alcune riflessioni sul percorso che ha portato tiziana
a progettare la tesi di laurea con le mappe mentali
penso che sia importate partire dal contesto
in cui tiziana ha maturato questa scelta e cioè la cattedra di
pianificazione dei media nella comunicazione d'impresa
del prof. marco stancati che, dal 2009,
ha inserito nella didattica le mappe mentali
come metodo per metabolizzare i contenuti del programma
in questo corso la teoria viene subito messa in pratica
infatti gli studenti sono sempre sollecitati a confrontarsi
con argomenti di attualità, numerosi testimonial aziendali
e per l'esame finale possono preparare un media planning
sulla base di casi concreti presentati dalle aziende
in aula il clima è sempre molto vivace e interattivo,
le linee guida del prof. stancati sono
"imparare facendo e sperimentare"
ed in questo contesto il metodo delle mappe mentali
rappresenta per gli studenti un'occasione in più
per mettersi alla prova e acquisire un utile strumento di lavoro
tiziana ha colto questa opportunità
e il suo percorso di apprendimento si è arricchito
grazie a momenti di confronto con le colleghe del corso
che, come lei, sperimentavano il metodo
tiziana si è impegnata con entusiasmo e determinazione
ed io l'ho seguita anche durante la stesura della tesi
per la definizione delle mappe mentali
il tutoraggio si è svolto anche con sessioni via skype
che si sono rivelate non solo molto efficaci
in termini di tempo e di contenuto,
ma anche particolarmente precise e sintetiche
proprio grazie all’utilizzo delle mappe mentali digitali
che avevamo sempre a disposizione sullo schermo
ogni passaggio del nostro confronto
si concretizzava subito nello spostare
una parola chiave da un ramo all'altro,
nell’inserire un'immagine accanto ad una parola,
nel creare un collegamento tra i diversi rami
l’approccio metodologico delle mappe mentali
ha stimolato tiziana a sperimentare inDesign,
per dare la giusta veste grafica al testo e alle mappe,
e ad organizzare la presentazione con Prezi
per comunicarla in modo più coinvolgente
l'impegno profuso da tiziana è stato notevole
e sono certa che le tecniche che ormai padroneggia,
insieme al suo entusiasmo, le consentiranno di avere
i riconoscimenti che merita nel corso del suo futuro professionale
per concludere, quando nel 2009
è iniziata la sperimentazione delle mappe mentali
avevamo prospettato delle ipotesi
e ora, facendo piccoli passi alla volta,
stiamo raccogliendo buoni risultati
la tesi di tiziana fa parte di questo procedere
vorrei chiudere questi tre post con un'immagine
Il dipinto dei ciechi che attraversano il ponte sopra un abisso
realizzato dal monaco zen Hakuin Ekaku (1685- 1768)
metafora del procedere verso la conoscenza
In questo dipinto straordinario sia per il contenuto sia per la qualità pittorica formale, i due pellegrini si stanno avventurando sul ponte pieni di timore.
Il primo si è già inoltrato sul tronco a carponi dopo aver legato i sandali al bastone che ha infilato nella cintura dietro la schiena. Cerca di far presa a terra con tutti gli arti e avanza la mano destra per cercare punti di stabilità col braccio che pare allungarsi sempre più.
Il secondo è appena all'inizio e sta in piedi avanzando gamba e braccio destri e col bastone teso per tentare la via, ma con tutto il resto del corpo che si ritrae e resiste per la paura.
A sinistra, oltre un paesaggio montano che si perde nel nulla e il pendio appena accennato su cui il tronco poggia, quasi immateriale sponda d'arrivo, la delicata grafia del commento:
«Sia nella ricerca interiore sia nella vita quotidiana, ricorda l'esempio dei ciechi che attraversano il ponte di un tronco».
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