so, è da un pò che non aggiorno il mio diario
il mese di giugno è volato via
tra impegni e pensieri...

l'università, il mappe_mentali_lab,
allenamente, letture interessanti,
nuovi incontri e progetti per il futuro...

insomma in questi giorni mi sento
come questo quadro di de chirico
intitolato L'attesa del 1974



guardandolo mi vengono in mente
le fasi del processo creativo
descritte da annamaria testa:
preparazione, incubazione, illuminazione, verifica

quella che sto vivendo è l'incubazione:
(...) E' l'elaborazione mentale dei materiali disponibili, alla ricerca di un ordine che produca un nuovo senso. È un processo che si sviluppa per prove ed errori, per flussi di pensiero apparentemente disordinati, altalenanti. Continua anche in momenti nei quali l'attenzione cosciente è sospesa. (...)