10 dicembre 2007

mappe mentali in azienda

in un precedente post ho segnalato
l'importante contributo di alessio sperlinga
mappe mentali in azienda

oggi riprendo il tema delle organizzazioni aziendali
per introdurre l'articolo di chiara battistoni
le nuove tendenze collaborative:
l'uomo torna protagonista dei processi


Viviamo in un mondo di interdipendenze e di complessità
in cui agli individui si chiede di saper affrontare la vita
con le sue asprezze, per uscirne poi trasformati

Anche nel mondo delle organizzazioni
si rende necessario riorganizzare i processi
in modo che l'uomo ritorni ad essere il vero protagonista


chiara battistoni svolge la sua analisi
delineando il nuovo scenario
attraverso importanti parole chiave
- resilienza e liquidità
- collaborare è innovare
- collaborare per crescere
- mappe per descrivere il pensiero
- il symposium IT di gartner

in particolare le mappe mentali vengono indicate
come strumento di gestione e rappresentazione della complessità

(...) Le scienze cognitive e le neuroscienze hanno dimostrato che l’uomo non pensa per modelli lineari; eppure gli strumenti di cui dispone per concretizzare le idee seguono questa logica, strutturando le informazioni in maniera sequenziale; pure il Web, in teoria adatto all’approccio circolare e spiraliforme tipico del pensiero, non sempre sfrutta queste potenzialità. L’ingresso nell’Ict delle mappe mentali e delle mappe concettuali come tecniche di rappresentazione del pensiero costituisce il primo passo verso la traduzione “biologica” delle idee(...)

(...) L’introduzione di queste metodologie (che pure resta confinata a casi di eccellenza) consente di raggiungere un buon livello di condivisione delle informazioni di base e un adeguato livello di descrizione della realtà complessa, oltre a favorire percorsi interni di collaborazione. Il metodo metacognitivo applicato per l’impostazione di una mappa, infatti, prevede sessioni di brainstorming che facilitano reciproca conoscenza e confidenza, elementi propedeutici allo sviluppo di fiducia e trasparenza, due dei requisiti cardine della collaborazione.

Gartner ha coniato il concetto di “trasparenza proattiva”, la capacità cioè di rendere intelligibili i processi, facendo sì che gli utenti siano essi stessi catalizzatori di innovazione e cambiamento. La collaborazione riporta l’attenzione sulla cultura e la conoscenza; l’uomo, con il suo patrimonio di esperienza, di vita vissuta, è il fulcro del cambiamento e dei processi, in particolare di tutti quelli legati direttamente ai clienti.

Riorganizzare l’azienda in modo che l’uomo sia al centro dei processi significa dunque scegliere una metodologia innovativa per progettare la struttura organizzativa, valorizzando il vissuto individuale senza per questo indulgere all’emotività. Nel rinnovato contesto collaborativo il vissuto personale è parte integrante del patrimonio di conoscenze condivise dell’azienda; viene esplicitato e inserito in un quadro organizzativo che armonizza ruoli e relazioni, superando i tradizionali organigrammi aziendali...(continua)


penso che introdurre le mappe mentali in azienda
insieme ad altre metodologie innovative
possa rappresentare un'interessante opportunità
per vincere la sfida del nostro tempo: la complessità

Nessun commento: