le mie letture all'aria aperta
Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen
La trama lucente di Annamaria Testa
Oralità e scrittura di Walter Ong
torno a settembre :)
29 luglio 2010
buone vacanze
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Etichette: leggere
26 luglio 2010
sperimentare > prototipo = una tesi radiale
sperimentare > mettere alla prova qualche cosa
per accertarne e verificarne le capacità funzionali
la validità, l’efficacia, il rendimento
prototipo > primo esemplare costruito, per lo più artigianalmente, e suscettibile di collaudi e perfezionamenti,
su cui è basata poi la costruzione in serie
queste due parole ben descrivono il lavoro che,
da marzo 2009, ho svolto nell’ambito della cattedra
pianificazione dei media nelle strategie d'impresa
dove il prof. marco stancati ha offerto agli studenti
la possibilità di imparare il metodo delle mappe mentali
inserendo nella didattica delle lezioni specifiche sull’argomento
in questi mesi ho conosciuto diversi studenti
che con entusiasmo e passione si sono messi alla prova
utilizzando le mappe mentali per lo studio,
sia individuale che di gruppo, riscoprendo
risorse personali e potenzialità un po’ sopite
dal tradizionale metodo “leggi e ripeti”
giorno dopo giorno, è cresciuto l’interesse
e la voglia di andare oltre per utilizzare le mappe
non solo nello studio del singolo esame,
ma anche per l’ultima prova universitaria:
scrivere la tesi di laurea
è nata così l’idea, fortemente sostenuta dal prof. stancati,
di progettare una tesi con le mappe mentali
e katia vinciguerra, con passione e determinazione,
ha realizzato il prototipo di “tesi radiale”
il cui formato, ovviamente, è orizzontale
in qualità di tutor ho seguito katia passo dopo passo,
proprio perché la “strada” non era quella consueta,
e il prof. stancati ci ha sempre seguite
indicandoci la giusta "direzione"
oggi alle ore 18.00 presso il centro congressi
della facoltà di scienze della comunicazione
katia discuterà la tesi dal titolo
I lovemarks del running italiano. Il caso New Balance
per realizzarla katia ha messo da parte il programma word
e ha scritto in lineare e radiale con strumenti
analogici (carta, matita, colori) e digitali
(indesign, photoshop, illustrator, iMindmap)
oggi per presentarla non utilizzerà powerpoint,
ma prezi e l’iPad
per ora vi posso mostrare solo la copertina
a settembre vi racconterò tutti i particolari
:)
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18 luglio 2010
sperimentare, sperimentare, sperimentare
luoghi ideali per sperimentare...
Nel palazzo che ospita il «Sole 24 Ore», disegnato in vetro e alberi da Renzo Piano, c'è una saletta senza finestre, delimitata da armadi e punteggiata da ogni sorta di schermo, computer, iPad, notebooks, palmari. Web master poco più che teen ager discutono animatamente con uomini di industria pionieri dei new media in Europa. Imprenditori milionari e blogger incalliti litigano su un progetto, un'idea, una start up, un'impossibile application iPad. D'estate fa caldo, la luce è da acquario, la saletta è battezzata dagli spiritosi «Garage». Lì dentro si progetta il futuro di questo giornale, su carta, web, tablet e tra menabò fantastici di inizio millennio, video colmi di suoni e colori, tv tridimensionali (...)
(...) Da qualche giorno bazzicano nel Garage studenti del Politecnico di Milano («neppure laureati!» mastica qualcuno, non so se ammirato o preoccupato). Ci insegnano a leggere, sì avete capito bene. Ci spiegano cioè, come il nostro cervello, i nostri occhi, la nostra attenzione fisica e psicologica varino se abbiamo in mano un giornale di carta, un libro, se siamo davanti allo schermo di un computer o un iPad. Seguendo i movimenti del bulbo oculare e l'attività cerebrale è possibile notare – schematizzo, e me ne scuso, la lezione del coltissimo Garage – come lettura e apprendimento mutino dalla carta al video. Sui media tradizionali si apprende «pattinando», sempre seguendo il testo, lettera dopo lettera, parola dopo parola, pagina dopo pagina. Online, invece, si impara e legge come il ciottolo che schizza sullo specchio d'acqua, si tocca e si riparte, si ritocca e vola ancora. Saltando attimo dopo attimo, senza fermarsi (e a giudizio del teorico Nicholas Carr, come vedremo, ne conseguono veri danni cognitivi). (continua...)
"Domenica" Sole 24 ore - 18 luglio 2010
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ode alla tipografia
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16 luglio 2010
negoziare: no problem !
sono convinta che utilizzo del linguaggio visuale
possa veramente facilitare il dialogo, l'ascolto attivo
anche perchè, come afferma daniel shapiro,
gli strumenti tradizionali della diplomazia
sono poco produttivi nei conflitti moderni
(...) Oggi è tutto cambiato, e io non credo nell'"altro". I filosofi insegnano che il sé non è sé senza l'altro. Il che significa che non c'è altro senza sé. Quindi l'altro non può esistere da solo. Eppure io sono convinto che in un mondo di relazioni l'altro è altro in relazione a me, che sono una persona molto diversa nel momento in cui negozio una richiesta di mio figlio o mi trovo in un ristorante a Parigi assieme a te, davanti a un bicchiere di vino. (...)
Shapiro invita, quindi, a mettere da parte
il vecchio concetto di "altro" per concentrarsi
su un numero limitato di core concerns
che possono essere usati come leve
per suscitare emozioni utili
in questo contesto di equilibrio tra razionale ed emotivo
che da individuale diventa collettivo
per l'occasione ho realizzato la mappa mentale
che riassume l'intervista a daniel shapiro
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Etichette: mappe mentali, visual thinker
15 luglio 2010
sottrarre # 2
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Etichette: languagegarage
14 luglio 2010
sottrarre # 1
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Etichette: languagegarage
12 luglio 2010
languagegarage
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Etichette: languagegarage
11 luglio 2010
visual language
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Etichette: creatività, disegnare, visual thinker
imparo a disegnare
Il magazine Sette di venerdì scorso
(...) Sarebbe molto bello e utile se molte persone imparassero, carta e matita alla mano, a disegnare anche in modo semplice, quello che succede nel mondo. Il nostro interesse per gli altri paesi cambierebbe enormemente.(...)
o ancora simo capecchi che segnala nel suo blog
...nessuno ha ancora raccontato L'Aquila e il terremoto con matita e taccuino, girando per le strade e disegnandola dal vero. L'Idea è proprio questa ed è semplice in fondo: raccogliere le immagini dei disegnatori che attraversando le strade, le piazze, le nuove periferie di questa città silenziosa, ma non ancora ridotta al silenzio, vogliano raccontare i luoghi comuni e non comuni del terremoto (...)
... Carriole, matite e proteste pacifiche sono gli strumenti inadeguati che abbiamo per tenere desta l'attenzione sul terremoto dimenticato...
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Etichette: colori, disegnare, visual thinker
10 luglio 2010
insubordinata
La curiosità è insubordinazione allo stato puro.
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Etichette: perle
08 luglio 2010
il salone della parola
da oggi fino all'11 luglio si svolgerà a pesaro
il Salone della Parola, per riportare al centro dell’attenzione
il linguaggio e la parola nelle loro tante sfaccettature
il programma si presenta ricco e interessante
se potessi andrei ad ascoltare
Oltre la tavoletta: il web, le biblioteche, la filologia, la filosofia
Un tempo la tavoletta era di pietra o argilla e i nostri progenitori vi incidevano sopra. Oggi mantiene ancora la sua funzione comunicativa, di scrittura e lettura ma è completamente rivoluzionata nei materiali e nelle possibilità che offre. Medium contemporaneo allacciato alla rete, permette di scaricare e leggere libri e giornali. Tutto questo apre una serie di quesiti: come esser certi dell’autenticità delle miriadi di informazioni che si reperiscono in internet? Le biblioteche, da sempre luogo della memoria, della conservazione e della fruizione della cultura come reagiranno dinanzi a questa innovazione della trasmissione della conoscenza, delle informazioni e del sapere? La filosofia e la filologia possono contribuire a sciogliere alcuni di questi quesiti.
