27 novembre 2010

creatività luminosa # 2

è sempre bello incontrare l'autore di un libro
che ti ha conquistato, perchè puoi scoprire i particolari
del processo creativo che lo scrittore ha seguito

annamaria testa, con tono appassionato ed energizzante,
venerdì scorso ha raccontato la genesi di "La trama lucente"



un libro, o meglio un'enciclopedia poderosa e maneggevole,
nata dall'impellente necessità di dare un senso, una visione più ampia, alle conoscenze ed esperienze maturate negli anni
per sfatare falsi miti e stereotipi e mettere in luce
tutto quello che racchiude la parola creatività

di questo bell'incontro conserverò nel mio quaderno
le parole chiave che ho annotato velocemente
e che hanno generato la mia piccola trama lucente

questa la mappa mentale realizzata durante l'incontro



questa è la versione un pò rivista e colorata



:)

23 novembre 2010

creatività luminosa

Venerdì 26 novembre alle ore 18.00 con molto piacere
andrò alla libreria Melbookstore di Roma dove
Annamaria Testa presenterà La trama lucente
con interventi di Loredana Lipperini e Giovanna Cosenza



(...) La creatività è un’intuizione che si accende al di là della consapevolezza, ma se non si accompagna alla conoscenza, alla competenza, alla fatica, resta un barlume senza esito. La creatività non è solo talento ma anche allenamento, non è solo natura ma anche cultura. E deve produrre qualcosa di utile, oltre che di nuovo, per la collettività. Questo libro non promette di rendere più creativi i suoi lettori, ma offre una visione al volo del territorio vasto che chiamiamo “creatività”. Un volo che, scoprendo tracce, coordinate, percorsi, ci aiuta a riconoscerla, a rispettarla e a coltivarla.



E che, connettendo punti luminosi, ricostruisce una trama fatta di mille trame: quella che, nella mente umana, unisce illuminazioni fino a configurare un concetto nuovo, e quella che a sua volta lo lega a chi l’ha pensato e alla sua storia personale. Quella che salda l’individuo al suo tempo e alla società in cui vive. E che, confrontando le visioni di scienziati, artisti, economisti, forma il disegno scintillante che chiamiamo progresso.(...).

questa è la mappa mentale che ho realizzato
leggendo il capitolo 14 "La creatività come processo"

20 novembre 2010

sinsemia # 2



è stato pubblicato il primo post
e sono sicura che presto diventerà
un punto di riferimento per tutti coloro
che sono interessati alla sinsemia

sinsemia.wordpress.com

16 novembre 2010

le sette vite della pagina

continua la ricerca sull'evoluzione della scrittura/lettura



domani la triennale di milano ospiterà la ebook conference
Scrittura/lettura. Le sette vite della pagina.

(...) Un’occasione unica - realizzato in collaborazione con Triennale VisionLab - per sviluppare una tematica che risulterà sempre più coinvolgente: il diffondersi di emergenti “tecnologie di lettura”. L'obiettivo è sperimentare, grazie ai tablet, nuove modalità di lettura, facendo emergere forme di scrittura teoricamente “penalizzate” dalla stampa, che l’introduzione del web non ha permesso finora di recuperare. Una sfida stimolante ed appassionante per giornalisti, designer, illustratori, artisti e scienziati, ma anche per gli editori aperti alla sperimentazione e alla ricerca di modelli di business diversi da quelli tradizionali.(...)

14 novembre 2010

a torino pensatrici flessibili

riprendo il precedente post per provare a descrivere
cosa accade quando, come pensatori flessibili,
ci allontaniamo dagli automatismi, dalle consuetudini
e valutiamo con attenzione le informazioni-stimolo
arrivando a produrre una struttura cognitiva nuova



questo "movimento", che va dal basso verso l'alto
e che richiede maggiore consapevolezza
è proprio quello che cerco di "stimolare"
quando insegno il metodo delle mappe mentali

durante il mappe_mentali_lab del mese scorso
11 donne torinesi con grande entusiasmo e curiosità
hanno sperimentato il pensiero flessibile

sono passate dalla scrittura lineare, sequenziale, alfabetocentrica
ad uno spazio mentale nuovo nel quale organizzare i pensieri
seguendo una geometria radiale utilizzando parole e immagini




anche questa volta il gruppo era formato da persone
con professionalità molto diverse tra loro (architetto,
psicomotricista, coach ontologico, counselor psico-motorio,
esperta di marketing e comunicazione, audiometrista,
insegnante di gyrotonic, psichiatra) e questo ha reso possibile
un'interazione ancora più interessante e arricchente



il passaggio dalla scrittura lineare a quella radiale
ha fatto scoprire le potenzialità del metodo
che permette di rielaborare i contenuti in modo personale
sviluppando in particolar modo il pensiero critico



gli esercizi sono stati non solo individuali, ma anche di gruppo
per sviluppare progetti di interesse comune nei quali
ciascuna persona è intervenuta con la sua specifica professionalità



alla fine delle due giornate di formazione
è stata realizzata una mappa mentale collettiva:
ciascuna partecipante ha scelto le parole chiave
per descrivere la personale esperienza
di pensatrice flessibile, di mind mapper

