oggi e domani terrò una docenza al master.cor
dell'università sapienza di roma
come è già stato per il publi.com il laboratorio è collegato
alla lezione di public speaking che il prof. marco stancati
terrà la prossima settimana
:)
28 febbraio 2011
Mappe_Mentali_Lab al Master.Cor
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mappe mentali per progettare una presentazione efficace
Le mappe mentali per progettare
una presentazione efficace
un mio articolo pubblicato sulla rivista
Learnig News n.2/2011
dell'Associazione Italiana Formatori
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27 febbraio 2011
mind mapping & public speaking
dopo le due giornate di formazione sul mind mapping
gli studenti del master publi.com 7 hanno subito
messo in pratica quanto imparato in occasione
delle lezioni di public speaking del prof. marco stancati
gli studenti sono stati invitati a presentare il proprio curriculum vitae
utilizzando il tono di una narrazione mettendo cioè insieme
elementi informativi, conoscitivi, comunicativi, emozionali
alcuni studenti hanno organizzato i contenuti
della propria presentazione con un CV radiale !
altre foto della giornata
:)
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25 febbraio 2011
Mappe_Mentali_Lab al master Publi.Com # 2
sono state due giornate intense e produttive
quelle trascorse con gli studenti del master Publi.Com 7
che hanno imparato il metodo delle mappe mentali
non solo per migliorare il metodo di studio personale
ma anche per affinare la capacità di comunicare
ecco le fasi del processo di apprendimento
*** 1° giorno
> imparare le regole del mind mapping
> passare dal testo lineare alla mappa radiale
*** 2° giorno
> organizzare i contenuti delle slide con le mappe mentali
per l'esercizio sono state utilizzate le slide relative
alla lezione tenuta dal prof.Giulio Moini sul tema
"L'amministrazione pubblica come organizzazione complessa"
> lavorare in gruppo: dalla mappa individuale a quella collettiva
gli studenti, suddivisi in due gruppi,
si sono confrontati sull'argomento studiato
e hanno realizzato una mappa collettiva
> comunicare in modo chiaro e efficace
ciascun gruppo ha presentato la propria mappa
evidenziando il percorso logico scelto
per organizzare i contenuti della lezione del prof. Moini
> mappa mentale finale
al termine del laboratorio una mappa mentale collettiva
per raccogliere riflessioni, sensazioni, emozioni
delle due giornate di formazione trascorse insieme
:)
p.s.
grazie ad alessandra vallera, alessia bellezza
e katia vinciguerra che sono intervenute durante il laboratorio
per presentare casi di applicazione del mind mapping
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16 febbraio 2011
Mappe_Mentali_Lab al master Publi.Com
domani e venerdì terrò una docenza al master publi.com
della facoltà di scienze della comuncazione
dell'università sapienza di roma
come per lo scorso anno ho preparato un quaderno
durante le due giornate di laboratorio gli studenti
sperimenteranno il metodo delle mappe mentali
non solo per apprendere, ma anche per comunicare
quest'anno il laboratorio è infatti strettamente collegato
alla lezione di public speaking che il prof. marco stancati
terrà la prossima settimana durante la quale gli studenti
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13 febbraio 2011
scrivere un articolo con le mappe mentali
oggi vi presento una nuova mind mapper
che viene da molto, molto lontano…
il nostro incontro è avvenuto così
****** 29 settembre 2010
Buongiorno Roberta!
Mi chiamo Elena e ti scrivo dalla lontanissima Australia (sono io quel puntino rosso che appare ogni tanto sulla tua mappa !).
Ho scoperto il tuo blog pochi mesi fa, dopo aver seguito una presentazione sulle mind maps di Tony Buzan alla scuola dove insegno e dove i bambini utilizzano mind maps fin dal primo anno (che corrisponderebbe al nostro ultimo anno di scuola dell'infanzia). Da quando ti ho scoperta continuo a seguirti ... e imparare!
Ho incominciato ad usare le mind maps su due fronti: il mio lavoro (di insegnante e per alcune mie collaborazioni) e la mia famiglia.
Ho tre bimbi di 7, 6 e 2 anni e ho sperimentato con loro l'uso delle mappe: quando mi raccontano qualcosa di speciale che hanno fatto a scuola, quando prepariamo un compito o una presentazione che devono fare ai compagni e...funziona!
Ieri ho fatto vedere a Sara, 7 anni, la tua mappa sul colore verde e le ho chiesto se voleva provare a farne una. Per tutta una mattina ha lavorato per arricchire la sua mappa con nuovi rami e disegni, chiedendoci consigli per aggiungere informazioni (mi dite un animale verde? ma ci sono altri frutti verdi?) Insomma, una mind map "a gestione familiare". Tenendo conto che la lingua in cui lei scrive e parla abitualmente e' l'inglese, credo che per lei sia stato uno sforzo fare tutto in italiano (con qualche piccolo errore) e sono davvero contenta che ci abbia provato.