segnalo inoltre Questioni della lingua oggi:
passando da una pagina all'altra del sito
oggi ho imparato una parola nuova
Ecfrastica
Il termine non è dei più usati, ma il genere è molto studiato: è la scrittura che descrive immagini. Educare alle immagini diventa semplice se si fanno esercizi di questa letteratura, che si adatta a tutte le arti, e anche alla comunicazione dei beni culturali. La costruzione di laboratori di ecfrastica è un interessante modello di educazione estetica. Perché descrivere le immagini significa alfabetizzarsi, occorre approfondire la teoria e praticare l’ermeneutica del testo.
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07 luglio 2010
memoria e fitness mentale
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Etichette: cervello e mente, mappe mentali, scuola, università
04 luglio 2010
metodo di studio
in un buon metodo di studio le mappe mentali
si utilizzano, dopo aver letto e sottolineato il testo,
per prendere appunti cioè selezionare le informazioni,
rielaborarle, riorganizzarle e svolgere un ruolo attivo
durante il processo di apprendimento
nel capitolo 4 a pag.87 l'autrice spiega
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Etichette: mappe mentali, scuola, università
02 luglio 2010
esami di maturità
per arrivare preparati il giorno dell'esame
è importante avere un buon metodo di studio
e quest'anno sembra che molti studenti
non l'abbiano ancora trovato
Maturità, boom di insufficienze agli scritti
ecco qualche consiglio per la prova orale
(...) Consiglio uno studio mirato, focalizzato sulle mappe concettuali e sui possibili collegamenti con le varie materie - spiega Maria Luisa Michesi, dirigente scolastico del Morgagni, in commissione al Visconti - Il colloquio dev' essere il più interdisciplinare possibile: è l' esaminando che deve avere l' abilità di portare la commissione verso gli argomenti da approfondire». La preside del Tacito, Giuliana Mori, ricorda che «è importante badare alla sostanza e dimostrare conoscenze elaborate in modo personale». «Non ripetere a pappagallo» consiglia Daniela Scocciolini, preside del Pasteur (...)
è importante curare anche la tesina
L'esame si gioca in trenta secondi
(...) I primi minuti dell' esame sono fondamentali, come in un film lo studente protagonista si descrive nelle prime battute. Certo, poi deve venir fuori la preparazione specifica, la tenuta psichica, la competenza nelle varie materie, ma l' attacco con la tesina dà il tono all' intero esame. Il candidato ha potuto scegliere in piena libertà il suo argomento, quindi la sua tesina lo rappresenta in pieno, è quasi un autoritratto.
Guai a quelli che hanno scaricato quattro pigre boiate da internet, guai a chi ha comprato per cinquanta euro la tesina all' amico più grande, che ha finito la scuola due anni fa. Guai a chi non dimostra apertura mentale, curiosità, intraprendenza, voglia di andare oltre i muretti a secco del programma.
(...) Qui si può collegare la letteratura alla storia, la musica alla matematica, il presente al passato, si può dimostrare che la scuola è stata una bella premessa per il viaggio della vita, che Manzoni è servito per capire meglio i nuovi scrittori, che gli Impressionisti o i Futuristi hanno educato lo sguardo a decifrare le immagini del presente. (...)
quale occasione migliore di questa
per studiare con le mappe mentali !
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Etichette: mappe mentali, scuola
01 luglio 2010
mapping for change
Map Fest takes place at Mediamatic on July 6, 8 and 9.
Map Fest brings together kindred spirits
to explore, create, define and oppose maps.
via densitydesign
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Etichette: mappare
dall'elenco alla mappa
anche sul sole 24 ore i classici elenchi puntati
cominciano a lasciare il passo a mappe radiali
;)
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