08 novembre 2010

il pensatore flessibile

riprendo il precedente post per riflettere sul valore
dell’organizzazione sinsemica della conoscenza

leonardo romei e luciano perondi
in Letture da recuperare scrivono:

Conoscenza
L'organizzazione sinsemica permette di visualizzare correlazioni tra gli elementi che costituiscono un testo e in particolare di mostrare rapporti complessi che in forma lineare sarebbe molto difficile rendere. In altri termini consente la lettura sinottica di un problema.
La disposizione spaziale ha un valore non solo illustrativo ma anche euristico, cioè permette di fare scoperte, e addirittura consente di sviluppare dimostrazioni, e quindi di giocare un ruolo in processi di tipo deduttivo.
Questo specifico valore conoscitivo della scrittura emerge quando ci si concentra sul problema della comprensione.


sono convinta che l’organizzazione sinsemica della conoscenza
sia utile per sviluppare e potenziare il pensiero flessibile
e il metodo delle mappe mentali può essere d’aiuto

leggendo Psicologia sociale di lucia mannetti
mi sono soffermata sul capitolo 2
che riguarda i processi e le strategie
con i quali diamo senso al mondo sociale


Gli psicologi sociali hanno sempre attribuito una notevole importanza ai processi cognitivi mediante i quali gli individui elaborano una rappresentazione della realtà nella quale sono inseriti (…) una rappresentazione del mondo dotata di significato, consente loro di evitare situazioni di dubbio, incertezza, incoerenza, di prepararsi all’azione e di avere una situazione soggettiva di controllo (…)

questa è la mappa mentale che ho realizzato
per avere sempre a disposizione un’anteprima
degli argomenti trattati nel capitolo



nella lettura mi sono soffermata in particolare
sul concetto di “sforzo cognitivo: due vie o due poli?”

quando dobbiamo dare senso al mondo sociale
cioè riconoscere e valutare un oggetto sociale
(es. formarsi un’impressione di un collega,
capire cosa si deve fare in una data situazione ecc.)
elaboriamo le informazioni applicando processi cognitivi di 2 tipi:
> processi rapidi che richiedono un ridotto sforzo cognitivo
> processi accurati che richiedono uno sforzo elevato,
perché esaminiamo accuratamente le informazioni disponibili
e consideriamo le possibili interpretazioni alternative



L'immagine delle due vie, tra le quali l'individuo sceglierebbe, sebbene efficace, può diventare fuoriviante.

Per questo è certamente più opportuno parlare di un continuum del quale i due tipi di processo rappresentano i poli estremi e sul quale possono essere collocati i diversi episodi cognitivi.


Ad un polo si collocano i processi che richiedono poco sforzo, gli episodi cognitivi che si verificano quasi senza che il soggetto ne sia consapevole, mediante i quali schemi cognitivi preesistenti si impongono sull’informazione nuova. Questi processi sono definiti processi dall’alto in basso (to-down) o processi guidati dalla teoria (theory driven), per indicare che il processo parte dalle strutture cognitive del soggetto (alto, teoria) che danno un senso agli elementi informativi a agli oggetti percepiti (basso, dati)

Al polo opposto si collocano i processi cognitivi che richiedono un notevole sforzo per riflettere sull’informazione stimolo e valutarla accuratamente. Questi processi sono definiti dal basso verso l’alto (bottom – up) o guidati dai dati (data driven), per indicare che l’attività cognitiva parte dall’esame dell’informazione nuova (basso, dati) per arrivare a produrre una nuova struttura cognitiva (alto, teoria)


questa la mia rappresentazione sinsemica del pensatore flessibile



l’idea generale è quella di un pensatore flessibile,
capace di adottare una gamma di strategie cognitive
e in grado di operare sia in modo automatico che consapevole

in conclusione penso che il momento storico che stiamo vivendo
richieda necessariamente un’accuratezza
e un senso di responsabilità più alto rispetto al passato