Dal punto di vista professionale, sto utilizzando le mind maps per un articolo sul bilinguismo dei bambini che sto scrivendo per un sito di donne espatriate come me. A questo proposito vorrei chiederti una consulenza per migliorare la tecnica con suggerimenti professionali come quelli che leggo spesso nel tuo blog.
Per ora ti ringrazio.
A presto, Elena
internet è una risorsa fantastica, permette di accrescere
le tue conoscenze e, con un semplice clic,
ti porta in qualsiasi parte del mondo
con elena ho fatto delle sessioni di mind mapping one-to-one
via skype facendo attenzione al fuso orario, 10 ore di differenza ;)
all’inzio elena mi ha inviato delle bozze di mappe mentali
con le quali aveva cominciato a individuare alcuni argomenti
che voleva sviluppare nel suo articolo
proprio attraverso la lettura e il commento di quelle mappe
è stato possibile trovare il modo migliore per comunicare alcuni concetti
la mappa è stata molto importante come punto di riferimento
per avere sempre chiaro il percorso logico da sviluppare
e dopo le sessioni one-to-one elena ha rielaborato le mappe
queste sono alcune sue considerazioni
Per il mio modo di approfondire le cose, trovo le mind maps estremamente efficaci nei processi di rielaborazione delle conoscenze: mi aiutano a "imparare per sottrazione" (come ho imparato da te e come usava dire una mia amica: "la cultura e' tutto quello che ti rimane attaccato dopo aver dimenticato quello che hai studiato").
Sono molti gli aspetti che mi piacciono delle mappe mentali, ma due sono i motivi che mi hanno convinto a utilizzarle:
lo spazio bianco
per me eʼ lo spazio creativo, personale del lettore, eʼ lo spazio di condivisione, da riempire con i propri pensieri, con le proprie parole, con i propri rami...e visto che lʼarticolo eʼ rivolto a mamme che come me si chiedono quale futuro linguistico avranno i propri figli, ho pensato che lasciare del bianco attorno potesse stimolare riflessioni e idee nuove;
lʼessenzialitaʼ
mi piace lʼidea di andare al cuore delle parole, di scegliere quella piuʼ appropriata, che racchiude tutto il senso che si vuole esprimere, mi piace lʼidea di una parola invece di un discorso lungo. E poi, mi piace utilizzare i colori, anche in senso simbolico, e sintetizzare con uno schizzo, unʼidea visiva.
***** gennaio 2011
l’articolo Il futuro è dei nostri bambini bilingue
è stato pubblicato sul sito expatclic
e queste sono le mappe mentali che arricchiscono
il testo lineare con ulteriori particolari
apprezzo molto lo stile di elena: essenziale, chiaro ed efficace
le sue mappe invitano il lettore ad una partecipazione attiva
e poi le mappe mentali possono essere molto utili
anche per imparare una seconda lingua !
brava elena :)
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10 febbraio 2011
coaching e mappe mentali
per il magazine CoachMag ho scritto un articolo
Orientarsi nella complessità: coaching e mappe mentali
Immaginiamo la vita come un gomitolo fatto di tanti fili di colori diversi (famiglia, lavoro, passioni, desideri, responsabilità…) che si possono aggrovigliare creando nodi che non ci consentono di tessere la nostra trama. Cosa fare per dipanare la matassa e far sì che ciascun filo possa, nell’unicità del suo colore, rendere più prezioso il nostro tessuto?
In questo contesto il coaching è uno strumento potente per orientarsi nella complessità e raggiungere gli obiettivi attinenti alla sfera non solo personale ma anche professionale. Durante il percorso di coaching può essere utile il metodo delle mappe mentali.
Il mind mapping può essere applicato in ogni fase del coaching.
Pensiamo al primo colloquio con il coachee durante il quale è fondamentale un ascolto attivo: fare domande specifiche, mantenere alta l’attenzione e prendere appunti per “catturare” le parole chiave cioè quelle significative che aiutano ad avere una visione globale.
Anche al termine di una sessione di coaching può essere utilizzata una mappa mentale per definire, insieme al coachee, azioni concrete da compiere. In questo caso un classico elenco numerato di cose da fare sarebbe molto limitativo perché non permetterebbe di creare associazioni, collegamenti e trovare anche soluzioni inaspettate.
Con una mappa mentale, invece, possiamo scrivere sui rami principali verbi all’infinito che sottolineano l’idea dell’azione (contattare, preparare, esplorare…) mentre nei rami secondari specificare i dettagli (chi, cosa, dove, quando…)
continua...