è importante elaborare le informazioni
creando schemi cognitivi nuovi
che ci facciano abbandonare gli automatismi
e la conseguente chiusura cognitiva

per questo le mappe mentali, poichè permettono
di rappresentare il pensiero in modo sinsemico,
possono essere utili al pensatore flessibile

03 novembre 2010

sinsemìa

finalmente la parola che cercavo!

l'ho trovata leggendo l'approfondimento
Letture da recuperare curato da
Luciano Perondi e Leonardo Romei,
con la collaborazione di Antonio Perri,
pubblicato su Nòva del Sole 24 Ore
che ho segnalato nel precedente post



Scrittura e spazio
La scrittura non è fatta solo di lettere, parole, numeri e segni di interpunzione, ma anche da elementi come il colore, la dimensione e il peso visivo dei caratteri, lo spazio. La disposizione degli elementi nello spazio non ha soltanto fini di carattere decorativo, ma comunica alla pari con le parole o i numeri.


Sinsemìa
Per sinsemìa si intende la disposizione deliberata e consapevole di elementi di scrittura nello spazio con lo scopo di comunicare, attraverso l'articolazione spaziale, in modo ragionevolmente univoco e secondo regolarità. Queste regolarità possono essere valide soltanto per quel testo – ma coerenti, rigorose e interpretabili senza bisogno dell'aiuto dell'autore – oppure definite da precisi schemi e abitudini di fruizione consolidate.

Il termine sinsemìa è composto dal prefisso sin di sintassi, dal greco syn («con», «insieme», usato con il significato di «unione», «contemporaneità»), e da semía che deriva da sema, «segno». Sinsemìa starebbe a indicare il modo in cui i segni stanno assieme (nello spazio). Il termine è stato coniato nel 2007 da Giovanni Lussu e Antonio Perri e rientra in un approccio di ricerca che si contrappone a una visione lineare e alfabetocentrica della scrittura.


ho trovato veramente illuminante la definizione di sinsemìa
perchè la trovo perfetta per collocare il mio lavoro di ricerca
in un ambito di più ampio respiro: da 6 anni, infatti,
sono impegnata ad approfondire ed esplorare
il passaggio dalla scrittura lineare a quella radiale
dove le immagini hanno lo stesso valore delle parole
in uno spazio che si sviluppa in senso orizzontale

molto interessanti le riflessioni di perondi e romei

Storia della scrittura
La storia della scrittura è ricca di esempi di testi con un'alta componente sinsemica. L'avvento della stampa, a causa dei suoi limiti tecnici, ha contribuito però a rafforzare l'idea che la distinzione tra testo e immagine, tra lettere e organizzazione dello spazio siano fatti naturali e imprescindibili. Questo ha ridotto ulteriormente le possibilità di interazione verbo-visiva e ha rafforzato l'idea che uno dei due elementi fosse necessariamente subordinato e contrapposto all'altro.


come esempio di scrittura sinsemica viene indicata
una della più celebri immagini di gioacchino da fiore
tratta dal liber figurarum del XIII secolo


Nel manoscritto in questione, Gioacchino afferma che i misteri della trinità possono essere meglio compresi in figure che in parole e usa le sue schematizzazioni per rendere visibile a se stesso e agli altri la sua intricata tessitura teorica.

con l'intento di partecipare allo sviluppo di questo filone di ricerca
segnalo il contributo della dott.ssa rosa martucci, bibliotecaria
presso la Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari,
e pubblicato sul sito mappementalitalia

la dott.ssa martucci ha rinvenuto esemplari
di antiche mappe mentali in un codice membranaceo
(libro manoscritto in pergamena) conservato presso
la Biblioteca Pubblica Arcivescovile Annibale De Leo di Brindisi

Un codice della fine del 1200 e le sue mappe mentali



(...) Il testo trascritto è "Concordia discordantium canonum seu decretum" di Graziano, canonista toscano (forse di Chiusi) vissuto tra la fine dell’XI secolo e la metà del XII, insegnante di diritto canonico nello Studio di Bologna. Si tratta quindi di un trattato relativo al corpus delle norme giuridiche ecclesiastiche (...)



(...) intrigante è la presenza non occasionale di raffinate mappe mentali, generalmente tracciate nel margine inferiore, di mano diversa da quella del copista e da quella del redattore delle glosse a margine del testo, che alla narratività, pur sintetica, delle glosse giustappongono l’evidenza grafica di argomentazioni scandite in una struttura a volte piramidale a volte radiale utili per prevenire o colmare le lacune della memoria.(...)





qui per vedere altre mappe mentali del XII secolo
e questa è la mia mappa mentale fatta nel XXI secolo



evviva la sinsemìa !