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07 febbraio 2011
senso orario !
in questi giorni ho riflettuto sulla questione
senso orario o antiorario?
e, anche grazie ai vostri commenti,
sono arrivata ad alcune conclusioni
innanzitutto è importante fare una chiara distinzione
tra due diverse tipologie di mappe mentali:
quelle che realizziamo durante un brainstorming
e quelle che utilizziamo per organizzare il pensiero
al fine di comunicarlo e condividerlo con gli altri
nel primo caso il pensiero divergente si irradia in ogni direzione
creando associazioni mentali anche inaspettate,
non c'è una regola da seguire, non c'è un prima o un dopo
prendendo in considerazione i commenti ricevuti
la preferenza per questo tipo di mappa è molto alta:
è forte il desiderio di esplorare il campo delle possibilità,
"guardare dall'alto" l'intreccio generativo di parole e immagini
nel secondo caso prevale, invece, il pensiero convergente
che richiede un'ordinalità che nel libro "Le mappe mentali"
Tony Buzan così descrive
(...) per controllare e applicare questo grande potere mentale, hai bisogno di strutturare il tuo pensiero e la tua mappa mentale usando le gerarchie e categorizzazione.Il primo passo è identificare le Basic Ordering Ideas (BOIs - Idee Organizzative di Base). Le BOIs sono concetti chiave entro i quali può essere organizzata una moltitudine di altri concetti (...)
i vantaggi della gerarchia e della categorizzazione sono
1. Le idee principali sono disposte in modo che le idee di secondo e terzo livello possano seguire velocemente e agilmente per facilitare una struttura di pensiero armoniosa.
2. Le BOIs aiutano a dare forma, scolpire e costruire mappe emntali, permettendo alla mente di pensare in modo naturalmente strutturato
per quanto riguarda la questione del senso di scrittura/lettura
facendo una sintesi dei commenti ricevuti
si può dire che la maggior parte degli intervenuti
segue il senso orario per tutti i livelli della mappa
(sia nella parte destra che sinistra)
chi sceglie il senso antiorario lo fa perchè
trova una simmetria con la parte destra della mappa
ed è facilitato nella lettura dall'alto verso il basso
chi sceglie il senso orario, invece, si fa guidare dall'istinto
e non fa riferimento alle convenzioni di lettura alto-basso
d'altra parte l'abitudine a leggere da sinistra verso destra
e dall'alto verso il basso dovrebbe poco interessare
chi utilizza il mind mapping perchè, non dimentichiamo,
nella parte sinistra della mappa si scrive da destra verso sinistra
di questo ne è più consapevole chi fa le mappe a mano,
e compie l'atto manuale della scrittura, rispetto a chi
utilizza il software e quindi digita le lettere sulla tastiera
inoltre chi utilizza il software, come mindmanager, molto spesso
non rispetta la regola fondamentale "1 parola per ramo"
e quindi scrive interi periodi vanificando la forza della parola-chiave
e le mappe che ne derivano non sono delle vere mappe mentali
come già detto, in questi anni ho seguito il senso antiorario
subendo l'influenza del software mindmanager con il quale
ho iniziato a sperimentare il mind mapping nel 2004
in questi giorni ho provato a cambiare e sono passata al senso orario
non vi nascondo che le prime volte ho dovuto prestare attenzione
ma sono convinta che il senso orario sia quello più naturale
soprattutto se si fanno le mappe a mano
inoltre seguire una convenzione con altri mind mapper
mi permette di condividere con più facilità le mappe
d'altra parte scegliere di utilizzare il mind mapping
per me vuol dire rappresentare il pensiero
seguendo regole diverse dalla scrittura lineare
solo così posso cambiare punto di vista e generare qualcosa di nuovo
per fare un esempio banale se per andare a lavorare
faccio sempre la stessa strada non avrò la possibilità
di scoprire nuovi percorsi più interessanti;
allo stesso modo se seguo le convenzioni della scrittura lineare
non posso scoprire nuovi spazi mentali
seguire sempre, a tutti i livelli della mappa, il senso orario
e quindi leggere non solo da destra verso sinistra
ma anche dal basso verso l'alto lo considero
un esercizio per "allenare i miei neuroni"
tutti sappiamo bene che per migliorare le nostre capacità
è importante imparare qualcosa di nuovo, evitare la routine,
cambiare abitudini, accogliere la novità con interesse e curiosità
ecco, per me questa è un'ottima occasione !
a conforto della mia scelta di seguire il senso orario
qualche giorno fa ho ricevuto il messaggio
di un mind mapper molto, molto autorevole: tony buzan !
tim fulford, buzan licensed instructor, è stato così gentile
da scrivere a buzan che ha confermato: clockwise at all levels
per concludere penso che nelle mie prossime mappe
specificherò sempre il senso di lettura
per facilitare la comprensione e ovviare i fraintendimenti
infine voglio ancora ringraziare a tutti coloro
che hanno partecipato a questa riflessione
da diverse parti del mondo: italia, inghilterra, spagna
australia, stati uniti, paesi bassi, thailandia,
singapore e francia !
per rendere più agevole la lettura
ho raccolto i 18 commenti in questo pdf
grazie:)
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